FRIULI, FRIULÀ! - FEDRIGA STRAVINCE (57,1%), IL M5S PASSA DAL 24,5% DEL 4 MARZO AL 7% DI IERI: IL VOTO REGIONALE È UN’ALTRA ROBA, MA IN DUE MESI UN CALO DEL GENERE NON SI ERA MAI VISTO - LA LEGA TRIONFA, FORZA ITALIA SOFFRE MA NON SPARISCE, E IL PD SI AGGRAPPA AL 26,8% DI BOLZONELLO. MODESTA CONSOLAZIONE, VISTO CHE AVEVA IN MANO LA REGIONE. FINCHÉ LA SERRACCHIANI NON HA ANNUSATO L’ARIA E SI È FATTA PIAZZARE ALLA CAMERA - IL COMMENTO DI MENTANA
- REGIONALI: DEFINITIVO, FEDRIGA STRAVINCE IN FVG
(ANSA) - A scrutinio praticamente definitivo (quando su 1.369 sezioni ne sono state scrutinate 1.368), Massimiliano Fedriga (centrodestra) stravince le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, con il 57,10% delle preferenze.
Berlusconi con Salvini e Fedriga a Trieste
Secondo Sergio Bolzonello (centrosinistra) con il 26,83%. Terzo Alessandro Fraleoni Morgera (M5S) con l'11,67% (M5S), quarto Sergio Cecotti (Patto per l'Autonomia) con il 4,40%. La Lega è il primo partito con il 34,94%, il Pd è secondo con il 18,10%, Forza Italia è terza con il 12,07%. Il M5S è al 7,06%.
- VITTORIA A VALANGA DELLA LEGA E DEL CENTRODESTRA, IL M5S PASSA DAL 24,5% AL 7% (11,8% PER IL CANDIDATO)
Enrico Mentana su Facebook
PRIMO POST - Il dato che si profila in Friuli Venezia Giulia vede un vincitore forte, il centrodestra, e uno sconfitto con dati inferiori a ogni attesa, il m5s (non è una mia opinione, sono i numeri). Questo sia rispetto al 4 marzo, sia in confronto alle passate regionali
SECONDO POST - Vittoria a valanga, quindi, del centrodestra a guida leghista in Friuli Venezia Giulia, forte campanello d'allarme per il m5s e centrosinistra sui livelli negativi del 4 marzo. Vediamo di analizzare i dati, che col 95% dei seggi scrutinati sono ormai stabili:
1 - Massimiliano Fedriga ha stravinto col 57.2%, il candidato del centrosinistra Bolzonello ha ottenuto il 26.8% e quello dei 5 stelle, Fraleoni Morgera, l'11.8%.
2 - Il successo del Carroccio è eclatante anche nel voto di lista: 35%, con il 12% di Forza Italia e il 5.5% di Fdi. Nel centrosinistra Pd al 18.1%, più lista di sostegno al candidato al 4%. La lista del m5s si ferma al 7.2%.
3 - Il confronto più appropriato è quello con le elezioni regionali del 2013, in cui tra l'altro l'affluenza fu quasi uguale (0.85% in più). Il candidato del centro destra, Tondo, ottenne il 39.00%, e nei voti di lista la Lega l'8.28% e Forza Italia, allora Pdl, il 20.05% (ma c'era anche la lista a supporto del candidato che ottenne il 10.73%). La candidata allora vincente del centrosinistra (Debora Serracchiani) ebbe il 39.39% e il Pd il 26.84% nel voto di lista (più il 5.30% alla lista di sostegno alla Serracchiani). Il candidato del m5s, Galluccio, ebbe il 19.21% e la lista del Movimento il 13.75%.
4 - Confrontiamo - con tutte le cautele del caso - i numeri con quelli delle elezioni politiche di otto settimane fa. Il 4 marzo alla camera in Friuli Venezia Giulia il centro-destra aveva ottenuto il 42.97% (il 25.80% alla lega e il 10.67% a Forza Italia). Il Movimento 5 Stelle aveva ottenuto il 24.56% e il centro-sinistra il 23.07%
- L’ESULTANZA DI FEDRIGA
ANSA
Il candidato del centrodestra, Massimiliano Fedriga, ha vinto le elezioni regionali per la presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia. A 1.065 sezioni scrutinate su 1.369, Fedriga ha ottenuto 222.905 voti, pari al 56,86% delle preferenze. Arrivati a questo punto dello scrutinio il dato può considerarsi irreversibile.
"Grazie alla mia gente. Grazie alla mia terra. Ora al lavoro ascoltando e costruendo", scrive il neo governatore del Fvg in un post su Facebook.
"Il clima era buono, ma nessun sondaggio dava questi numeri: vedere la Lega con la più alta percentuale della storia dà un'enorme soddisfazione anche perché io sono anche il segretario regionale: un simile successo non era mai accaduto", ha detto Massimiliano Fedriga alla trasmissione "Gioco a premier" di Radiouno. "L'abbiamo detto e lo ribadiamo: con i 5 stelle è possibile ragionare sulla decina di punti sui quali ci troviamo d'accordo e su questo imbastiamo la discussione", ha spiegato commentando lo scenario politico nazionale. "Venerdì, alla chiusura della nostra campagna elettorale, mi ha colpito l'accusa che ci veniva mossa: "Salvini dice sempre le stesse cose".
E' proprio questo il punto. Noi non cambiamo idea ogni giorno, ragioniamo in modo coerente", ha aggiunto. "Visto lo straordinario consenso popolare - ha concluso Fedriga - non si può non tenere conto di quanto hanno detto i cittadini. Noi abbiamo ottenuto questo successo mantenendo trasparenza e coerenza rispetto a quanto avevamo promesso prima del 4 marzo. Adesso ci vuole senso di responsabilità da parte di chi, in questo periodo, ha espresso posizioni altalenanti, non gradite dall'elettorato. Basta perdere tempo".
Fedriga è stato accolto con applausi e cori da una piccola folla che lo attendeva davanti alla sede del Consiglio regionale. Tra la folla, anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza che gli è andato incontro stringendoli la mano e gli ha detto "Benvenuto presidente".
Via twitter arriva il messaggio del leader della Lega Matteo Salvini, che pubblica la foto di una carta del 2 di picche dentro la sabbia su una spiaggia: "Dopo i Molisani - scrive -, anche donne e uomini del Friuli Venezia Giulia ringraziano il PD per l'egregio lavoro svolto, e salutano Di Maio & Compagni. GRAZIE!!!!! #andiamoagovernare io sono pronto!".
E Sergio Bolzonello fa sapere di aver chiamato per Fedriga per complimentarsi per la sua vittoria. "Ho appena sentito Massimiliano Fedriga al telefono - ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia - e mi sono complimentato per il risultato che ha ottenuto, io ora starò all'opposizione con lo spirito di chi sa di lasciare una Regione in ottima salute e che tale dovrà rimanere nei prossimi 5 anni".
L'affluenza alle urne, rimaste aperte dalle 7 alle 23, è stata pari 49,65%. Nel 2013, quando si votò in due giornate, l'affluenza definitiva fu del 50,48%.
- REGIONALI: FVG; CHI È MASSIMILIANO FEDRIGA
Andrea Buoso per l’ANSA
Il nuovo presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è nato a Verona nel 1980 ed è cresciuto a Trieste, dove ha completato gli studi. Si è laureato in Scienze della comunicazione e ha conseguito un Master in gestione e analisi della comunicazione. E' stato Art director presso un'agenzia di pubblicità triestina, analista presso una web agency di Treviso e responsabile marketing presso la "Cybertec" di Trieste. Nel 1995 si è iscritto alla Lega Nord e nel 2003 è stato nominato segretario provinciale del Carroccio a Trieste. Dal 2006 al 2008 è stato nel consiglio di amministrazione della multiutility AcegasAps.
Nel 2008 viene eletto alla Camera dei deputati e nel 2012 diventa vicecapogruppo. Nel 2011 viene proposto dalla Lega Nord, che si presenta indipendente dal centrodestra, come candidato sindaco a Trieste ricevendo il 6,26% delle preferenze. Nel 2013 viene rieletto deputato e l'8 luglio 2014 diventa capogruppo della Lega Nord. Il 28 settembre successivo è segretario della Lega Nord del Friuli Venezia Giulia. Il 4 marzo è stato rieletto alla Camera per la terza volta e il 21 marzo viene proposto come candidato alla presidenza della Regione Fvg per la coalizione di centrodestra.
FVG; SERRACCHIANI, ORA OPPOSIZIONE E NUOVO INIZIO
(ANSA) - "Sapevamo che il clima politico era particolarmente difficile per il Pd, che ora in regione è il secondo partito, e per il centrosinistra, che pure si colloca sopra la media nazionale. Credo valga anche per la Regione quanto vale per il Paese: serve una seria autocritica e un nuovo inizio".
Lo ha affermato la deputata del Pd Debora Serracchiani, presidente uscente del Friuli Venezia Giulia, commentando i risultati delle elezioni regionali. "Alla sconfitta del centrosinistra in Friuli Venezia Giulia - ha precisato Serracchiani - hanno contribuito fattori locali e nazionali. Per quanto riguarda il Pd, i cittadini hanno sostanzialmente confermato il giudizio del 4 marzo. L'opposizione sarà doverosa e utile per riallacciare il rapporto con la gente". Serracchiani ha voluto inviare il suo "grazie a Sergio Bolzonello per il coraggioso impegno profuso in una campagna elettorale tra le più dure che si ricordino".