
FUKSAS, L’ARCITALIANO CHIAGNE E FOTTE – MARINO IN VANTAGGIO E L’ARCHISTAR SI RISCOPRE DI COLPO ‘’COMUNISTA’’: “ALEMANNO È L’UNICO AD AVER CREDUTO NELLA NUVOLA MA VOTO MARINO”
Ernesto Menicucci per "Il Corriere della Sera-Roma"
«A Roma faccio progetti, fuori cazzeggio». Massimiliano Fuksas, archistar, classe '44, «padre» della Nuvola («chiamiamolo Centro congressi», precisa), è nella Capitale da qualche settimana, ma al primo turno delle comunali si è allineato con quasi la metà dei romani: «Non ho votato, ed è la prima volta che mi capita nella vita. Ma tra Grillo e gli inciuci, mi sono astenuto. Sarà una maggioranza priva di senso, ma bisogna anche tenerne conto».
Fuksas, adesso c'è il ballottaggio, Alemanno contro Marino. Cosa farà ?
«Ovviamente voterò...».
Sì, ma per chi?
«Vabbé si sa, per Marino».
Il professore l'ha convinta?
«Veramente non so nulla su di lui, non so cosa porterà , quali sono le sue idee. Sarà pure colpa mia, ma se non lo so io forse non sono riusciti a comunicarlo bene».
Scusi, ma se non lo conosce perché lo vota?
«Sono mosso da spirito di appartenenza. Non so quanto durerà ancora, ma per ora è così».
Il suo sembra un voto contro Alemanno più che per Marino...
«Voterò a favore, ma anche contro...».
Qual è la colpa del sindaco uscente?
«Non ho nulla contro di lui. Anzi, devo dire che è l'unico ad aver portato avanti il Palazzo dei Congressi, la terza opera per una città veramente internazionale dopo l'Auditorium e il Museo».
L'onore delle armi?
«Nei miei confronti sì. Quando è arrivato, il cantiere era un buco riempito d'acqua. E l'altro buco era quello del bilancio, perché c'era davvero».
Però non le basta per dire sì ad Alemanno...
«Non è che non mi basta, ma si tratta del mio Dna. Non so perché sono del Pd, ma lo voto».
Come tifare una squadra di calcio?
«In un certo senso. E io sono romanista e comunista».
Se vince Marino, cosa si aspetta per la sua opera?
«Non lo so, non penso nulla. Ripeto: Marino non lo conosco, so che è un medico e basta».
Conoscerà gli uomini che gli stanno intorno e ne hanno voluto la candidatura. Goffredo Bettini, per esempio
«Bettini? Allora sarebbe un buon motivo per non votarlo. Lui è sempre convinto di fare il king maker, ma lo facesse una volta per sé stesso. à come in teatro: è più facile far recitare gli altri, che farlo in prima persona. Sul palco, si prendono applausi ma anche fischi».
Anche Zingaretti è sceso in campo per Marino
«Zingaretti è molto diverso, credo molto in Nicola. Peccato che non sia lui il candidato sindaco del centrosinistra, avrebbe fatto una bella figura. Ma lì deve essere successo qualche cosa...».





