POMPINI DEMOCRATICI – IL MARCHESE FULVIO ABBATE: “IL MOMENTO È PREPUZIO: ANCHE LE DONNE DI SINISTRA ABBIANO IL DIRITTO DI ESSERE LIBERE E SPUDORATE POMPINARE PER SEMPLICE AMBIZIONE SOCIALE. BASTA ALLA DIVERSITÀ BERLINGUERIANA!”

Fulvio Abbate per www.canecattivo.com

Anche le donne di sinistra abbiano il diritto di scegliere d'essere libere e spudorate pompinare per semplice ambizione sociale. E' il momento che dicano basta alla "diversità" berlingueriana, un inutile ricatto moralistico.

Il momento storico è loro propizio, paradossalmente la crisi generale della sinistra sta aprendo insperati canyon di laicità nella sinistra stessa, crateri profondi, pronti a farsi vallate, che un tempo sarebbero apparsi inimmaginabili, ritenuti perfino un problema per la tenuta culturale dell'intero movimento operaio internazionale, e non soltanto.

Finalmente il momento è - permettetemi la battuta penosa, degna di un Fiorello al mattino - prepuzio. E' la rivincita postuma di Albert Camus su Jean-Paul Sartre. O piuttosto di Georges Bataille e Pierre Klossowski.

Le scorse settimane, sappiamo, hanno visto il pubblico trionfo del pompino. Sventurati quei media che hanno cercato di tacerne l'esistenza verbale davanti al loro pubblico. Nel senso che il pompino si è affermato come argomento principe nell'attualità politica, i dettagli del caso non sono rilevanti: fra qualche tempo di Beppe Grillo e dell'attività parlamentare del M5S zero resterà, al contrario il pompino continuerà a brillare come pepita fluorescente d'amore e puro piacere, come lazo liberatorio. Il pompino (si può però dire anche "bocchino" o "pompa") consiste nel prendere in bocca un pene e succhiarlo, una pratica unisex. Scrivo succhiare per brevità, sorvolo insomma sull'uso "sapiente" della lingua in queste circostanze, ma il concetto già c'è tutto.

Da scrittore, da artista, da semplice persona che ha innanzitutto a cuore l'immaginazione, piuttosto che la morale comune o magari imposta dai funzionari di controllo, mi ritrovo obbligato a non avere paura delle parole, tantomeno a provare vergogna nel pronunciare l'esistenza del pompino come pratica o perfino come semplice lemma. Il pompino, infatti, esiste come sogno di piacere. Anche per le donne.

Un'immensa bugia che lo reputino "degradante", una cosa da "puttane" impiegate al casino. Al contrario, in molte ritengono che fare pompini sia una forma di dominio sul maschio stesso. Nessuna preclusione neppure rispetto al cosiddetto "ingoio". Non si tratta adesso di costituire un partito o semplice movimento d'opinione che ne rappresenti la necessità liberatoria - sorta di Forza pompa- semmai di puntualizzare un elemento di parità.

Nel discorso corrente, per abitudine, si ritiene che le migliori pompinare siano donne che appartengono alla destra, cioè a un sentire borghese, autoritario, perfido, per adesione a un codice maschilista o anche per profitto, ossia pompinare senza vero sentire, pompinare ambiziose che mettono in moto la propria scalata sociale e professionale attraverso la bocca trasformata in autoclave.

Non è neppure il caso di ricordare le accuse mosse ad alcune signore che hanno avuto e forse ancora mantengono incarichi di responsabilità perfino istituzionale in seno al partito di Silvio Berlusconi, uno che ha sempre ritenuto che "la patonza deve girare" (cit.), uno che sicuramente non farebbe mai votare ai suoi parlamentari l'estensione della legge "Scelba", che vieta la ricostituzione del disciolto Partito nazionale fascista, alle nostalgiche pompinare.

Ciò che adesso però va precisato è che perfino a sinistra si può essere pompinare per diletto sociale, per scelta ragionata, per ottenere visibilità, poco importa se nelle istituzioni o piuttosto nei giornali o in televisione, sul grande schermo o nei CDA. Anche la donna di sinistra è bene, lo abbiamo detto in aperura, che sia libera di autodeterminarsi come grandissima, superba pompinara per scopi di mobilità sociale o altre ragioni non necessariamente ritenute edificanti dai virtuosi.

Mettendo così definitivamente in discussione il ricatto moralistico della "diversità" berlingueriana. Assodato che qui non si tratta di consegnare patenti di attendibilità etica che molto assomigliano ai rapporti segnati dalle squadre "buoncostume" sui mattinali dei propri commissariati, mi sembra opportuno procedere sulla strada della liberazione dalle sovrastrutture catto-comuniste.

All'indomani del varo del governo di centrosinistra, nel 1963, l'"Avanti!" titolò: "Da oggi ognuno è più libero". Oltre cinquant'anni dopo, risolleviamo la stessa bandiera per farla avanzare sulla strada di un vero sentire libertario. La scelta individuale di fare pompini sia insindacabile ora e sempre.

 

 

RAINEWS MANDA IN ONDA DI POMERIGGIO IL POMPINO DI NYMPHOMANIAC Fulvio Abbate e Mario Sechi FULVIO ABBATE DA BAMBINO CON LA MADREalbert camusRAINEWS MANDA IN ONDA DI POMERIGGIO IL POMPINO DI NYMPHOMANIAC VITTORIO SGARBI E LA STATUA DELLA FELLATIO HardPompino by Jeff Koons e Cicciolina pompino vignetta

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO