FUNERALI MELATO: LA CHIESA A BRACCIA CHIUSE – EMMA BONINO, INDEGNA DI COMMEMORARE MARIANGELA, PERCHÉ RADICALE - L’IRA DI ARBORE: “MI HANNO INSEGNATO CHE SE SI MENTE A QUALCUNO, SOPRATTUTTO IN CHIESA, SI VA ALL’INFERNO” -- FERRARA CONTRO: ‘’SE ACCOSTI AI SACRAMENTI UN’ANIMA AMICA CHE LO DESIDERAVA, DOVRAI BEN RISPETTARE LE REGOLE DELLA CASA CHE LI AMMINISTRA’’….

1 - LETTERA AL "FOGLIO"
Al direttore - La chiesa e il Papa sono accusati di omofobia per non rispettare le pretese identità di genere. Si tratta - per i detrattori - di un delitto "contro il genere umano" paradossalmente simile all'accusa che al tempo di Nerone descrive Tacito nei confronti dei cristiani, i quali erano considerati colpevoli non tanto del delitto di incendio ma del "delitto di cristianesimo", essendo accusati di "odium humani generis".

2 - RISPOSTA DI GIULIANO FERRARA
In tema di cristianesimo, laicità, potere e libero pensiero vorrei rilevare la stranezza del comportamento di Emma Bonino e Renzo Arbore. La chiesa è abitata da Dio, a quanto pare, certamente dal prete. E' proprietà di nessuno, ma esiste in quanto comunità di fedeli credenti. Si può credere in molti modi, si può essere come dice la Bonino "diversamente credenti". La chiesa cattolica è invece tutto sommato identica a sé stessa, esprime molte differenze ma nell'ambito dell'identità di fede. Se accosti ai sacramenti un'anima amica che lo desiderava, dovrai ben rispettare le regole della casa che li amministra. Se è gradito un sermone extra muros della Radicale Bonino, perché mai mandare all'inferno il titolare della parrocchia?

3 - LA CHIESA A BRACCIA CHIUSE
Marco Politi per il "Fatto quotidiano"

Da oggi - prepariamoci - nessun amico di un morto potrà parlare in chiesa ai funerali. Amici e parenti saranno invitati a commemorare il defunto, uscendo dal tempio e fermandosi sul sagrato. Così vogliono "nuove disposizioni" della gerarchia ecclesiastica. Naturalmente non è vero. Dalle Alpi al Mediterraneo il sacerdote passerà sempre il microfono a chiunque voglia portare un ricordo. Ma è con questa bugia che domenica è stato impedito di parlare a Emma Bonino nella Chiesa degli Artisti. Dice Renzo Arbore: "Mi hanno insegnato che se si mente a qualcuno, soprattutto in chiesa, si va all'inferno".

Lo racconta a Repubblica, svelando il meschino retroscena del breve discorso della Bonino sul sagrato dopo i funerali di Mariangela Melato. Le migliaia di romani venuti domenica a salutare l'artista in piazza del Popolo a Roma, avevano pensato che la vicepresidente del Senato volesse farsi sentire meglio dalla folla. Invece era stata silenziata nel tempio.

Indegna di parlare, perché radicale. Ma poiché nessuna autorità ecclesiastica aveva il coraggio di dirlo, ecco la bugia. "Nuove disposizioni" , aveva sussurrato il celebrante ad Arbore prima del rito, impedivano che "altri" parlassero in chiesa durante il servizio funebre.

Una pietosa finzione. Un'altra occasione persa per mostrare una Chiesa dalle braccia aperte: specie nel momento drammatico della morte. È inutile che in Vaticano si prendano dall'America consulenti per la "strategia mediatica", se poi ciclicamente viene esibito il volto duro della Gerarchia. E pensare che i funerali (insieme ai matrimoni) sono i rari momenti in cui tanti non prati-canti , tanti "lontani", tanti agnostici e atei e seguaci di altre religioni tornano a mettere piede in una chiesa cattolica. Non dovrebbe, forse, essere un momento privilegiato per annunciare la "buona novella" ?

Ciclicamente l'autorità ecclesiastica - quasi fosse un raptus - corre a mostrarsi senza pietà. Ricordiamo ancora il gelido comunicato del Vicariato di Roma: "In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie, perché...". 22 dicembre 2006. Un linguaggio aziendale, burocratico, incurante della vigilia del Natale, incurante del dolore della cattolicissima madre che per tutto il tempo delle esequie - celebrate poi laicamente in piazza - terrà la mano incollata alla bara. L'accusa lanciata a Welby era di avere "pubblicamente affermato la volontà di porre fine alla propria vita".

Il cattolico Antonio Guidi, l'ex ministro disabile del primo governo Berlusconi, esplose : "Questa Chiesa cattolica, che ha aperto le sue porte per i funerali a tiranni, faccendieri, corrotti, nega la sua accoglienza a chi ha tanto sofferto". E intanto (avrebbe potuto aggiungere) garantisce un posto in cripta nella veneranda basilica di Sant'Apollinare al boss della Magliana Renatino de Pedis. Anche i funerali di Lucio Dalla furono una fiera dell'ipocrisia: "Vai in chiesa e ti concedono i funerali - commentò Lucia Annunziata - basta che non dici di essere gay".

Di qua il frate Bernardo Boschi che durante il rito si rivolge affettuosamente al compagno di Dalla, citando la crudele dipartita "...vero Marco?". Di là il provicario generale della diocesi di Bologna, mons. Gabriele Cavina, pronto a citare senza misericordia Marco Alemanno come "collaboratore" del cantante e a proclamare al momento della comunione : "Chi desidera accostarsi all'eucarestia e si trova in peccato mortale, prima ricorra al sacramento della confessione e faccia penitenza". Perché - si sa - i sodomiti costituiscono un'offesa agli occhi di Dio.

C'è una Chiesa, che dimentica sempre la parabola del Servo senza pietà, di cui parla l'evangelista Matteo. C'era un padrone, racconta, che stava per vendere un servo debitore, che non gli restituiva diecimila talenti (centomila euro, potremmo dire). Di fronte alle suppliche strazianti del servo, gli condonò tutto. Ma lo stesso servo, appena salvato, gettò in prigione un poveraccio che gli doveva cento denari. Finì, dice il Vangelo, che il buon padrone mise il servo malvagio in mano agli aguzzini. C'è un peccato che Cristo non perdona mai: la durezza di cuore.

 

 

EMMA BONINO FUORI DALLA CHIESA IN CUI SI CELEBRAVA IL FUNERALE DI MARIANGELA MELATO EMMA BONINO AI FUNERALI DI MARIANGELA MELATOMELATOMariangela Melato Renzo Arbore e unamica Mariangela Melato e Renzo Arbore mariangela Melato Renzo Arbore Luciano De Crescenzo MARIANGELA MELATO - copyright PizziRENZO ARBORE E MARIANGELA MELATOMARIANGELA MELATO

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME