massimo dalema d'alema in barca

GAUCHE CAVIAR! SE AI SINISTRATI TOGLIAMO IL CAVIALE COSA RESTA? IL FINOCCHIETTO! CECCARELLI SUL LUNGO ELENCO DEI LUOGHI COMUNI (ZTL, ROLEX, CAPALBIO, CASHMERE) ATTRIBUITI AI POST COMUNISTI E SULLA "MUTAZIONE ELITARIA" DELLA SINISTRA. "È POSSIBILE ABBIA PESATO PARECCHIO L’ESEMPIO DI D’ALEMA: NON SOLO LE SCARPE DA UN MILIONE, LE CAMICIE CON LE CIFRE E IL CANE CHE FACEVA AGILITY, MA ANCHE E SOPRATTUTTO IL FLIRT CON VISSANI E GLI INCREDIBILI MENU DI PALAZZO CHIGI, “TRANCIO DI RAGNO CON RAVIOLI AL FINOCCHIETTO...”

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica” - Estratti

 

DALEMA AL PORTO DELLA MADDALENA CON LA BARCA CHE BATTE BANDIERA INGLESE

Ecco, ci risiamo, la sinistra al caviale, i radical chic, i salotti buoni, la puzza sotto il naso, il cashmere, Capalbio, la Ztl, i comunisti col Rolex — e su quest’ultimo improperio, ma più ancora sullo status symbol ostentato al polso, conoscendo un po’ i polli ruspanti della destra di governo s’affaccia il dubbio che nel dileggio giochi anche un po’ d’invidia.

Ma solo un po’.

 

Per il resto la sinistra al caviale è automatismo, ritornello, luogo comune che il lungo corso delle polemicuzze ha irrancidito senza fargli perdere quel retrogusto che l’odierna temperie populista ha rilanciato senza freni. Gauche caviar, alla francese, prodotto d’importazione per eccellenza, “io invece mangio pane e Nutella” s’inorgoglì un giorno l’insaziabile Salvini all’insegna del gastro-sovranismo instagrammabile.

Meloni arriva tardi. Gli archivi dilatano le frasi fatte spintonandole verso ciò che apparentemente non merita.

 

MASSIMO D ALEMA IKARUS

Già nella seconda metà degli anni 80 il craxiano Ugo Intini attaccava la sinistra snob, nel decennio seguente Cossiga se la prese con “gli champagnoni” del Pds, poi Vittorio Feltri con “i girotondini da superattico”, quindi il ministro Rotondi arrivò a scagliare un anatema rafforzato contro il “salottone della nouvelle cousine”. Nel vuoto di ideali e progetti, oggi riempito da un moralismo battagliero ed estetizzante, tornano in uso antichi misfatti e attrezzi retorici in forma caricaturale, vedi l’indebito caviale e il redivivo olio di ricino.

 

eugenio scalfari con furio colombo a capalbio

Ma attenzione: quando le cose si ripetono fino a farle entrare in circolo e poi nel canone delle ripicche, di solito qualche ragione c’è. Anche Emanuele Macaluso riconobbe che esisteva “il richiamo del caviale”. Oggi la nostalgia cinematografica di Berlinguer, leader dal tratto decisamente monacale, e le disavventure di un dirigente di antica scuola beccato con una boccetta di Chanel in saccoccia sembrano due segni di un cedimento inoppugnabile. A maggior ragione se si pensa che anche Berlusconi, uno degli uomini più ricchi d’Italia, a suo tempo accusò la sinistra di “pasteggiare a caviale”; per poi aggiungere — e non si poteva dire meglio — che i suoi capi “avevano perso il contatto con i più poveri”.

 

vissani dalema

Esito, quest’ultimo, che certo non assolve la destra dalla sua grossolana voracità, pure di stomaco, culminata nel cosiddetto “patto della pajata” (2010): polenta purulenta e maccheroni sbrodolosi distribuiti al popolo sotto Montecitorio con coro terminale de “la società dei magnaccioni”.

 

Ora, nella mutazione elitaria della sinistra è possibile abbia pesato parecchio l’esempio di D’Alema: non solo le scarpe da un milione, le camicie con le cifre e il cane che faceva agility, ma anche e soprattutto il flirt con Vissani e gli incredibili menu di Palazzo Chigi, “trancio di ragno con ravioli al finocchietto...”.

capalbio

 

capalbio 2

(...)

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI