QUELLO CHE CONTE NON HA CAPITO È CHE IN EUROPA SI STA GIOCANDO AL POLIZIOTTO BUONO E AL POLIZIOTTO CATTIVO CON L'ITALIA: È IMPENSABILE CHE L'OLANDA POSSA TENERE IN PUGNO I DESTINI DELL'EUROPA SENZA CHE CI SIA QUALCUNO CHE GLI COPRA LE SPALLE, MAGARI QUELLA GERMANIA RIMASTA DELUSA DALL'INCONTRO CON IL PREMIER ITALIANO. LA MERKEL SI ASPETTAVA DI VEDERE I PIANI OPERATIVI DELLE RIFORME, INVECE CONTE SI È PRESENTATO AL SUO COSPETTO A MANI VUOTE – IL QUIRINALE SI METTE IN MOVIMENTO…
Marco Antonellis per affaritaliani.it
GIUSEPPE CONTE FA LA FOTO ALLA MERKEL
Non ce l'hanno fatta i 27 leader europei a chiudere l'accordo nella notte sulla risposta anticrisi e sul bilancio Ue 2021-2027. Non sono serviti a nulla quattro giorni di trattative per superare lo sbarramento degli Stati 'frugali' (Austria, Danimarca, Svezia e Olanda) con Finlandia, Ungheria e Polonia.
Insomma, l'accordo è ancora in alto mare (lo scontro concerne ora l'equilibrio sussidi/prestiti: i frugali non mollano quota 350 sulla base di una riduzione del 'pacchetto' da 750 miliardi a 700) e a Roma la politica, lontano dai taccuini dei giornalisti, comincia a mugugnare:
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"Fa sorridere leggere che Conte è il Premier più popolare di sempre proprio nel momento in cui il Consiglio Europeo per l'Italia di Conte si sta rivelando un mezzo fallimento" commentano maliziosamente fonti di maggioranza. "La verità è che comunque finisca, le cose non sono andate come Conte avrebbe voluto ed ora il percorso del governo potrebbe farsi molto più accidentato".
VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN
Preoccupatissimi sono anche gli esponenti Pd, la filiera che da Roma porta a Bruxelles è tutta targata Nazareno: Gentiloni, Sassoli, Amendola, Gualtieri. Una sconfitta in Europa rischierebbe di passare alle cronache come una sconfitta Dem con imprevedibili ripercussioni sulla segreteria e persino sulle imminenti elezioni di settembre (i soldi di Bruxelles potrebbero far molto comodo in vista delle regionali). Per questo, sull'asse Roma-Bruxelles si sta facendo di tutto per chiudere le trattative entro oggi (anche il Quirinale è in movimento ed in strettissimo contatto con il premier).
"Quello che Conte non ha capito è che in Europa si sta giocando al poliziotto buono e al poliziotto cattivo con l'Italia: è impensabile che l'Olanda possa tenere in pungo i destini dell'Europa senza che ci sia qualcuno che gli copra le spalle, magari quella Germania rimasta delusa dall'incontro della scorsa settimana con il primo ministro italiano.
Angela Merkel si aspettava di vedere i piani operativi dell'impegno italiano per le riforme, invece Conte si è presentato al suo cospetto a mani vuote" spiega una fonte vicinissima a dossier. Solo a fronte di piani operativi ben delineati la Germania ha fatto capire di essere disposta ad aiutare l'Italia.
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Invece a Berlino si sono visti recapitare proposte generiche e non pacchetti di riforme collegate ai finanziamenti, come avrebbero voluto i tedeschi. Insomma, dopo l'incontro di Meseberg per l'Italia nulla è cambiato. La Germania ha chiesto riforme, l’Italia non ha dato risposte. E l'Olanda ben sapendo che la sua linea dura sarebbe stata ben accettata anche dalla Germania in seno al Consiglio Europeo, si è scatenata.