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“LA SCELTA VA ATTENTAMENTE PONDERATA E DEVE RICADERE SUL CANDIDATO RITENUTO PIÙ IDONEO” – GIANCARLO GIORGETTI, ALLA CERIMONIA DI AVVICENDAMENTO DEI VERTICI DELLA GUARDIA DI FINANZA, HA MANDATO UN MESSAGGIO AD ANDREA DE GENNARO, CHE DIVENTA COMANDANTE GENERALE AD INTERIM ED È IL CANDIDATO DEL DUPLEX MELONI-MANTOVANO PER PRENDERE IL POSTO DI GIUSEPPE ZAFARANA. MA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA DUBITA CHE RIESCA A TENERE UNITE LE FIAMME GIALLE: “POTREMO SCEGLIERE TRA UNA PLATEA DI GENERALI TUTTI DI PRIMISSIMO PIANO”. INSOMMA, LA PARTITA È ANCORA APERTA. E IL QUIRINALE OSSERVA CON ATTENZIONE…

Estratto dell’articolo Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

giancarlo giorgetti alla cerimonia di avvicendamento dei vertici della guardia di finanza

La scena ai presenti è apparsa surreale, e forse senza precedenti nella storia repubblicana. Roma, caserma del comando generale della Guardia di Finanza, ieri. Il ministro del Tesoro, come è prassi, interviene alla cerimonia di avvicendamento dei vertici.  Nella complicata gerarchia della macchina pubblica le Fiamme Gialle dipendono da lui.

 

Giuseppe Zafarana – nominato presidente dell'Eni – lascia il posto al numero due Andrea De Gennaro. E però non si tratta di un vero avvicendamento. De Gennaro diventa comandante generale ad interim, d'ufficio. Il governo, nonostante la scadenza, non è stato in grado di trovare un accordo e di formalizzarlo con il voto del Consiglio dei ministri.

 

andrea de gennaro

Giancarlo Giorgetti, pur fra attente perifrasi, non lo nasconde: «La nomina sarà un processo complesso e condiviso che si concluderà con una deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia». È una designazione «delicata, una scelta non semplice che va attentamente ponderata e deve ricadere sul candidato ritenuto più idoneo. Di questo siamo tutti consapevoli».

 

giancarlo giorgetti ignazio la russa giuseppe zafarana

[…] Il messaggio di Giorgetti non finisce qui: «Potremo scegliere tra una platea di generali tutti di primissimo piano e di grande esperienza. Il comandante che sarà scelto saprà interpretare al meglio il suo ruolo e la sua responsabilità, per guidare con autorevolezza la Guardia di finanza» e avrà «la piena fiducia e l'appoggio mio e del governo».

 

A precisa domanda, dal Tesoro fanno sapere che il prescelto potrebbe essere lo stesso De Gennaro. Ma che il candidato del leghista fosse un altro è ormai un segreto di Pulcinella. De Gennaro è il prescelto di Giorgia Meloni e del suo fedelissimo sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano. Giorgetti e l'altro ministro al quale la legge affida il concerto per la nomina (quello della Difesa Guido Crosetto) sponsorizzavano il comandante delle operazioni speciali Umberto Sirico.

 

meloni mantovano

Insomma, il problema è tutt'altro che risolto. E la soluzione non arriverà questa settimana: da domani Giorgetti è in Giappone per il vertice dei ministri finanziari dei sette grandi e Meloni non può permettersi di convocare un Consiglio su una decisione simile in sua assenza. «Equivarrebbe a invitarlo a dimettersi», nota maliziosa una voce della maggioranza che chiede di non essere citata. […]

 

Per capire di più sul perché di uno stallo senza precedenti occorre decrittare le poche e dosatissime parole di Giorgetti, in particolare il richiamo «alla guida autorevole» del prossimo comandante generale. […] Giorgetti è convinto che De Gennaro non sia la persona giusta per unire le anime del corpo, ma resta da capire se riuscirà a far cambiare idea a Meloni e Mantovano […].

 

generale umberto sirico

Dunque, come nel gioco dell'oca, si riparte dalla prima casella. Come dicevamo poco fa la rosa dei candidati possibili è ampia, anche se – una volta bruciato quello di Sirico – i nomi forti sarebbero tre: il comandante generale dell'Italia centrale Bruno Buratti, il collega delegato alle Regioni del Sud Michele Carbone o il capo di Stato maggiore Francesco Greco. Se l'asse Giorgetti-Crosetto la dovesse spuntare, nella maggioranza c'è già chi ipotizza per De Gennaro un incarico nei Servizi.

 

Nel frattempo Mattarella osserva preoccupato le contorsioni della maggioranza. Al Quirinale attendono ancora il decreto con cui la scorsa settimana sono stati disposti il commissariamento dell'Inps e dell'Inail, e nel quale ci dovrebbe essere la norma che di fatto permette la rimozione del sovrintendente del teatro San Carlo Stéphane Lissner a favore del numero uno uscente della Rai Carlo Fuortes. […]

MICHELE CARBONE GUARDIA DI FINANZA sergio mattarella e giuseppe zafaranaGIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI giancarlo giorgetti ignazio la russa giuseppe zafarana GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONIgiancarlo giorgetti.

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