“GIOCHIAMO FUORI CASA” – E’ GIA SCONTRO SUL FACCIA A FACCIA SCHLEIN-MELONI GIOVEDÌ 23 MAGGIO DA BRUNO VESPA, IL PD ACCUSA: “LA PREMIER VOLEVA SOLO LA RAI” – PROTESTANO M5S E ALLEANZA VERDI-SINISTRA ESCLUSI DAL CONFRONTO - “BRU-NEO” RASSICURA ELLY: “MI SORPRENDEREBBE SE SCHLEIN TEMESSE DI GIOCARE FUORI CASA PERCHÉ SI È SENTITA PERFETTAMENTE A SUO AGIO LE RIPETUTE VOLTE IN CUI È STATA OSPITE DA NOI" - POI ANNUNCIA CHE E’ PARTITO L’INVITO ANCHE A CONTE E SALVINI PER UN CONFRONTO
Estratti da open.online
Il confronto tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si svolgerà giovedì 23 maggio. Sede del dibattito sarà la trasmissione «Porta a Porta» di Bruno Vespa, come indicato dai rispettivi staff. L’accordo però sarebbe arrivato dopo una trattativa tutt’altro che pacifica. A sollevare le prime polemiche è il fronte dem, con fonti del Pd citate da Ansa che parlano di una scelta di fatto imposta dalla premier. «Andiamo sul terreno più difficile – dicono i dem – potremmo dire che giochiamo fuori casa».
Stando alla versione di via del Nazareno, Meloni «da premier voleva farlo in Rai. Non ha voluto prendere in considerazione altre proposte». Mentre da parte di Schlein ci sarebbe stata ampia disponibilità a ogni altra alternativa alla Tv di Stato: «La segretaria aveva detto: “Dove vuole”. Il tema non è la rete – insistono i dem – ma il fatto che sarà un momento di chiarezza e trasparenza per le tante persone che, dopo un anno e mezzo di governo, non stanno meglio». Secondo Schlein, quel confronto sarà «un momento importante, offrirà un servizio di chiarezza: si confronteranno due visioni delle politica alternative».
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BRUNO VESPA
Giovanna Vitale per repubblica.it - Estratti
E dove se non nella “terza Camera della Repubblica” poteva svolgersi l’atteso duello televisivo fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein? Alla fine di una lunga trattativa, la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd hanno deciso di sfidarsi, giovedì 23 maggio, nel salotto di Porta a Porta chez Bruno Vespa. Che conquista al suo medagliere un altro confronto diretto, stavolta però dalle caratteristiche inedite: il primo fra due donne leader, una del governo, l’altra dell’opposizione.
Alla fine l’ha spuntata lei direttore, soddisfatto?
«Non c’è dubbio che si tratta di una prima volta molto significativa. Ritengo che sia stata coraggiosa Elly Schlein a sfidare Giorgia Meloni e generosa la presidente del Consiglio a raccogliere il guanto lanciato dalla segretaria dem. La quale ha accettato la condizione posta dalla premier di confrontarsi sul servizio pubblico, com’è naturale che sia in ragione del suo ruolo. D’altronde sarebbe stato curioso se avesse scelto di andare da un’altra parte».
Come si svolgerà il duello?
«I dettagli sono ancora da definire, ma ci sono già alcuni punti fermi: durerà un’ora esatta, dalla fine del Tg1 sino alla prima serata, con tempi certi e precise regole di ingaggio. Come sempre avviene in questi casi».
Si è detto che la segretaria del Pd avesse qualche diffidenza ad affidarsi alla sua conduzione.
GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN
«Mah mi sorprenderebbe se Schlein temesse di giocare fuori casa perché si è sentita perfettamente a suo agio, almeno così mi ha detto, le ripetute volte in cui è stata ospite da noi. Oltretutto quelle interviste erano molto meno vincolate del confronto in programma con Meloni, che sarà certamente più rigido e per sua natura istituzionale. Quindi il potenziale di scorrettezza — ride — è ridotto abbastanza al minimo».
È pronto a scommettere che non ci saranno contestazioni?
«Io ho rispettato i tempi anche quando sono andato totalmente a ruota libera. Faccio il caso di Salvini-Renzi: è stato un confronto spettacolare, a briglia sciolta e tutti e due alla fine hanno avuto gli stessi minuti a disposizione. Stavolta invece sarà tutto molto più blindato. Anzi, vorrei aggiungere una cosa».
giorgia meloni bruno vespa cinque minuti
Prego.
«Alla vigilia delle Politiche, ho intervistato a ruota libera, quindi senza schemi, Di Maio, Berlusconi, Meloni, Conte, Calenda, Salvini, Letta e nessuno si è lamentato. Direi che possono stare tutti tranquilli».
Ma con la par condicio come si fa? Dopo Meloni-Schlein, Porta a Porta non rischia l’overbooking?
«Par condicio significa garantire parità di condizioni, quindi un minuto dopo aver ricevuto conferma da Meloni e Schlein è partito l’invito per Conte e Salvini. Dopodiché, alla luce delle regole che l’Agcom stabilirà la settimana prossima, vedremo come assicurare lo stesso spazio agli altri leader politici».
Conte-Salvini sarebbe un’altra prima volta dopo lo scontro nell’aula del Senato che sancì la caduta del governo gialloverde...
«Eh sì, se accetteranno sarà così. Guardi, è una cosa molto burocratica. Prima si sfidano i due partiti più forti di maggioranza e opposizione, poi i secondi, poi i terzi e così via».