giancarlo giorgetti alla manifestazione winds of change

GIORGETTI, MA CHE STAI A DI’? - ALLA MANIFESTAZIONE EUROSCETTICA ORGANIZZATA DALLA LEGA, IL MINISTRO DELL’ECONOMIA INVEISCE CONTRO BRUXELLES: “IN ITALIA ABBIAMO PRESO UNA MONTAGNA DI DEBITO PER FARE IL PNRR. BELLA COSA, MA SOFFOCATA DA UN MIX MICIDIALE DI BUROCRAZIA ITALIANA ED EUROPEA” - MA SONO PROPRIO I 200 MILIARDI DELL’UE CHE STANNO EVITANDO LA RECESSIONE ALL’ITALIA - “LA STAMPA”: “IL ‘MIX MICIDIALE DI BUROCRAZIA’ CUI ALLUDE GIORGETTI SONO LE REGOLE STRINGENTI PER LE QUALI (SULLA CARTA) ROMA DEVE RISPONDERE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI. NON È LEGITTIMO CHE L’EUROPA CHIEDA ALL’ITALIA DI RISPONDERE DI COME LI SPENDE?”

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per www.lastampa.it

 

GIANCARLO GIORGETTI ALLA MANIFESTAZIONE WINDS OF CHANGE

[…]  “Wind of change” […] è il titolo della manifestazione organizzata ieri a Roma dalla Lega con l’Europa euroscettica. Il partito di Matteo Salvini dice di voler un’Europa diversa, più libera. Ma che significa? Prendiamo il passaggio più significativo di Giancarlo Giorgetti, […] «In Italia abbiamo preso una montagna di debito per fare il Pnrr. Bella cosa, ma soffocata da un mix micidiale di burocrazia italiana ed europea. Riusciamo a scioglierli questi nodi o no? O l’Europa è solo capace di produrre montagne di regole che soffocano lo spirito imprenditoriale?».

 

La «montagna di debito» a cui allude il ministro del Tesoro sono i quasi duecento miliardi che stanno garantendo all’Italia il poco di crescita economica che quest’anno avrà. La Germania è in recessione, l’Italia potrebbe raggiungere fino all’un per cento. E’ un multiplo dei trenta miliardi concessi a Berlino, e per più di un terzo (quasi ottanta miliardi) concessi a fondo perduto.

GIANCARLO GIORGETTI ALLA MANIFESTAZIONE WINDS OF CHANGE

 

Il resto sono prestiti a tassi bassissimi, molto più bassi di quelli che l’Italia potrebbe ottenere oggi sui mercati internazionali. Fosse dipeso da Giorgetti, l'Italia avrebbe preso molto meno dei duecento miliardi che negoziò l'allora governo Conte. Ma senza quei duecento miliardi l'Italia oggi non viaggerebbe a quell’un per cento di crescita che servirà al governo italiano per sostenere un debito diversamente esposto al giudizio dei mercati.

 

Giorgetti dice che il Pnrr è soffocato «da un mix micidiale di burocrazia italiana ed europea». Non è proprio così. Vero è che le regole del Pnrr ci impongono di destinare i fondi ad alcuni obiettivi, a partire dalla transizione verde e digitale. Ma fra gli obiettivi del Recovery Plan c’è anche molto altro: con quei fondi possiamo finanziare l’aumento dei posti letto per gli studenti universitari, la costruzione di nuovi asili nido, il miglioramento tecnologico della sanità pubblica.

 

Il “mix micidiale di burocrazia” cui allude Giorgetti sono le regole stringenti per le quali (sulla carta) Roma deve rispondere a Bruxelles del raggiungimento di quegli obiettivi. Ma non è legittimo che l’Europa […] chieda all’Italia di rispondere di come li spende? E ancora: i fatti ci dicono che l’Europa si sta mostrando molto meno severa con Roma di quel che potrebbe.

GIANCARLO GIORGETTI ALLA MANIFESTAZIONE WINDS OF CHANGE

 

Abbiamo già incassato oltre cento miliardi, ma ne abbiamo spesi effettivamente un quarto. E ancora: grazie al Pnrr - e solo grazie alle regole stringenti che ci impongono di terminare le opere entro il 2026 - l’Italia ha deciso di introdurre una mole massiccia di deroghe alla burocrazia, la nostra burocrazia. […]

 

[…] si può legittimamente sostenere che le regole europee «soffocano lo spirito imprenditoriale» se i fondi del Pnrr sono destinati anzitutto ai privati? Grazie al Recovery Plan - e alla rinegoziazione concessa dall’Unione - l’Italia quest’anno ha potuto finanziare per 6,3 miliardi il piano “transizione 5.0”. Con quei fondi le imprese possono pagare investimenti in beni strumentali, nuovi pannelli solari per l’autoconsumo di energia, e persino la formazione. Senza il Pnrr, quei fondi non ci sarebbero […]

 

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