giancarlo giorgetti mario draghi

POWER RANGER - GIORGETTI VUOLE POTENZIARE IL GOLDEN POWER PER DIFENDERE GLI INTERESSI NAZIONALI, INSERENDO ALCUNI COMPARTI STRATEGICI ORA ESCLUSI COME AUTOMOTIVE E SIDERURGIA – LE BORDATE DEL MINISTRO: “NEGLI ANNI SCORSI È STATO SOTTOVALUTATO IL RISCHIO DELL’ACCELERAZIONE DELLA CONCORRENZA CINESE” - DRAGHI: “SONO D’ACCORDO CON GIORGETTI” - VIDEO

 

 

<iframe framespacing='0' frameborder='no' scrolling='no' src='https://video.corriere.it/video-embed/60e3c6f8-988f-11eb-a699-02d51c5755ff?playerType=embed&tipo_video=embed_norcs' width='540' height='340' allowfullscreen></iframe>

 

mario draghi e giancarlo giorgetti

Michele Di Branco per “il Messaggero”

 

Potenziare la golden power per difendere gli interessi nazionali, regolare la diffusione dell' e-commerce per evitare lo spopolamento dei negozi nelle città e ridurre la burocrazia legislativa, un freno per l' economia. La strategia di rilancio produttivo, immaginata dal governo, nelle parole di Giancarlo Giorgetti.

 

giancarlo giorgetti

Il ministro dello Sviluppo economico è intervenuto presso le commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato tracciando le linee programmatiche dei prossimi anni. A cominciare, appunto, dalla delicata questione della golden power.

 

LA PROTEZIONE

«Stiamo valutando di estenderla anche a filiere che ora sono escluse ma che rivestono un evidente rilievo nell' assetto economico nazionale», ha annunciato l' esponente leghista dell' esecutivo specificando che sono stati già individuati alcuni comparti bisognosi di interventi di protezione per il loro carattere strategico e per il fatto di essere particolarmente esposti alla concorrenza cinese.

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

 

Due su tutti: l' automotive e la siderurgia. «Negli scorsi anni scorsi ha osservato Giorgetti è stato sottovaluto il rischio costituito da una accelerazione della concorrenza cinese per la tendenza a far prevalere, rispetto ai danni di una competizione spesso sleale, le opportunità che una Cina in prodigiosa crescita avrebbe offerto come mercato di sbocco anche alle nostre economie e come volano per una intensificazione degli scambi.

 

HUAWEI

Oggi ha proseguito il ministro verifichiamo che la aspettativa di un aumento del reddito disponibile per le famiglie in considerazione del crescente peso delle importazioni di prodotti industriali a basso costo dalla Cina si è rivelata un errore fatale in primo luogo per il fatto che quei prodotti hanno comportato la chiusura di tante imprese e la perdita di tanti posti di lavoro in Europa e, in secondo luogo, perché la concorrenza cinese quasi sempre si gioca sul prezzo a scapito della qualità».

 

xi jinping con la mimetica

In questo quadro, a giudizio di Giorgetti, l' Europa è stata assente «ed ha cercato, purtroppo tardivamente, di correre ai ripari attraverso la modifica delle regole relative alle difese commerciali per preservare e rilanciare le prospettive di sviluppo del settore manifatturiero e per riportare la quota del Pil derivante dall' attività manifatturiera al 20%».

Giorgetti ha poi affrontato il tema dell' esplosione dell' e-commerce.

 

salvini giorgetti

«Occorre una valutazione dell' impatto di una ulteriore, prevedibile crescita, del commercio on line», ha avvertito il ministro, in quanto «la prospettiva di un più intenso utilizzo rischia di tradursi nello svuotamento dei centri urbani con la perdita di una rete di esercizi che svolgono una funzione di tenuta complessiva anche dal punto di vista della vivibilità e della fruizione degli spazi pubblici».

 

XI JINPING RIDE

Gravi, secondo il ministro, le conseguenze per il Paese. «Le città e soprattutto i centri di minori dimensioni ha detto Giorgetti senza esercizi pubblici sarebbero privati non solo di servizi immediatamente disponibili, ma anche di occasioni di socialità e risulterebbero inevitabilmente più tristi e brutti.

 

Dovremmo ragionare ed intervenire per tempo prima che la situazione sia tanto deteriorata da risultare irrecuperabile».

 

mario draghi e giancarlo giorgetti in senato

LE PROCEDURE

Il ministro ha anche affrontato il problema delle zavorre che limitano il decollo delle imprese italiane. Tra tutti i problemi, il numero uno delle Attività produttive ha puntato l' indice «sul peso eccessivo di una legislazione debordante e di un tessuto normativo intricatissimo che costringe l' iniziativa economica entro maglie spesso soffocanti che di fatto ne paralizzano o quanto meno ne rallentano l' attività e dall' eccessiva farraginosità delle procedure per l' attuazione concreta delle scelte pur faticosamente adottate».

giancarlo giorgetti bruno le maire

 

Ed a proposito di legislazione, Giorgetti ha annunciato che il governo sta lavorando per trovare il bandolo della matassa sulla questione degli ambulanti e dei balneari «che lamentano una condizione di precarietà per la mancata individuazione di soluzioni praticabili al problema posto dalla direttiva Bolkestein».

giancarlo giorgetti bruno le maire andrea orlando giancarlo giorgetti

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...