giorgia meloni elon musk

“ELON MUSK È UN VALORE AGGIUNTO E UN POSSIBILE INTERLOCUTORE” – GIORGIA MELONI ARRIVA AL CONSIGLIO EUROPEO DI BUDAPEST E FA SUBITO CAPIRE DI AVER INDOSSATO LA CASACCA DI TRUMP: LODA IL FONDATORE DI TESLA E MINIMIZZA SULLE CONSEGUENZE IN UE DEL RITORNO DEL TYCOON (“L’EUROPA DEVE PRENDERE LE MISURE DI SE STESSA, IL DIBATTITO SULLA COMPETTIVITÀ È INIZIATO MESI FA” – POI COMMENTA L’USCITA INFELICE SUL FATTO CHE DA PREMIER NON HA “DIRITTI SINDACALI”: “DIFENDIAMO I LAVORATORI MEGLIO DELLA SINISTRA AL CAVIALE” - VIDEO

 

 

giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 7

MELONI, SAPPIAMO COSA FARE, ORA SERVONO LE RISORSE

(ANSA) - "Noi sappiamo cosa dobbiamo fare, ora il punto è se vogliamo dare agli stati membri le risorse necessarie, questo è il vero dibattito e non so se questa mattina arriverà a soluzioni concrete, ma è l'elemento centrale". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivando al Consiglio Europeo informale di Budapest.

 

MELONI, 'MUSK VALORE AGGIUNTO E POSSIBILE INTERLOCUTORE'

(ANSA) - Elon Musk "è un valore aggiunto del nostro tempo e un possibile interlocutore". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ai cronisti a Budapest.

 

elon musk giorgia meloni vignetta by osho

MELONI, 'TRUMP? EUROPA PRENDA LE MISURE DI SE STESSA'

(ANSA) - "A me pare che l'Europa debba trovare una quadra e prendere le misure di se stessa. Sembra che scopriamo dei dibattiti oggi, penso al tema della competitività, dei dazi. Però ricordo che il dibattito sulla competitività europea è un dibattito che è iniziato mesi fa all'indomani dell'Inflation Reduction Act.

 

Se volessimo dirlo con una battuta che ricorda appunto i presidenti americani, non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l'Europa debba fare per se stessa, che è il dibattito di questa mattina". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando al vertice informale Ue a Budapest.

 

MELONI,DIFENDIAMO LAVORATORI MEGLIO DI SINISTRA AL CAVIALE

giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 3

(ANSA) - "Mi dispiace che anche su questo si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile, non so cosa si intenda per svilire i diritti sindacali che questo governo difende molto meglio della sinistra al caviale".

 

Lo dice Giorgia Meloni replicando alle parole di Elly Schlein sul messaggio inviato ieri da Budapest dalla premier a un deputato di Fdi dicendo che, nonostante l'influenza, avesse preso parte al vertice informale dei 27.

 

MELONI, 'SÌ A PIÙ DIFESA MA COSTI NON CADANO SULLA GENTE'

(ANSA) - "Io sono assolutamente convinta che l'Europa, e quindi anche l'Italia, debbano riuscire a garantire una loro maggiore indipendenza, una maggiore autonomia, anche investendo di più in difesa ma chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare.

 

GIORGIA MELONI ELON MUSK

Ci sono nel nuovo patto di stabilità delle aperture ma secondo me va fatto molto di più. L'unica cosa che io non sono disposta a fare, ovviamente, è prendermela con i cittadini italiani, i lavoratori. Come lei sa, noi spendiamo le risorse su priorità che sono reali". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivando al Consiglio Europeo informale di Budapest.

 

MELONI,'IN UE C'È PREOCCUPAZIONE SENTENZE SU PAESI SICURI'

(ANSA) - Tra i leader europei "c'era un po' di preoccupazione sul tema" dei Paesi sicuri "che secondo alcuni i governi non sono nella condizione di poter definire cosa sia un Paese sicuro e che leggendo alcune sentenze si rischia di trovarsi di fronte a una realtà nella quale non esistono Paesi sicuri.

 

giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 10

Che come io ho detto tante volte e come tutti capiscono di fatto compromette ogni possibilità di governare l'immigrazione e di fermare l'immigrazione illegale di massa e quindi sì, questa è una parte del dibattito sul quale trovo molta solidarietà ". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ai cronisti a Budapest.

 

UE. MELONI: SPESA DIFESA A 2% PIL? SCELTA CHE CONDIVIDO, MA SERVONO STRUMENTI

(DIRE) - "La spesa per la difesa al 2% del Pil? Io sono assolutamente convinta che l'Europa e quindi anche l'Italia debbano riuscire a garantire la loro maggiore indipendenza e la loro maggiore autonomia anche investendo di più in difesa.

 

Chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare, questo è un grande dibattito che riguarda il patto di stabilità e che l'Italia ha posto.

GIORGIA MELONI IN VERSIONE TRUMP - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

 

Ci sono nel nuovo patto delle aperture, secondo me va fatto molto di più e quindi penso che questo sia un altro di quei dibattiti che bisognerà prima o poi riaprire". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel punto stampa a Budapest prima di partecipare alla Riunione informale dei Capi di Stato o di governo del Consiglio europeo.

 

"Al di là della volontà c'è quello che si può fare- ha sottolineato Meloni - e le risorse vanno individuate in qualche modo. L'unica cosa che io non sono disposta a fare ovviamente è prendermela con i cittadini italiani e i lavoratori. Noi spendiamo le risorse su priorità che sono reali e non gettiamo soldi dalla finestra, quindi bisogna anche dire come si fa ad aiutare gli Stati membri a trovare quelle risorse per scelte che sono strategiche e che io condivido".

giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 15giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 1giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 2giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 9giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 8giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 14giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 6giorgia meloni al consiglio europeo informale di budapest 11

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…