giorgia meloni mercati spread

GIORGIA, LA SENTI LA VOCE DEI MERCATI? – MELONI HA POCO DA FESTEGGIARE PER IL VOTO EUROPEO: LO SPREAD SALE FINO A 150 PUNTI E IL RENDIMENTO DEL DECENNALE ITALIANO SCHIZZA AL 4,16%, AI MASSIMI DA DICEMBRE – IL MESSAGGIO DEGLI INVESTITORI È CHIARO: L’ITALIA È VULNERABILE. COME DIMOSTRANO LE SCOMMESSE DEGLI HEDGE FUND, CHE HANNO PUNTATO 50 MILIARDI CONTRO IL NOSTRO PAESE – FDI ATTACCA LA BCE: “L’ITALIA È PENALIZZATA DA QUESTO CONTINUO PERMANERE DEI TASSI”

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

giorgia meloni

I mercati suonano la sveglia al “governo più forte d’Europa”, copyright di Giorgia Meloni. Si infiamma lo spread, che arriva a toccare la soglia psicologica dei 150 punti base, per poi chiudere a 144. Il rendimento del decennale italiano schizza al 4,16%, ai massimi da dicembre. La Borsa cade: Milano è maglia nera, con l’indice Ftse Mib che si contrae dell’1,93%.

 

Mentre la premier festeggia il successo casalingo alle elezioni europee, il messaggio che arriva dagli investitori va in direzione contraria: l’Italia è vulnerabile. Come dimostrano le scommesse degli hedge funds che hanno puntato 50 miliardi contro l’Italia.

 

SPREAD ITALIANO 2

Come in una sorta di contrappasso rispetto al vantaggio acquisito sul piano politico, il capitombolo di Emmanuel Macron diventa un problema per la premier quando la lente si sposta sugli effetti che il “terremoto” nelle urne francesi sta rovesciando sui mercati. Ieri i rendimenti dei bond francesi si sono impennati fino al 3,33%, generando un effetto domino che ha colpito principalmente Roma.

 

È una dinamica che ritorna puntuale quando emergono segnali di instabilità: a pagare di più il conto sono i Paesi che hanno conti pubblici malandati. Ma le tensioni sul debito italiano non finiscono qui.

 

paolo gentiloni giancarlo giorgetti christine lagarde fabio panetta g7 economia stresa

Le ultime dichiarazioni di Christine Lagarde spengono gli entusiasmi del governo per un possibile bis ravvicinato del taglio dei tassi deciso giovedì scorso. “Le prospettive di crescita sono migliorate, ma non significa che i tassi di interesse siano su un percorso di discesa lineare”, ha rimarcato la presidente della Banca centrale europea.

 

Una considerazione che - evidenzia Equita - spinge a pensare che "nell’attuale contesto di mercato, la Bce possa optare per il mantenimento di tassi relativamente elevati per diverso tempo, dando quindi supporto alle aspettative di mercato che si attende meno di due ulteriori tagli dei tassi nel corso del 2024»”.

 

SANTA GIORGIA MURALE BY ALEXSANDRO PALOMBO SULLA MELONI DOPO LE EUROPEE

La prudenza dell’Eurotower si traduce in un aumento dei tassi reali sui Btp. Insieme a quelli portoghesi, i titoli italiani saranno quelli che la Bce venderà di più: un effetto automatico legato all’entità del debito. L’effetto è presto detto: le previsioni di crescita della spesa per interessi si faranno più forti.

 

 

Di fronte a uno scenario che si fa fosco, Fratelli d’Italia attacca la Bce. “Non capiamo perché l’Italia, anche più di altri Paesi, deve essere penalizzata da questo continuo permanere dei tassi, che invece devono scendere ancora di più rispetto a quanto deciso qualche giorno fa”, spiegano dal partito della presidente del Consiglio. Parole che trasudano nervosismo e difficoltà anche in vista degli impegni sui conti che il governo dovrà mettere in fila nel Piano fiscale-strutturale di medio termine.

 

Dal Tesoro trapela un messaggio più mite: la fiammata dello spread viene inquadrata in una "normale oscillazione che risente dell’esito del voto in alcuni Paesi”. Ma il contagio, intanto, corre veloce.

fabio panetta christine lagarde giancarlo giorgetti g7 economia stresa

giorgia meloni su instagram dopo le europee

christine lagarde 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…