LA DONNA CON LA GONNA CHE SPAVENTA I PEZZI DI ‘’MERDOGAN’’ - GIOVANI TURCHI IN PIAZZA CONTRO LA SESSUOFOBIA CHE VIETA ALLE RAGAZZE DI INDOSSARE LA GONNA A SCUOLA

Marta Ottavaini per "la Stampa"

La protesta torna per le strade in Turchia, anche se in modo molto inusuale. Ieri un piccolo gruppo di ragazzi hanno sfilato in gonna per le strade di Antalya, città sulla costa mediterranea, solitamente nota per la bellezza del suo mare e i suoi divertimenti.

I giovani hanno immediatamente attirato l'attenzione con quelle gambe lunghe, ma certo poco lisce e femminili. Non hanno rilasciato dichiarazioni, si sono limitati a percorrere più volte una delle strade dello "struscio" di Antalya, in modo da farsi notare il più possibile.

Il loro è un gesto di protesta contro la decisione di Hayri Bas, preside dell'Istituto superiore Gazi di Antalya, che la scorsa settimana ha imposto anche alle donne i pantaloni come divisa scolastica. Una scelta, secondo il preside dettata dall'oggettiva comodità dei pantaloni rispetto alla gonna, ma che non è piaciuta a studenti e genitori.

E così dopo che nei giorni scorsi le studentesse hanno esposto cartelli nel centro in cui si chiedeva di fermare il divieto della gonna, adesso anche i loro compagni di studi hanno deciso di aiutarle nella loro battaglia.

"Il problema - ha spiegato Hande Buyukacar, studentessa alla Gazi e una delle anime della rivolta - è che queste personalità reazionarie vedono nel corpo femminile uno stimolo sessuale. Quindi se una donna indossa una gonna corta, gli uomini possono avere il diritto di guardarle e magari anche di violentarle. A causa di questa mentalità è scattato il divieto".

In Turchia quasi tutti gli istituti prevedono una divisa per uomini e donne, spesso caratterizzata da colori e modelli in vigore da anni. In particolare, le ragazze indossano molto spesso gonne a pieghe scozzesi, con lunghezza di gran lunga sopra il ginocchio. Un'abitudine che è sempre stata accolta con normalità da studenti e dirigenti scolastici, per questo, secondo molti, il caso di Antalya rappresenta un precedente pericoloso.

Il preside si sta difendendo come può. Al quotidiano Cumhuriyet, di orientamento laico e antigovernativo, ha spoegato che i pantaloni grigi adottati quest'anno sono stati prima approvati anche dai genitori che rappresentano gli studenti in consiglio di istituto. "Si tratta di una cosa prevista dal regolamento di Istituto - ha detto Bas - in questo modo i nostri studenti sono più a loro agio".

Da tempo nel Paese l'esecutivo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan è accusato di aver attuato una stretta sul Paese, soprattutto per quanto riguarda la vita quotidiana. Per questo, episodi come quelli di Antalya, vengono visti da una parte della popolazione e dai media di opposizione come il riflesso concreto di una politica conservatrice.

 

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