IL GIP PROLUNGA DI SEI MESI LE INDAGINI SU BERTOLASO PER IL TERREMOTO A L’AQUILA

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - CINQUESTELLE RIBELLI SU EURO E REDDITO
Il referendum sull'euro? «Un'ipotesi non solo irrealizzabile, ma anche oltremodo pericolosa», «inutile» e quindi «non auspicabile». Soprattutto perché provocherebbe fughe di capitali senza avere effetti politici vincolanti.

Il reddito di cittadinanza? Rischia di provocare «pericolosi effetti sociali e inflazionistici». La stroncatura dei principali cavalli di battaglia di Beppe Grillo non arriva dagli avversari politici ma dal gruppo Economia 5 Stelle, composto da attivisti e simpatizzanti del Movimento esperti della materia.

In uno studio coordinato dai parlamentari M5S delle commissioni Bilancio e Finanze, il gruppo di lavoro ha esaminato alcuni scenari sul futuro della moneta unica. Bocciando drasticamente alcuni punti del programma cari al leader con l'accusa di velleitarismo. Ma restando fermi nell'assunto di fondo: meglio uscire dall'euro per riacquisire «sovranità monetaria e fiscale». Non con il referendum, certo, ma attraverso una procedura «non traumatica», magari con un percorso concordato con i partner europei.P. Fa.

2 - DIFESA CON BUCO
P. M. - C'è un buco nel bilancio statale che inghiotte ogni anno 30 milioni: si chiama Agenzia Industria Difesa ed è il volto imprenditoriale semisconosciuto delle Forze armate. Otto stabilimenti, da Castellamare di Stabia a Messina, impegnano quasi 1.200 dipendenti. Producono di tutto: dai dolcetti agli amari, dai mobili ai farmaci, dai missili alle energie rinnovabili. Ma sono fabbriche impossibili da mettere in Rete, come si legge nella relazione del bilancio Aid 2011. Per correre ai ripari il gruppo, diretto dall'ex deputato Pdl Marco Airaghi, tenterà di far entrare nel capitale partner privati e retrocedere
i dipendenti dal contratto pubblico a quello privato.

3 - MAGISTRATI IN CORSA DIREZIONE ARCORE

P. D. N. - Un altro importante magistrato sembra entrato nella sfera del centrodestra. Si tratta di Sandro Raimondi, procuratore aggiunto di Brescia, ufficio competente anche per i reati dei pm milanesi. Suo grande sponsor è Gianfranco Rotondi, ex ministro del Pdl ed ex leader della Dc per le autonomie. Ai tempi del governo Berlusconi, Rotondi aveva sostenuto la sua nomina in una authority. E per questo aveva personalmente consegnato il curriculum del magistrato all'allora sottosegretario di Palazzo Chigi Gianni Letta.

Non se ne fece niente, ma l'ipotesi non è tramontata. Raimondi ha incontrato pure il Cavaliere? Rotondi smentisce le voci di un tête-à-tête in sua presenza ad Arcore lo scorso aprile: «A quel tempo, avendo rotto per la decimazione del mio partito alle liste elettorali delle ultime elezioni, non parlavo con Berlusconi», dichiara l'ex ministro: «Ma su altri incontri ad Arcore con Berlusconi e Raimondi non dico né sì né no, per il rispetto che devo alla privacy di un magistrato ancora in corsa per importanti incarichi istituzionali».

4 - BONGIORNO, RUGGIERO

Il Csm dovrà tornare a pronunciarsi sul pm Michele Ruggiero, che era stato punito con l'ammonizione per l'inchiesta sulle pressioni dell'allora premier Berlusconi per far chiudere "Annozero". La Cassazione, come chiesto dall'avvocato Giulia Bongiorno, ha annullato la sentenza, precisando che non è possibile ritenere da un lato corretto l'operato del pm, specificando che aveva cercato il procuratore capo di Trani per informarlo di aver indagato il premier, e dall'altro da sanzionare, perché lo stesso procuratore non è stato subito messo a conoscenza dell'inchiesta. C. P.

5 - BERTOLASO SOTTO PRESSIONE
G. P. - I guai giudiziari di Guido Bertolaso non finiscono. Sull'ex capo della Protezione civile, coinvolto con l'accusa di omicidio colposo plurimo in un filone dell'inchiesta sul mancato allarme alla popolazione aquilana prima del terremoto, bisognerà indagare per altri sei mesi. Questa la decisione del gip. Il pm dovrà accertare se Bertolaso abbia «compiuto pressioni sui sette componenti della Commissione grandi rischi (condannati lo scorso ottobre, ndr.), al fine di indurli a rilasciare un comunicato avente lo scopo di tranquillizzare la popolazione». Il sospetto nasce dalla telefonata in cui il capo della Protezione civile annuncia all'ex assessore regionale Daniela Stati di voler compiere un'operazione mediatica per rassicurare gli aquilani. Quello che, pochi giorni dopo, avrebbe fatto la Commissione.

6 - PENSIONATI ALLA CARICA
Esce dalla porta e rientra dalla finestra. È la performance di Sergio Crescimanno: va in pensione da segretario generale del Consiglio regionale del Piemonte, ma dopo soli due mesi torna a Palazzo Lascaris da consulente. Crescimanno ha lasciato all'inizio di aprile il vertice della burocrazia del parlamentino piemontese, ma dal primo giugno ha avuto un incarico di collaborazione dal presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo. Il compenso? 43 mila euro per 6 mesi, che si sommano alla lauta pensione.B. C.

7 - MAZZETTE IN METROPOLITANA
D. L. - Finisce nel mirino della Corte dei conti l'acquisto nel 2009, da parte di Roma Metropolitane, società controllata dal Campidoglio, di 45 filobus dalla Breda Menarinibus di Bologna (gruppo Finmeccanica). La procura regionale per il Lazio ha di recente aperto sul caso un'istruttoria per danno erariale. L'indagine ricalca quella penale condotta dalla procura di Roma.

Secondo l'accusa, l'ex amministratore delegato di Eur spa Riccardo Mancini, uno degli uomini più vicini all'ex sindaco Gianni Alemanno, avrebbe chiesto 500 mila euro all'ex amministratore delegato di Breda Menarinibus (gruppo Finmeccanica) Roberto Ceraudo per garantire alla sua azienda la costruzione dei filobus.

Finora il manager, indagato per estorsione, ha ammesso di avere intascato solo parte della tangente, 80 mila euro. Per l'ex consulente di piazza Montegrappa Lorenzo Cola, che da tempo collabora con i pm, la "mazzetta" per i filobus avrebbe dovuto fare da apripista all'ingresso di altre società del gruppo Finmeccanica nell'appalto da 2 miliardi per la costruzione della metro C.

 

 

TERREMOTO AQUILA Il terremoto visto dall'alto (foto Adnkronos) Il terremoto visto dall'alto (foto Adnkronos)BERTOLASO GIANFRANCO ROTONDI RICCARDO MANCINI AD ENTE EUR SERGIO CRESCIMANNO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...