anna scognamiglio vincenzo de luca

METTI UNA SERA A CASA DELLA GIUDICE - LA DIFESA DI ANNA SCOGNAMIGLIO, INDAGATA PER L'ORDINANZA SU DE LUCA, È UNO SQUARCIO SU COME LAVORANO I MAGISTRATI: ORDINANZE DELICATISSIME SCRITTE A CASA, SU COMPUTER SENZA PASSWORD E USATI DA TUTTI. ANCHE DA MARITI CHE VOGLIONO ESTORCERE UNA PROMOZIONE ALLA REGIONE CAMPANIA

1.LA GIUDICE DI DE LUCA E IL MARITO SEPARATO (MA CONSULENTE)

Marco Demarco per il “Corriere della Sera

 

Anna Scognamiglio non è solo la magistrata coinvolta, insieme con il marito Guglielmo Manna, nell' ultimo caso De Luca: l' ipotesi su cui si indaga è che proprio il consorte abbia contrattato con lo staff del governatore un giudizio benevolo sulla legge Severino. È anche una testimone d' eccezione del nostro tempo. Come lavorano i magistrati? Dove scrivono le sentenze? Qual è il contesto nel quale operano?

anna scognamiglioanna scognamiglio

 

Meglio di un reporter, Anna Scognamiglio rivela in sostanza il lato privato della funzione giurisdizionale. E lo fa nel modo più semplice che ci sia: aprendo le porte del suo appartamento, offrendo un pezzo della propria intimità familiare (un altro lo aveva già sacrificato quando ha rivelato di vivere da «separata in casa») e lasciandoci avvicinare senza timore di apparire indiscreti alla sua scrivania.

 

Apprendiamo così che per un magistrato italiano è normale scrivere le sentenze a casa, magari tra un Tg e la cena, o forse anche durante «Porta a porta»; utilizzare lo stesso computer abitualmente a disposizione anche di un familiare: nella fattispecie, del marito «separato»; non preoccuparsi di usare una password per evitare che chiunque, anche non intenzionalmente, possa finire per dare un' occhiata a ciò che si sta scrivendo; e consultarsi sempre con lo stesso marito separato, che però è anche un avvocato esperto di diritto amministrativo. Tutto questo lo dice appunto la stessa Scognamiglio nella memoria difensiva già presentata al Csm.

 

Nelle stesse pagine, la magistrata aggiunge anche che è «assolutamente inipotizzabile» che lei abbia potuto compromettere la propria integrità professionale «al solo scopo di favorire la carriera di un uomo che non amo e che ha ferito profondamente la mia dignità di donna, di moglie e di madre». Insomma, consulente informale sì, amato ufficiale no. E va bene. Ma se invece lo amava ?

 

 

anna scognamiglio  anna scognamiglio

2.CSM AVVIA TRASFERIMENTO SCOGNAMIGLIO, LESA INDIPENDENZA

Sandra Fischetti per l'ANSA

 

Non può continuare a svolgere le sue funzioni di giudice al tribunale di Napoli "con piena indipendenza e imparzialità", per il clamore suscitato dalla vicenda giudiziaria che l'ha investita, ma anche per il tenore delle conversazioni intercettate in quell'inchiesta in cui a parlare è suo marito. E' per questo che la Prima Commissione del Csm all'unanimità ha deciso l'apertura della procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale per Anna Scognamiglio, il magistrato del tribunale campano relatore dell'ordinanza che nel luglio scorso permise di restare in carica al governatore della Campania Vincenzo De Luca, che aveva presentato ricorso contro la sospensione prevista dalla legge Severino.

 

E che a settembre si occupò, di nuovo come relatore, del merito di quel ricorso. Scognamiglio è tra i sette indagati dell'inchiesta della procura di Roma che ha coinvolto anche De Luca. E i pm della capitale le contestano la concussione per induzione: secondo l'ipotesi investigativa, lei e il marito, l'avvocato dell'ospedale Santobono Guglielmo Manna, per il tramite di altre persone, avrebbero minacciato una decisione non favorevole a De Luca per indurre il governatore a promettere a Manna la nomina a una carica di peso nella sanità campana.

anna scognamiglio   anna scognamiglio

 

Accuse che lo stesso magistrato respinge con decisione in una memoria inviata al Csm in cui si dice "completamente estranea" ai fatti che le vengono imputati, pronta a farsi interrogare e a collaborare con l'autorità giudiziaria, e in cui annuncia che si asterrà quando il fascicolo su De Luca tornerà al tribunale di Napoli, dopo la decisione della Consulta. In dieci pagine il giudice prende nettamente le distanze dal coniuge: "i rapporti con mio marito erano tali da rendere inipotizzabile che io abbia potuto disattendere i più elementari doveri di magistrato per favorire la carriera di un uomo che non amo e che ha ferito la mia dignità".

 

Racconta che con lui discusse questioni di diritto legate al caso De Luca, in quanto esperto della materia amministrativa, e che le bozze del file del provvedimento sul governatore erano sul computer di casa "aperto e senza password" e utilizzato anche dal coniuge. E poi spiega che la decisione su De Luca "era praticamente scontata", anche alla luce del caso analogo che era stato già affrontato del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. E proprio perchè tutti lo sapevano, compresi i legali del governatore, "qualsiasi tentativo di induzione" nei confronti di De Luca "sarebbe stato addirittura puerile".

 

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

Una linea che Scognamiglio ribadirà certamente quando il 25 novembre prossimo sarà ascoltata dalla Prima Commissione, con l'assistenza, se lo vorrà, di un difensore. A inguaiarla, per lo meno davanti al Csm (che interviene con il trasferimento d'ufficio di fronte a condotte "incolpevoli" ma che oggettivamente impediscono a un magistrato di continuare a esercitare le sue funzioni con la necessaria autonomia e indipendenza) sono proprio le telefonate del marito: come quella in cui Manna diceva chiaramente al suo interlocutore di far sapere a De Luca che sarebbe stata ancora sua moglie l'11 settembre la relatrice sul merito del suo ricorso.

 

O quella in cui, a un mese dalla decisione del tribunale che aveva congelato la sospensione del governatore, diceva, parlando con l'avvocato Gianfranco Brancaccio, anche lui indagato: "io non faccio il direttore generale e va bene, pero' tu non farai il presidente della Giunta regionale... ". Solo dopo l'audizione del magistrato la Commissione presieduta dal laico Renato Balduzzi (mentre il relatore è il togato di Area Piergiorio Morosini) deciderà se andare avanti nell'istruttoria o trarre subito le conclusioni, proponendo al plenum il trasferimento d'ufficio per incompatibilità o l'archiviazione.

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...