giorgia meloni guido carlino corte dei conti

GIUDICI CONTRO GOVERNO: NUOVO ROUND – LA CORTE DEI CONTI STRONCA LA GESTIONE DEI CONTROLLI DEL PNRR E STRACCIA LA PROPOSTA DI LEGGE DI FRATELLI D’ITALIA CHE VORREBBE RIDIMENSIONARE I SUOI POTERI: “POTREBBE CONDURRE A UNA PARALISI E RISCHIA DI INCENTIVARE SITUAZIONI DI ILLEGITTIMITÀ” – DA NOTARE IL TEMPISMO: IL PARERE È ARRIVATO IERI, ALLA VIGILIA DEL TEST ALL’EUROPARLAMENTO DI RAFFAELE FITTO, GIÀ MINISTRO PROPRIO PER IL PNRR…

Estratto dell’articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”

 

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA MANOVRA

Alla vigilia del grande test di Raffaele Fitto all'Europarlamento, la Corte dei Conti affonda un colpo contro il governo sul terreno politicamente più delicato per il commissario-in-pectore: il Pnrr. Un parere di trentacinque pagine dei magistrati contabili riapre una vecchia contesa con il centrodestra: il tiro alla fune sui controlli delle gare per mettere a terra i fondi del Recovery Ue.

 

[…] I magistrati intervengono sulla proposta di riforma della Corte dei Conti presentata alla Camera dal capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti. […] Ora i giudici tornano sulla scena. Con un parere dai toni durissimi, mentre Fitto si prepara a entrare nell'arena dell'Eurocamera per la conferma a commissario europeo con delega, fra l'altro, al Pnrr.

Guido Carlino - presidente della corte dei conti

 

Nel parere i magistrati romani spiegano che la riforma Foti, allentando i controlli successivi per la responsabilità erariale per tutti gli atti che hanno avuto il via libera della Corte in via preventiva, «anziché rispondere alla finalità "acceleratoria" dell'azione amministrativa, potrebbe condurre quasi a una paralisi del circuito dei controlli, nonché al rischio che […] si possano incentivare situazioni di illegittimità rilevabili proprio nei settori» interessati dalle gare Pnrr.

 

Insomma, invece che mettere la parola fine alla "paura della firma"  […] il risultato della riforma «è opposto» a quello desiderato. Invece che liberare sindaci e amministratori dalla spada di Damocle della responsabilità erariale e accelerare i lavori, la proposta targata Fratelli d'Italia comporterà «un aggravio dell'azione amministrativa e delle procedure di controllo e giurisdizionali».

raffaele fitto foto lapresse 1

 

Tempismo infelice, si diceva, per il governo che proprio sul Pnrr si gioca la grande scommessa di Fitto, il ministro agli affari Ue che Meloni ha spedito in Europa con i galloni di vicepresidente della Commissione e commissario con delega ai fondi di Coesione, esame del Parlamento permettendo.

 

Mentre infuria il duello con la magistratura per l'emergenza migranti, ecco riaprirsi il vecchio scontro con i giudici contabili. Bruciano ancora le tensioni per la sottrazione alla Corte […] del controllo concomitante sui fondi Pnrr. Se fosse rimasto, ricalcano oggi nel parere al vetriolo i magistrati, «avrebbe assicurato un monitoraggio e una verifica dei risultati al fine di responsabilizzare in corso d'opera stimolando processi di autocorrezione delle amministrazioni destinatarie nell'impiego delle risorse finanziarie per la realizzazione degli investimenti e il conseguimento degli obiettivi previsti dal Piano stesso».

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA

 

[…] Tranne qualche piccola concessione alla «condivisibile» intenzione di riformare le funzioni di controllo della Corte, il giudizio sul piano di FdI è severo. La riforma […] «è destinata a creare un ulteriore abbassamento del livello delle garanzie poste a tutela della legalità e del buon andamento dell'azione». Difficile però che il parere fermi il riassetto dei controlli disposto dal partito di via della Scrofa. Destinato ad atterrare nei prossimi mesi sul tavolo di Palazzo Chigi.

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA raffaele fitto foto lapresse 5RAFFAELE FITTO - MEME BY EDOARDO BARALDI wopke hoekstra raffale fitto foto lapresseraffaele fitto foto lapresse 4GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO