giuliano amato

SILENZIO, PARLA GIULIANO AMATO! – IL NEO-ELETTO PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE STRONCA L’ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO: “DI CERTO PRESENTA DIVERSI BENEFICI, MA LA LANCETTA DI UN OROLOGIO NON LA PRENDI E LA METTI IN UN ALTRO OROLOGIO. NON LA PUOI PRENDERE COME TALE E COLLOCARLA ALL'INTERNO DEL TUO SISTEMA. IL NOSTRO CAPO DELLO STATO È UN ORGANO DI GARANZIA. SE SI INTRODUCE L'ELEZIONE DIRETTA, CHE COSA SUCCEDE DI QUESTI POTERI?” – “IO STESSO PROPOSI L'ELEZIONE DIRETTA NEL 1978, E SE NE DISCUSSE. INSOMMA, SECONDO ME, SE UNO DECIDE QUESTO, DEVE CAMBIARE OROLOGIO PER EVITARE PASTICCI…”

Giuliano Amato al Circolo Tennis Orbetello, il 23 settembre 1999 con Tom e Jerry

Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

E poi c'è Giuliano Amato che è il nuovo presidente della Corte costituzionale. Proprio lui, che quando parla, tanta è la conoscenza delle cose e del mondo, non sai se hai davanti il professore di diritto, l'ex presidente del Consiglio, o il giudice costituzionale.

 

È il Dottor Sottile e basta, come si è visto anche ieri alla conferenza stampa da neo-presidente, quando ha risposto a un fuoco di fila di domande su tanti temi, specie sulle riforme istituzionali, sul ritardo verso le donne, e sui nuovi diritti su cui il Parlamento tarda a legiferare.

 

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 1

«Sapete - ha esordito - che la composizione tra gli Stati membri in Europa sta diventando più difficile che in passato, perché erano conflitti economici e, come scrivono i malevoli, basta dosare meglio le fette della torta.

 

Negli ultimi anni i conflitti sono diventati di valori. Cos' è la famiglia? Cos' è il genere? Quanta sicurezza e quanta libertà? Questi sono conflitti più impegnativi, nei quali ci possono essere posizioni difficili da comporre. Bene, buona parte delle questioni che ci siamo trovati ad affrontare in questi anni, vanno a toccare esattamente questi temi...

CONFERENZA STAMPA DI GIULIANO AMATO COME PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

 

Sono questioni su cui la Costituzione dice chiaramente: la soluzione non va. Però non dice con altrettanto chiarezza quale soluzione devi sostituire a quella. E qui la collaborazione tra la Corte e il Parlamento diventa essenziale».

 

I temi sono noti: l'ergastolo ostativo, il fine vita, il cognome materno e paterno. Le sentenze ci sono state; manca la risposta del Legislatore.  «Noi indichiamo una delle soluzioni possibili; certo il Parlamento ne può indicare un'altra. Ma se il Parlamento non lo fa, noi rimaniamo in questa situazione. E a volte il Parlamento per le stesse difficoltà che incontrano gli europei, ha difficoltà a risolvere. Noi rimaniamo con le nostre soluzioni, ma saremmo molto più contenti se fossero seguite da un intervento del Parlamento».

GIULIANO AMATO SERGIO MATTARELLA

 

Sui nuovi diritti, c'è un crescente protagonismo della Corte. A fronte dei vostri moniti, si registra una latitanza del Parlamento...

«Lo dicevo. Ci vuole una collaborazione molto efficace e funzionante tra Corte e Parlamento. E io non accuso. Permettetemi di dirlo: ho fatto politica per molti anni quindi può darsi che verso la politica io sia più generoso di quanto non lo siano altri. Ma il dire: "Sono questi politici... eccetera eccetera" è una risposta francamente troppo facile.

filippo patroni griffi maria elisabetta alberti casellati sergio mattarella roberto fico giuliano amato

 

Molto spesso la questione ha una sua difficoltà per trovare un punto di equilibrio. Sa quanti anni ci abbiamo messo ad arrivare a quell'ottima legge che ha introdotto le cure palliative e la sedazione profonda? Quali conflitti veri, di valori, non interessi di bottega, si sono dovuti superare? Alla fine ci si è arrivati. Se posso dire: il Parlamento adotti quella legge come buono esempio. Ecco, lo dico volentieri».

 

In questi giorni di fibrillazione istituzionale, molti guardano all'elezione diretta del Capo dello Stato.

salvini e il mattarella bis meme

«Di certo presenta diversi benefici, tra i quali, come ho sentito dire, che si svolge in un solo giorno. Ma la lancetta di un orologio non la prendi e la metti in un altro orologio. L'elezione diretta non la puoi prendere come tale e collocarla all'interno del tuo sistema costituzionale.

Il nostro Capo dello Stato è un organo di garanzia. Se si introduce l'elezione diretta, che cosa succede di questi poteri? Sono ancora poteri di un organo di garanzia? L'elezione diretta reca in sé una rappresentatività che non è così facile attribuire all'unità nazionale, perché sarà una parte che lo elegge.

bettino craxi giuliano amato

 

Ci saranno candidature politiche. In Francia, l'elezione diretta porta in qualche modo al semipresidenzialismo. Io stesso proposi l'elezione diretta nel 1978, e se ne discusse. Insomma, secondo me, se uno decide questo, deve cambiare orologio per evitare pasticci».

 

Sulla parità per le donne, ci sono ancora ritardi. Che cosa suggerirebbe al Parlamento?

«Guardi, la legislazione italiana è diventata una delle più avanzate nel sostenere la parità di diritti. Eppure negli ultimi anni, a questa legislazione che non ha nulla da invidiare a Svezia o Norvegia, ci siamo trovati a dover affiancare norme per punire in modo più severo il femminicidio.

mattarella bis by macondo

 

Il reato del maschio che continua a considerare sua proprietà la donna, che davanti a qualunque sgarro della donna rispetto al suo "ruolo" di oggetto di proprietà, si sente ancora comunque legittimato ad eliminarla perché ha tradito la regola di base. E magari ha trovato pure qualche giudice che gli dice: "Poverino, stavi attraversando una tempesta emotiva".

 

Questo fa riflettere su quello che è il limite della legge. La quale certo esprime sempre sentimenti collettivi e opinioni condivise, ma in più casi è più avanti, se non dell'intera società, di una parte di questa. Parte che non è stata raggiunta dal senso di questa legislazione e che ha bisogno di essere portata alla con-sa-pe-vo-lez-za dell'effettività parità.

femminicidi

 

Consapevolezza che manca a coloro che uccidono la "propria" donna, ma è presente diffusamente. Insomma, se posso alleggerire: quante volte è capitato anche a me, di costituire panel a convegni e dire "Stiamo attenti, quante donne ci sono?". Ecco, il solo fatto che ci domandiamo se ci sono e se sono sufficienti le donne presenti, vuol dire che continuiamo a non essere pari.

GIULIANO AMATO MARIO DRAGHI

 

Questo spiega molto di questo fenomeno. Per cui, attraverso la legge, si è riusciti a immettere nelle diverse carriere e professioni un numero adeguato di donne, ma poi c'è il collo di bottiglia attraverso cui la cooptazione istintiva maschile finisce per prevalere. Difficile combatterlo con la legge. C'è un lavoro ancora da fare... Noi maschi abbiamo di che vergognarci. Quindi non chiediamo al Parlamento di risolvere qualcosa che è dentro di noi».

giuliano amato prima conferenza stampa da presidente della corte costituzionalegiuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 4GIULIANO AMATO giuliano amato prima conferenza stampa da presidente della corte costituzionale GIULIANO AMATO 2 giuliano amato prima conferenza stampa da presidente della corte costituzionale 1

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...