sapelli

“I SOLDI RUSSI ALLA LEGA? DOPO IL CASO DI STRAUSS KAHN SERVE CAUTELA…” - GIULIO SAPELLI: “CHE MOSCA PROVI A INFLUENZARE LA POLITICA EUROPEA È FUOR DI DUBBIO. PROVA A FARLO CON LA DIPLOMAZIA, FINANZIAMENTI ECONOMICI, FINO AGLI STRUMENTI INFORMATICI. PRIMA L’UNIONE SOVIETICA DI IERI E POI LA RUSSIA DI OGGI HANNO SEMPRE AVUTO, IN POLITICA ESTERA, DUE OBIETTIVI: DIVENTARE UN PAESE EURASIATICO E INDEBOLIRE L’EUROPA. SE L’AUDIO PUBBLICATO FOSSE VERO…”

Michele Pierri per https://formiche.net

 

GIULIO SAPELLI

È un invito alla cautela quello che il professor Giulio Sapelli, come sempre controcorrente, rivolge dopo aver seguito la riapertura del dibattito domestico e internazionale sul tema dei presunti finanziamenti di Mosca a partiti euroscettici, erogati con l’intento di indebolire le fondamenta del progetto di unione del Vecchio continente.

 

Una questione rilanciata dal sito di notizie Buzzfeed, che ha pubblicato un audio nel quale, secondo la ricostruzione della testata, un collaboratore di Matteo Salvini avrebbe trattato con i russi per ottenere – attraverso la vendita di petrolio – un finanziamento con cui mandare avanti la campagna elettorale della Lega per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. In una conversazione con Formiche.net, lo storico ed economista, tra le altre cose manager e consulente di lungo corso, non esprime giudizi sulle intercettazioni messe oggi online, ma inquadra la vicenda in un più ampio scenario geopolitico.

matteo salvini vladimir putin luigi di maio

 

Professor Sapelli, il sito di notizie Buzzfeed ha pubblicato un audio nel quale, secondo la ricostruzione della testata, un collaboratore di Matteo Salvini avrebbe trattato con i russi per ottenere – attraverso la vendita di petrolio – un finanziamento con cui mandare avanti la campagna elettorale per le Europee. Che cosa ne pensa?

Non ci sono al momento elementi per stabilire la provenienza di quell’audio o fare ulteriori commenti. Che la Lega fosse vicina alla Russia si sapeva già da tempo, così come il Movimento 5 Stelle lo è ad altre potenze. Nel dubbio preferisco non dare giudizi su qualcosa di poco chiaro, soprattutto dopo episodi come quello che ha riguardato Dominique Strauss-Kahn prima arrestato sulla base di intercettazioni e poi prosciolto. Penso che chi dovrà approfondire questo caso lo farà senz’altro e ne vedremo gli sviluppi. Sento però di dover dire che la tempistica è alquanto singolare, così come lo è il presunto coinvolgimento dell’Eni, al quale non credo.

 

matteo salvini con vladimir putin

Salvini ha già smentito ogni coinvolgimento, mentre il Pd ha chiesto chiarimenti sulla vicenda che rischia di infiammare ancora di più il dibattito politico. Ma del tema delle interferenze russe, così come di quello dei finanziamenti a partiti euroscettici, si discute da tempo, su entrambe le sponde dell’Atlantico. È recente un’inchiesta approfondita dell’Espresso. Tutto falso?

Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da grande competizione sia nel mondo dell’oil and gas sia in quello politico. Con il tutto che si incastra in un clima di nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Russia. Con questo non voglio dire che le interferenze non ci siano, ma che gli episodi vanno presi e analizzati singolarmente.

 

GIULIO SAPELLI

Che cosa intende?

Che Mosca provi a influenzare la politica europea è fuor di dubbio. Prova a farlo con tutto l’armamentario a sua disposizione, che va dagli strumenti diplomatici classici a finanziamenti economici, sostegno di vario tipo, fino a un utilizzo degli strumenti informatici. D’altronde è la storia che ce lo dice. Prima l’Unione sovietica di ieri e poi la Russia di oggi hanno sempre avuto, nella loro politica estera, due obiettivi fondamentali: diventare un Paese eurasiatico e indebolire l’Europa. Il dubbio, semmai, è come intende farlo: da sempre ci sono due correnti di pensiero che vedono da un lato la possibilità che Mosca si allei con la Germania, dall’altro che porti avanti questo progetto in modo solitario.

 

E se l’audio pubblicato oggi risultasse vero?

vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo

Allora direi che questa sarebbe la prova che il sistema politico italiano – che oggi si muove in un Paese che non ha più uno Stato né poteri autorevoli e riconosciuti – sia stato sempre eterodiretto. E che, in fondo, ci sarebbero pochissime differenze tra prima, seconda e terza Repubblica nella quale, secondo alcuni, saremmo entrati.

 

Perché, se fosse vero, sarebbe la dimostrazione di una continuità storico-generale tra un “mondo di sotto”, nel senso di poco visibile, che tiene legami con quello politico. Accadeva in passato e accadrebbe anche oggi, in un sistema che peraltro ha di fatto cancellato il finanziamento pubblico ai partiti. Ma ripeto, la cautela è d’obbligo.

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...