umberto bossi

GLI 80 ANNI AVVENTUROSI DI UMBERTO BOSSI - È STATO ISCRITTO AL PCI, SI È SPACCIATO PER ANNI PER MEDICO, HA FATTO IL CANTAUTORE A CASTROCARO CON IL NOME D'ARTE DI "DONATO" - LA VECCHIA LEGA LO CELEBRA CON UNA FESTA A PONTIDA E LO RIMPIANGE, MA LA LEGA "UFFICIALE" E’ FREDDINA: RACCONTANO CHE SALVINI HA MANDATO DEGLI AUGURI SCRITTI - CHISSA’ SE LA CELEBRAZIONE DEL SENATÙR NON SIA LA CHIAMATA A RACCOLTA DEI LEGHISTI ANTISALVINIANI ANCORA CONVINTI CHE LA “QUESTIONE SETTENTRIONALE” SIA L’UNICO CORE BUSINESS DEL PARTITO…

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

gli 80 anni di umberto bossi

Nel menù della festa non dovrebbero mancare il salmone affumicato e lo zenzero candito, che hanno soppiantato come cibi favoriti l'accoppiata pizza & Coca-cola dei tempi ruggenti, ristoro del guerriero, di solito alle tre del mattino dopo comizi dalle due ore in su. Domani Umberto Bossi compie 80 anni. Data e luogo di nascita (Cassano Magnago, provincia di Varese) sono fra i pochi fatti sicuri di una vita avventurosa, in cui Bossi è stato iscritto al Pci, si è spacciato per anni per medico, ha fatto il cantautore a Castrocaro con il nome d'arte di "Donato" e, anche questo è certo, ha rivoluzionato la politica italiana.

 

roberto maroni e umberto bossi

Per la fausta ricorrenza, nessuna celebrazione particolare. I familiari hanno fatto sapere a chi annunciava visite o festeggiamenti che "l'Umberto" preferisce passare il compleanno nella casa di Gemonio con la moglie Manuela Marrone e i figli. Ma gli irriducibili del Senatùr, gli irredentisti della Padania, i leghisti della Lega ancora Nord intendono festeggiarlo comunque.

 

L'ex ministro della Giustizia di Berlusconi, Roberto Castelli, ha lanciato la convocazione per domattina sul sacro pratone di Pontida, anche se probabilmente pioverà e quindi il raduno traslocherà al chiuso: previsto un collegamento video con Gemonio. E in ogni caso sono moltissimi i leghisti, ex o tuttora praticanti, a farsi vivi, a mandare auguri, messaggi, regali.

umberto bossi dopo l ictus del 2004

 

A Bossi piacciono soprattutto i quadri, le stampe, i poster, insomma qualsiasi cosa si possa appendere tranne i vestiti. E infatti sui social e nelle chat circola un ritratto "in rosso" che è diventato il logo non ufficiale del genetliaco. Tanto calore fa da contrappeso a una certa freddezza della Lega "ufficiale": Salvini, raccontano, ha mandato degli auguri scritti.

 

umberto bossi con l ampolla per benedire la padania

Lui, il Senatùr, anzi il Capo come ancora lo chiamano i leghisti della prima ora, sta abbastanza bene. Qualche passo riesce a farlo; per percorsi più lunghi, usa la sedia a rotelle. La testa, però, è lucida, i giudizi sempre taglienti, lo sguardo critico (anche sulle vicende del suo partito, dicono). Si raccontano exploit notevoli, come quando, al referendum perso da Renzi, azzeccò non solo il risultato, ma anche le percentuali di sì e no, e al decimale.

 

Però di politica attiva Bossi ne fa sempre meno, anche per colpa del Covid e relative restrizioni (a proposito, visto che il tema è caldo in generale e nella Lega in particolare: è vaccinato). L'ultima discesa nella Roma già ladrona avvenne al varo del governo Draghi, una specie di benedizione da parte del fondatore di quello che, a forza di corsi e ricorsi altrui, è il partito più "antico" presente in Parlamento.

 

umberto bossi e il figlio renzo

Da allora, Bossi si è spostato una volta sola, senza che lo sapesse nessuno anche perché è andato a Pecorara, in val Tidone, colline di Piacenza, insomma in zona bersaniana, ospite del capo dei locali vigili urbani. «Lui è fatto così: l'amicizia viene prima di tutto, anche della politica», racconta chi lo conosce bene. A proposito di amici. Bersani, sarà il comune background padano e terragno, ogni tanto si fa vivo. Idem Tremonti e anche Berlusconi, con il quale i rapporti sono stati spesso difficili ma sempre calorosi.

 

matteo salvini e umberto bossi

Soltanto Bossi ha potuto farsi fotografare mentre gli metteva una mano sulla spalla e per di più indossando la canotta, due circostanze, il contatto fisico e la trasandatezza vestamentaria, che Silvio aborre. E così i due guerrieri stanchi ancora si sentono. Come sentono Bossi anche molti leghisti in carriera: si racconta che Giancarlo Giorgetti l'abbia consultato prima di accettare il suo ministero.

 

Ma se domani Bossi festeggia 80 anni, mercoledì la Padania ne ha compiuti 25 dall'«indipendenza», quell'incredibile frullato di ampolle del Dio Po, simboli celtici e «Va pensiero». Quindi domani la Pontida bossiana rischia di diventare la chiamata a raccolta degli antisalviniani, di quei leghisti ancora convinti che la «questione settentrionale» resti il core business del partito.

silvio berlusconi e umberto bossi

 

«Ma no, sarà una celebrazione doverosa e affettuosa - dice Gianni Fava, ultimo avversario di Salvini a congresso -. Però, in un momento di evidente superamento del salvinismo, chi è disilluso vuole forse tornare alle origini». Il Senatùr resta un mito, un po' acciaccato ma sempre sentito. Sentite Gianluca Pini, ex deputato romagnolo: «Se nella vita ho avuto fortuna, la più grande è stata incontrare Bossi. Lui nei libri di storia c'è già».

UMBERTO BOSSIumberto bossi marco formentini 4letizia moratti con silvio berlusconi e umberto bossimarco formentini umberto bossi fan con una maglietta di bossiumberto bossiumberto bossi 8umberto b. il documentario di nove su bossi umberto b. il documentario di nove su bossi 1umberto b. il documentario di nove su bossi 2umberto bossi 7roberto calderoli umberto bossiUMBERTO BOSSIUMBERTO BOSSI DAVIDE CAPARINIIL DITO MEDIO DI UMBERTO BOSSI AL CONGRESSO DELLA LEGAUmberto Bossi e Giancarlo Pagliarinigiuseppe leoni umberto bossi umberto bossi umberto bossi marco formentini giuseppe leoni umberto bossi roberto maroni umberto bossiumberto bossi giuseppe leoniUMBERTO BOSSIUMBERTO BOSSI

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO