LA GLOBALIZZAZIONE E’ IN AFFANNO, IL MEETING DI DAVOS SERVE ANCORA? – IL FORUM IN SVIZZERA VERRÀ DISERTATO DA MOLTI PAESI G7 (ASSENTI MACRON E IL PREMIER BRITANNICO SUNAK, GIORGIA MELONI E IL CANADESE TRUDEAU) - DI BASSO PROFILO ANCHE LE DELEGAZIONI AMERICANA, CINESE E GIAPPONESE - QUEST' ANNO SPICCANO GLI EMIRATI ARABI UNITI, CHE NON SONO PRESENTATI COME LA MONARCHIA ASSOLUTISTA CHE OSPITA IL DENARO SPORCO DEI RUSSI O PERMETTE AI RUSSI DI IMPORTARE TECNOLOGIE DI GUERRA. NO, SONO IL PAESE CHE OSPITERÀ IL PROSSIMO VERTICE GLOBALE SUL CLIMA…

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

world economic forum davos

Se Davos è sempre stato il party della globalizzazione, resta da capire che party sarà ora che la globalizzazione sembra ovunque in ritirata. E non è solo la guerra che sta scatenando nel cuore dell'Europa la Russia, che pure fino al 2021 era fra le potenze più influenti e benvenute al World Economic Forum. […] Il problema è più profondo e il cambio di pelle è ovunque, nell'evento che si terrà la prossima settimana sulle montagne svizzere.

 

Fra Stati Uniti e Cina si alzano barriere commerciali, le filiere globali dell'industria non si sono mai riprese del tutto dalla pandemia, mentre Bruxelles e Washington si scontrano su chi sussidia di più la propria industria. Se Davos oltre il denaro ha mai avuto un'ideologia, essa oggi sembra salda come il socialismo reale negli anni '80.

 

davos jet privati ed elicotteri

[…] Ci saranno gli amministratori delegati di Goldman Sachs e BlackRock, David Solomon e Larry Fink; quelli di Microsoft e Amazon Satya Nadella e Andy Jassy; e il presidente di Meta-Facebook, Nick Clegg. Insieme, i loro gruppi negli ultimissimi mesi hanno annunciato circa 34 mila licenziamenti. E insieme i beniamini di Davos delle sei più grandi Big Tech - con Alphabet-Google, Apple e Netflix, oltre a Amazon, Meta e Microsoft - arrivano al Forum dopo aver perso oltre quattromila miliardi di dollari di valore di mercato nell'ultimo anno.

 

[…] il mondo delle criptovalute, che sulle montagne svizzere era stato nutrito, allevato ed esaltato, quest' anno è praticamente scomparso: ci sono da rimuovere duemila miliardi di dollari di valore bruciato per tanti investitori piccoli e ingenui, oltre al più grande scandalo finanziario dal 2008 con il crash della piattaforma Ftx di Sam Bankman-Fried.

i jet privati all'aeroporto di zurigo per davos

 

[…] fra i leader dei grandi Paesi dev' essere corsa voce che a Davos ora è meglio non esserci. Il costo politico nei sondaggi dello stringere troppe mani di titani del business rischia di essere intollerabile, in quest' era di populismo endemico. L'unico ad esserci fra i leader del G7 sarà il cancelliere Olaf Scholz, perché la Germania ha bisogno di rilanciare la propria vocazione produttiva dopo lo choc russo. Ma Emmanuel Macron non si farà vedere e permetterà a pochi fra i ministri francesi di esserci. Rishi Sunak si tiene lontano, […]

 

Tutto sommato di basso profilo anche le delegazioni americana, cinese e giapponese, mentre persino una star davosiana come il leader canadese Justin Trudeau non si farà vedere. L'Italia poi batte tutti i record di assenza, perché né la premier Giorgia Meloni né nessun ministro economico presenzieranno ai tavoli (riservati) che comunque contano e servono ancora specie a chi è in deficit di reputazione. […] ci saranno per intero le classi dirigenti delle satrapie euroasiatiche e mediorientali in cerca di legittimazione globale.

davos world economic forum

 

Quest' anno spiccano gli Emirati Arabi Uniti, che a Davos non sono presentati come la monarchia assolutista che ospita il denaro sporco dei russi o permette ai russi di importare tecnologie di guerra. No, a Davos gli Emirati sono il Paese che ospiterà il prossimo vertice globale sul clima e per questo ha stretto un «accordo» con il World Economic Forum. Non si sa se e quanto paghi. Di certo esponenti degli Emirati sono invitati in ben 28 dibattiti - più di una superpotenza - mentre ne modereranno un'altra decina con giornalisti sempre degli Emirati. Poco importa che il Paese sia appena stato declassato, da Reporter senza Frontiere, al 138esimo posto al mondo per libertà di stampa. Ma Davos è anche questo: potere e denaro allo stato puro, senza finzioni.

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