luis parra e juan guaido

GOLPE, DOPPIO GOLPE E CONTRO-GOLPETTO! - LUIS PARRA SILURA GUAIDÒ E SI AUTOPROCLAMA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO: IL GOLPISTA È STATO GOLPIZZATO? I DEPUTATI DI MADURO RICONOSCONO SUBITO IL NUOVO ''CAPO'', MENTRE 100 PARLAMENTARI VOTANO LA CONFERMA A GUAIDÒ, CHE RESTA PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA E AUTO-PROCLAMATO PRESIDENTE AD INTERIM DEL VENEZUELA ANCHE PER IL GRUPPO DI LIMA E PER L'UNIONE EUROPEA: UN BORDELLO TOTALE

 

  1. CRISI IN VENEZUELA, DEPUTATO SILURA GUAIDÓ IN PARLAMENTO

Maurizio Salvi per l'ANSA

 

luis parra

Torna altissima la tensione in Venezuela con il rischio di nuove dure proteste di piazza. A innescare i timori il colpo di scena consumatosi all'Assemblea nazionale dove un deputato rivale di Juan Guaidó, Luis Parra, ha preso in mano un megafono proclamandosi all'improvviso presidente del Parlamento. Colto di sorpresa, Guaidó ha definito l'accaduto "un golpe contro il Parlamento" realizzato "in associazione con la dittatura, avvenuto con il sequestro di un gruppo di deputati, senza quorum e privo di qualsiasi legalità costituzionale".

 

Parra ha annunciato la sua decisione insieme ai deputati Franklyn Duarte e José Gregorio Noriega, presentati come i suoi vice, con l'appoggio di altri parlamentari dell'opposizione, ma non di quelli che sostengono il presidente uscente Guaidó. In suo favore avrebbero votato invece tutti i 44 deputati del gruppo 'chavista' del presidente Nicolas Maduro che da settembre sono tornati a partecipare ai lavori parlamentari. Per tutto il pomeriggio l'esterno dell'edificio che ospita la An è stato teatro di forti tensioni per l'azione delle polizia governativa che ha impedito l'ingresso nell'emiciclo di molti deputati del gruppo maggioritario dell'opposizione che intendeva far rieleggere il presidente uscente Guaidó per un altro anno.

 

Un altro problema che aveva ritardato l'inizio dei lavori era quello riguardante il raggiungimento del quorum per rendere valida la votazione del nuovo presidente. Era infatti necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei 167 membri dell'An, e questa eventualità, esistente nei numeri, non si riusciva a raggiungere per l'azione della polizia intorno all'edificio. Per facilitare il raggiungimento del quorum, fra l'altro, in dicembre l'Assemblea aveva approvato una modifica del regolamento in base a cui le decine di deputati che si trovano in clandestinità, in sedi di ambasciate o all'estero, avrebbero potuto partecipare alla votazione per via telematica.

luis parra giura come presidente dell assemblea

 

Ma questa risoluzione è subito stata dichiarata incostituzionale dal Tribunale supremo di giustizia (Tsj), che risponde a Maduro, per cui le autorità venezuelane hanno anche limitato oggi l'uso della rete telematica all'interno del Parlamento. Per capire quanto accaduto si deve sottolineare che i quattro partiti più importanti all'interno del Parlamento (Voluntad Popular, Primero Justicia, Acción Democrática y Un Nuevo Tiempo), raccolti nel cosiddetto G4, hanno cercato di forzare una riconferma di Guaidó. Un accordo delle opposizioni firmato nel 2016 prevedeva una rotazione annuale alla presidenza, che nel 2020 sarebbe dovuta andare alla minoranza interna.

 

luis parra

Però una eventuale perdita di questa carica da parte del presidente uscente avrebbe comportato automaticamente anche l'impossibilità di mantenere la sua attuale condizione di autoproclamato presidente della repubblica ad interim, riconosciuta da 56 Paesi del mondo. Ma la minoranza nell'opposizione non ha voluto sentire ragioni per cui una frazione, che fa riferimento al partito Cambiemos, ha deciso di uscire allo scoperto criticando "gli insuccessi" di Guaidó, e proponendo un candidato alternativo alla guida dell'An nella figura di Parra. Questi, apparentemente con l'appoggio dei parlamentari del Partito socialista unito del Venezuela di Maduro, ha assunto la presidenza del Parlamento.

 

 

  1. VENEZUELA: MADURO RICONOSCE PARRA PRESIDENTE ASSEMBLEA

(ANSA-AFP) - Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha riconosciuto come nuovo presidente dell'Assemblea nazionale Luis Parra, che si e' autoproclamato nella carica come successore del leader dell'opposizione Juan Guaido. ''L'Assemblea nazionale ha preso una decisione e c'e' un nuovo ufficio di presidenza, il deputato Juan Guaido e' stato cacciato fuori dall'Assemblea nazionale dai voti della sua stessa opposizione'', ha affermato Maduro in un discorso alla televisione.

juan guaido

 

L'opposizione ha condannato come un ''colpo di Stato parlamentare'' la proclamazione di Parra a presidente dell'Assemblea nazionale dopo che a Guaido, che nel 2018 si e' autoproclamato presidente della Repubblica venendo riconosciuto come tale da 56 Paesi, la polizia ha impedito di entrare in aula. Lo stesso Guaido ha tenuto una seduta alternativa dell'Assemblea con i suoi sostenitori nella redazione del quotidiano El Nacional.

 

 

  1. VENEZUELA: 100 DEPUTATI ELEGGONO GUAIDO CAPO ASSEMBLEA

 (ANSA) - Un gruppo di 100 membri effettivi e supplenti dell'Assemblea nazionale (An) del Venezuela hanno eletto Juan Guaidò quale presidente dell'organo collegiale. In una riunione svoltasi nella sede del quotidiano El Nacional, Guaidò è stato confermato nell'incarico ricoperto nel 2019, mentre sono anche stati eletti come primo vicepresidente Juan Pablo Guanipa, e come secondo vicepresidente Carlos Eduardo Berrizbeitia.

 

guaido tiene una riunione parlamentare nella sede di un giornale

Nel pomeriggio, a sorpresa, mentre Guaidò ed un gran numero di deputati oppositori si trovavano fuori dal Parlamento, un gruppo di parlamentari della minoranza oppositrice e rappresentanti del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) hanno eletto come presidente dell'An, Luis Parra, e come vicepresidenti Franklin Duarte e José Gregorio Noriega. In questo modo ora l'Assemblea nazionale si trova ad avere due giunte direttive in conflitto.

 

  1. VENEZUELA: GRUPPO DI LIMA NON RICONOSCE ELEZIONE DI PARRA

 (ANSA) - I paesi membri del Gruppo di Lima, con l'eccezione dell'Argentina, non hanno riconosciuto la proclamazione di Luis Parra come presidente dell'Assemblea nazionale (An) perché "la Giunta direttiva da lui presieduta non è stata formata democraticamente". In un comunicato diffuso ieri, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guyana, Honduras, Panama, Paraguay, Perú, Santa Lucía e il rappresentante dell'opposizione venezuelana hanno respinto "l'uso della forza esercitato dal regime di Nicolás Maduro che, attraverso la Guardia nazionale bolivariana (Gnb), ha impedito il libero ingresso dei deputati" nell'emiciclo. Infine il Gruppo ha rivolto un appello alla comunità internazionale per lavorare al recupero della democrazia ed al ristabilimento dello stato di diritto.

juan guaido'

 

  1. VENEZUELA: UE CONTINUA A RICONOSCERE GUAIDÒ A CAPO ASSEMBLEA

 (ANSA) - L'Unione europea "continua a riconoscere Juan Guaidò come legittimo presidente dell'Assemblea nazionale fino a che non saranno assicurate le condizioni per una corretta sessione di voto". Così in una nota il portavoce dell'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. Secondo il portavoce, "gli eventi che si sono svolti domenica riguardanti l'elezione del presidente dell'Assemblea nazionale in Venezuela sono stati segnati da gravi irregolarità e atti contro il funzionamento democratico e costituzionale" dell'Assemblea stessa.

 

Durante la giornata è stato impedito a Guaidò "e ad alcuni deputati dell'opposizione" di partecipare alla votazione, "ed anche alla stampa è stato bloccato l'accesso all'edificio". Durante la riunione, Luis Parra si è autoproclamato successore di Guaidò alla presidenza dell'istituzione. "Le irregolarità non sono compatibili con un processo di elezione legittimo e costituiscono un nuovo passo verso il deterioramento della crisi in Venezuela", scrive il portavoce, che riafferma l'impegno dell'Ue a "supportare un processo genuino verso una soluzione democratica e pacifica".

MADURO SFILA CON L ESERCITOdiosdado cabello nicolas maduro 2

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME