giorgia meloni guido crosetto - fotomontaggio il fatto quotidiano

UN GOVERNO CON LA ARMI SPUNTATE – IL BILANCIO DELLA DIFESA PER IL 2023 SARÀ DI 27,7 MILIARDI, PARI ALL’1,38% PER CENTO DEL PIL E CON UN AUMENTO RISPETTO AL 2022 DI 1,8 MILIARDI – CROSETTO E MELONI RINVIANO AL LONTANO 2028 L’OBIETTIVO, FISSATO DALLA NATO, DI RAGGIUNGERE IL 2% PER CENTO DEL PIL PER LE SPESE MILITARI – PER I NUOVI PROGRAMMI (DECISI SULLA BASE DELLA “LEZIONE” UCRAINE) CI SONO FONDI LIMITATI A 263 MILIONI…

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

Il bilancio della Difesa sarà di 27.748 milioni, pari all’1,38 per cento del Pil e con un aumento rispetto al 2022 di un miliardo e ottocento milioni. Nei piani del governo Meloni l’obiettivo di raggiungere il 2 per cento del Pil fissato dalla Nato – e oggetto di un acceso dibattito politico negli scorsi mesi – viene rinviato a un 2028 che appare molto lontano. Infatti le previsioni per il 2024 e il 2025 vedono addirittura in calo questo rapporto, che scenderà all’1,26 per cento del Pil.

 

Se si prendono in considerazione anche i programmi hi-tech di navi e caccia finanziati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e i fondi per le missioni estere, la spesa complessiva per le forze armate – inclusa l’Arma dei carabinieri – sarà di 30.758 milioni. Sono i dati contenuti nel Documento di programmazione pluriennale pubblicato ieri, che illustra le linee strategiche del ministro Guido Crosetto.

 

guido crosetto

[…]  Nella lunga introduzione, Crosetto sottolinea la necessità di riformare completamente lo strumento militare per fronteggiare gli scenari aperti dalla guerra in Ucraina: bisogna prepararsi ai conflitti su larga scala, dimenticati dopo il crollo del Muro di Berlino. «Il deterioramento del quadro generale di sicurezza ci ha infatti ricordato che lo sforzo quotidiano delle forze armate deve tornare ad essere orientato a preparare lo strumento militare ad assicurare la difesa dello Stato in ogni momento e per tutto il tempo necessario».

 

Le idee sono chiare e bellicose, ma le risorse poche. In tutto nel 2023 l’Italia intende acquistare nuovi strumenti militari per un valore di otto miliardi. Per i nuovi programmi, quelli decisi sulla base delle lezioni ucraine, ci sono fondi limitati a 263 milioni.

 

guido crosetto giorgia meloni centenario aeronautica militare

Si adotta allora una sorta di “metodo Pollicino”: si decide l’avvio di progetti multimiliardari mettendo sul piatto una manciata di milioni e spalmando il completamento nel prossimo decennio, senza però definire neppure le coperture totali. È il caso ad esempio dei nuovi carri Leopard 2 tedeschi che costeranno più di otto miliardi: 2.624 milioni nel prossimo triennio, altri 2.400 milioni nei successivi undici anni e un buco di 4.200 milioni a cui dare risposta. La vera novità è l’investimento per quasi mille veicoli da combattimento dell’esercito: si comincia con 1.646 milioni ma serviranno quindici miliardi.

 

Sempre sulla scia delle battaglie ucraine, si compreranno i razzi Himars e un missile a lungo raggio da imbarcare sulla flotta che potrebbe essere lo Scalp Navale francese, in attesa di mettere a punto il nuovo cruise europeo.

 

guido crosetto foto di bacco (2)

L’altro blockbuster è il supercaccia Tempest, da realizzare insieme a Gran Bretagna e Giappone in un’inedita alleanza industriale che dovrà disegnare il futuro dell’aviazione. I fondi sono pari a 5 miliardi. Nessuno sa prevedere quanto costerà farlo volare: siamo ancora agli studi preliminari.

 

Giova ricordare che questo programma per realizzare un velivolo di sesta generazione, ossia più avanzato dell’F-35, è iniziato per volontà dei due governi Conte. […]

Guido Crosetto in visita ai militari italiani ad Herat in Afghanistan nel 2010giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010soldato guido crosetto vignetta by demarco

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