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IL GOVERNO DIFENDE LA STANGATA DELLA POMPA! – BOCCIATA IN SENATO LA MOZIONE DEL PD CHE CHIEDEVA DI BLOCCARE IL RIALLINEAMENTO DELLE ALIQUOTE DELLE ACCISE PER DIESEL E BENZINA, CHE PORTA A UN AUMENTO DEL PREZZO DEL GASOLIO DI 1-2 CENTESIMI AL LITRO NEL 2025 – QUANDO GIORGIA MELONI, NEL 2019, DAL DISTRIBUTORE DI BENZINA TUONO': “LE ACCISE VANNO ABOLITE” - VIDEO
CARO ENERGIA: BOCCIATA LA MOZIONE DEL PD, LA MAGGIORANZA DIFENDE L'AUMENTO DELLE ACCISE
Estratto da https://www.staffettaonline.com/
giorgia meloni contro le accise su benzina e diesel nel 2019 2
Il Senato ha bocciato la mozione del PD sull'aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti, mentre la maggioranza, a partire dalla Lega, ha difeso la decisione di arrivare all'allineamento delle accise con l'aumento di quella del gasolio, spiegando che lo Stato pensa anche di guadagnarci.
In Aula si sono registrati 76 no, 52 sì e un astenuto sul testo su cui il governo aveva dato parere negativo. La mozione […] chiedeva esplicitamente di escludere […] il riallineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina e di adottare, con urgenza, tutte le misure necessarie per contenere ed invertire il trend di incremento di tariffe, pedaggi e tributi, bollette, beni di consumo […]
L'esecutivo […] ha chiesto una riformulazione che puntasse solo a un monitoraggio generale dei prezzi e “a garantire, nell'ambito del riordino della disciplina delle accise e nel rispetto della disciplina unionale in materia di Sad, la minimizzazione dell'eventuale impatto del riallineamento”, proposta che il PD ha rifiutato.
A quel punto la maggioranza ha criticato la scelta del Partito democratico, supportata da tutte le altre opposizioni, e la Lega ha accusato il PD di aver cambiato posizione. Il senatore Gianluca Cantalamessa (Lega) ha poi confermato che lo Stato si aspetta di fare cassa con il riallineamento: “Il Partito democratico ha forse dimenticato o finge di aver dimenticato di aver firmato emendamenti per ridurre i Sad, ossia i sussidi ambientalmente dannosi”.
Tra i Sad, ha aggiunto, “c'è proprio lo sconto delle accise sul diesel rispetto a quelle sulla benzina. Schlein, Braga, Bonafé e Scotto firmarono due emendamenti al decreto-legge assunzioni, per trovare 2 miliardi di euro da destinare al rinnovo dei contratti pubblici e al reclutamento di nuovo personale. Come? Con il taglio del 10 per cento dei Sad”.
Tra le voci più importanti “troviamo proprio l'accisa sul diesel, di circa 11 centesimi inferiore rispetto a quella della benzina. Si tratta di un differente trattamento fiscale tra benzina e gasolio che vale circa 3,1 miliardi”. La riduzione dei Sad, ha detto ancora, “è proprio una richiesta dell'Europa”, anche se poi ha sottolineato che l'impegno è stato preso dall'Italia “insieme ai Governi sostenuti dal PD, all'interno del Pnrr” (mentre invece il Piano è stato negoziato dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto).
GIORGIA MELONI E LE ACCISE - VIGNETTA BY LELE CORVI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Il riallineamento porterà ad “alzare un po' una e abbassare un po' l'altra, fino ad arrivare a un punto intermedio” e “siccome i consumi di diesel sono più elevati di quelli della benzina, la variazione netta di un centesimo in più su una accisa e in meno sull'altra produrrà un gettito di circa 170 milioni in più per lo Stato: risorse da usare per il rinnovo dei contratti del trasporto pubblico locale. Quando entreranno a regime le due accise finiranno per convergere per un impatto di circa 1 miliardo, che farebbe sparire 3,1 miliardi di Sad”, ha concluso Cantalamessa. […]
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