nato russia lettonia

GRANDI MANOVRE AL CONFINE RUSSO - IL PARLAMENTO INFORMATO A LUGLIO DELLA MISSIONE ITALIANA IN LETTONIA, IL MINISTRO PINOTTI: “NON C’E’ STATO ALCUN VOTO PERCHE’ L’OPERAZIONE RIENTRA NELLA NATURA DELLA PARTECIPAZIONE ALLA NATO” - IL GOVERNO NON VUOLE ROMPERE CON MOSCA E INSISTE SULLA "VOLONTA’ DI DIALOGARE" CON LA RUSSIA

RENZI PINOTTIRENZI PINOTTI

Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

Il Parlamento è stato informato della missione italiana in Lettonia il 26 luglio scorso. È stato il ministro della Difesa Roberta Pinotti - due settimane dopo il vertice di Varsavia convocato il 9 luglio proprio per riesaminare l' impegno della Nato nelle aree di crisi - a confermare l' invio di una compagnia composta da 140 soldati al confine con la Russia nel 2017. Componenti di un contingente più ampio, da 4 a 6 mila militari, in cui l' apporto più consistente proverrà da Stati Uniti e Gran Bretagna che invieranno almeno mille uomini ciascuno.

 

Inizialmente sarà a guida canadese, secondo quanto concordato nella riunione tra capi di governo alla quale aveva partecipato il presidente Matteo Renzi concedendo il proprio assenso. In quell' occasione fu proprio il premier a sottolineare «il bisogno della Nato di unità e coesione per affrontare le nuove sfide sul terreno della sicurezza, dalla lotta al terrorismo al cybercrime ».

 

I 140 soldati ad Adaz Camp

SOLDATI ITALIANI LETTONIASOLDATI ITALIANI LETTONIA

Il battaglione multinazionale avrà un comando a rotazione che, dopo il Canada, coinvolge Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Sarà di stanza ad Adazi Camp e avrà il compito di presidiare i confini, così come era stato chiesto dai Paesi del blocco dell' Est nel timore di avanzamenti della Russia. I 140 soldati italiani dovrebbero provenire dall' Esercito. I dettagli si stanno mettendo a punto e non è escluso che si possano impiegare anche altri reparti.

 

Bisognerà attendere l' approvazione dei piani di intervento per stabilire quali siano le necessità indicate dalla Nato e scegliere di conseguenza i reparti da inviare. In Lettonia insieme agli italiani ci saranno canadesi e portoghesi. In Estonia andranno i soldati britannici, mentre in Lituania si è deciso di schierare le forze tedesche.

 

La missione di «polizia aerea»

RENZI PINOTTIRENZI PINOTTI

Fino a qualche mese fa sono stati impegnati per la sorveglianza delle frontiere nei Paesi baltici quattro velivoli dell' Aeronautica che hanno partecipato a una missione di «polizia aerea» durata circa un anno. Su questa volontà di essere parte attiva nell' Alleanza, Pinotti è stata esplicita nel suo intervento di fine luglio di fronte alle commissioni Esteri e Difesa del Senato in seduta congiunta e ha dichiarato: «L' Italia non si è mai tirata indietro; ha sempre partecipato, attivamente e convintamente, alle scelte che riguardano l' Alleanza Atlantica, e ha sempre onorato gli impegni che da esse discendono.

 

Naturalmente, il Parlamento sarà pienamente coinvolto quando si tratterà di definire la consistenza, la durata e gli oneri della nostra partecipazione». Dunque quando i dettagli saranno decisi, ci sarà una nuova informativa che servirà a rendere edotto il Parlamento sugli aspetti tecnici, mentre sono già stati illustrati quelli politici ma nessun voto perché - come viene sottolineato in ambienti della Difesa - «la scelta è già stata comunicata e rientra nella natura della partecipazione alla Nato».

SOLDATI ITALIANI LETTONIA 1SOLDATI ITALIANI LETTONIA 1

 

La sicurezza nei Baltici

Nella relazione di tre mesi fa della stessa Pinotti viene sottolineata «l' attenzione della Nato verso gli sviluppi ad est, adottando misure definite "di rassicurazione" per gli alleati orientali».

 

E dopo aver evidenziato «le difficoltà nel dialogo con Mosca evidenti da alcuni anni, in particolare dopo il conflitto in Georgia, nel 2008, e più ancora con l' annessione della Crimea e il conflitto nel Donbas» insiste sulla «volontà dell' Italia e non solo, di mantenere ben aperto il dialogo con la Russia che rappresenta un partner fondamentale per la sicurezza in Europa e per la lotta al terrorismo. Non possiamo permetterci di alzare nuovi muri, né proporre nuove contrapposizioni anti storiche e dannose per tutti».

PUTIN RENZIPUTIN RENZI

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…