GRASSO CAZZEGGIA IN TV MA NON FA RIDERE

1. VIDEO - GRASSO E BOLDRINI A "BALLARò"
http://www.youtube.com/watch?v=SZlIlWt41qw


2. PANNELLA: RICORDO GRASSO A UNA RIUNIONE DI STAMPO MASSONICO
Dalla trascrizione di Marco Valerio Lo Prete della conversazione domenicale di Pannella a "Radio Radicale"
http://notizie.radicali.it/


[Ero a Palermo per il maxiprocesso] e [r]icordo molto che ero restato lì da radicale, essendo attento, ed ebbi una sorpresa perché un giorno in albergo lessi che c'era una riunione massonica ufficialmente convocata; mentre stavo lì, a un certo punto vedo arrivare Grasso e il suo riflesso nel vedermi, le parole che ci scambiammo... La cosa divertente era anche questa, c'erano anche molti altri clienti e altro.

Lui era arrivato un po' presto, abbiamo parlato, e ci ha fatto molto piacere che il giudice a latere avesse un riflesso per cui già apprezzava quelle poche cose che filtravano sulla funzione che avevo preso rispetto anche agli avvocati degli imputati eccetera. In più c'era il rapporto con Falcone. Per cui quando è stato nominato lui a capo della Procura nazionale antimafia, gli ho mandato anche le felicitazioni perché lo ritenevo un magistrato diverso da altri. Ho quindi questa storia concreta di stima". Grasso a una riunione di loggia? "Ho parlato di riunione di stampo massonico", si corregge Pannella.


3. PIETRO GRASSO O ORONZO CANÀ
Andrea Scanzi per "il Fatto Quotidiano"

Pietro Grasso vorrebbe somigliare a Falcone, ma il suo punto di riferimento è forse Oronzo Canà. Il dubbio è sorto due sere fa, durante il collegamento con Ballarò su RaiTre: undici minuti saturi di pseudo-simpatia. A sinistra di Laura Boldrini, il neo Presidente del Senato si ergeva mediamente satollo di sicumera, la mano disinvoltamente ficcata sulla tasca sinistra e il sorriso di chi non deve chiedere mai (ma a volte chiede).

Stupito per primo di essere divenuto una carica così importante, Grasso rispondeva alle domande di Giovanni Floris dispensando un'ironia molto presunta e di fatto ipotetica. La Boldrini, quasi senza voce, argomentava e riceveva applausi annunciando il "taglio del 30 percento dello stipendio".

Grasso, ferito nell'orgoglio, inseguiva pure lui il tributo della gente. Parlava - senza mai smarrire quel sorriso sbarazzino - di "dimezzare i costi", "dobbiamo spendere in relazione alla funzione che si esercita", "Sono stato colpito dalla gente che mi ha detto di andare avanti". Ogni volta che terminava la prolusione, sperava nel balsamo dell'applauso. Macché. Ne è arrivato solo uno, al settimo minuto, quando ha attaccato Beppe Grillo senza nominarlo: "Qualcuno ci ha definito foglie di fico. Non siamo foglie, ma querce".

A quel punto, ringalluzzito dal successo che sembrava avere la sua prossemica sbarazzina da zuzzurellone, Fonzie Grasso ha quindi cavalcato il cazzeggio. Forse ignorando che, sia per il ruolo che riveste sia per la situazione del paese, c'è poco da ridere. Più inseguiva il colpo a effetto, più dimenticava che per fare le battute ci vuole un fisico bestiale. Credendosi d'un tratto Crozza, o anche soltanto Enrico Beruschi, Grasso ha sciorinato freddure impietose. Floris: "Quanto durerà questa legislatura?".

Grasso: "Io penso che 5 anni saranno pochi, siamo partiti bene, speriamo di andare avanti, eh eh". Floris: "Che governo sarà?". Grasso: "Ancora non so se a zona o uomo, 4-4-2-1 o 3-5-2-2, eh eh". Floris ha finto di sorridere, la Boldrini lo ha guardato come solo una donna sa osservare un uomo che ha appena sbagliato tutto.

Delle metafore calcistiche grassiane, calzanti come una scarpina di Cenerentola sui piedoni di Crosetto, colpisce peraltro la libertà algebrica. Citando schemi tattici con supponenza navigata, Grasso ha immaginato squadre composte (aggiungendo il portiere) da 12 o 13 elementi. Un po' troppi. Verrebbe da supporre che non conosca il calcio, ma così non è: ha persino militato nella Athletic Club Bacigalupo, mitica società palermitana fondata nel '57, la stessa di Dell'Utri e Mangano.

Il calcio lo conosce. Si evince quindi che il suo fosse un riferimento palese a Oronzo Canà, l'allenatore della Longobarda, che predicava un'avveniristica "bizona 5-5-5". In quel film, tutto sommato, Lino Banfi induceva al riso. Oronzo Grasso, un po' meno. Era la sua prima uscita ufficiale e sognava una vittoria in trasferta, ma si è sconfitto da solo.

 

Pietro Grasso article PIERLUIGI BERSANI PRESENTA LA CANDIDATURA DI PIETRO GRASSOGRASSO E BOLDRINI IN DIRETTA A BALLAROGRASSO E BOLDRINIBOLDRINI - NAPOLITANO - GRASSO - MONTILINO BANFI ORONZO CANA SPARGE IL SALE SUL CAMPO MARCO PANNELLA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...