grasso boldrini

GRASSO BOLLENTE CHE COLA SULLA BOLDRINOVA: “SULL’ALLEANZA CON M5S NON DECIDE LEI MA IL SOTTOSCRITTO” – I SINISTRATI GIA’ SI SPACCANO, LA PRESIDENTE DELLA CAMERA AVEVA DETTO NO ALL'UOMO SOLO AL COMANDO - E ORA, LA SIMPATICA SIGNORA CHE FA, INCASSA O SE NE VA? TRANQUILLI, INGOIA TUTTO: DOVE TROVA UN ALTRO POSTO? 

Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

 

GRASSO BOLDRINI

È già scontro tra Pietro Grasso e Laura Boldrini. Per Liberi e Uguali si apre la questione della leadership ed è proprio il presidente del Senato a lanciare un sasso destinato a creare diverse increspature nello stagno della neo formazione di sinistra. A domanda di Maria Latella, su SkyTg24, sulla chiusura della Boldrini ad alleanze con i 5 Stelle, Grasso risponde senza esitazioni: «La Boldrini? Nessun problema, la comprendo.

Ma decide qualcun altro». E chi decide, chiede la Latella, è lei? «Certo», risponde.

 

Un intervento più che deciso per ribadire la propria leadership. Conferma alle parole pronunciate quando Fabio Fazio gli riportò il dubbio che fosse eterodiretto da Massimo D' Alema: «È una vita che ho posizioni di guida, ho guidato magistrati, processi, credo di poter guidare una formazione politica. Sono abituato a discutere e poi prendere decisioni». Per concludere: «Se ne accorgeranno tutti».

 

GRASSO BOLDRINI

In quel tutti, evidentemente, c' era anche Laura Boldrini, arrivata in Leu dopo una lunga attesa per concludere la sua attività a Montecitorio. La presidente della Camera sceglie di non replicare direttamente. Ma a chi le ha parlato, in serata, spiegava: «È chiaro che non decido io. Se ne parlerà in sede collegiale e in quella sede ripeterò la mia posizione sui 5 Stelle». Ma non si ferma qui, perché fa notare una contraddizione nella posizione di Grasso: «Noto che dice due cose che non possono stare insieme: decido io e no all' uomo solo al comando».

 

MATTARELLA GRASSO BOLDRINI

Insomma, Grasso rivendica il suo diritto di ascoltare e poi di decidere e la Boldrini, invece, sottolinea la necessità di differenziarsi dalla gestione, in stile Renzi, del partito personale. Una prima discrepanza che potrebbe avere qualche conseguenza negli assetti ancora in formazione di Leu.

 

Alla Latella Grasso risponde anche sulla restituzione degli 83 mila euro al Pd, richiesto dal tesoriere Francesco Bonifazi: «È una strana coincidenza, dopo 5 anni avrebbero potuto chiedermelo ogni mese e non me l' hanno mai chiesto. Solo quando sono andato con Leu me li hanno chiesti». E sull' accusa di rubare voti al Pd: «I voti al Pd li ha levati Renzi quando ha cambiato la sua politica».

 

Intanto Grasso scommette sull' accordo con il Pd in Regione Lazio. L' atteso incontro con il governatore laziale Nicola Zingaretti si terrà la prossima settimana. Ma lo stato dell' arte vede più che probabile una convergenza. Grasso spiega: «Abbiamo messo dei punti precisi sul perimetro politico in cui deve restare Zingaretti, con l' esclusione ad esempio di liste di destra o moderate. Il programma si baserà su sanità, mobilità, sviluppo del suolo e ambiente.

 

GRASSO BOLDRINI

Zingaretti può dare segnali di discontinuità, la svolta a sinistra può essere il suo programma».

Resta invece l' amarezza per il mancato accordo in Lombardia. Enrico Rossi spiega di voler rispettare la decisione delle assemblee territoriali ma non nasconde il disappunto: «Non mi hanno convinto i compagni della Lombardia». E non è l' unico ad essere rimasto perplesso dalla chiusura a Giorgio Gori, chiesta soprattutto dall' ala di Sinistra italiana.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella considera la decisione «incomprensibile» e «un regalo alla Lega e a Forza Italia». Non la pensa così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana: «A chi dice che fuori del Pd c' è solo il deserto, vorrei dare un umile consiglio: finitela con la barzelletta del voto utile».

 

LAURA BOLDRINI PIERO GRASSO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…