GRILLO ATTACK! - “IL RITO QUOTIDIANO DELL'ODIO DA PARTE DI AIZZATORI DI PROFESSIONE NEI MIEI CONFRONTI STA DIVENTANDO INDECENTE - DAL TIRO AL BERSAGLIO METAFORICO, SI PASSERÀ A QUELLO REALE? L'INFORMAZIONE STA SCONFINANDO IN MOLTI CASI IN ISTIGAZIONE A DELINQUERE COME AVVENNE NEGLI ANNI DI PIOMBO. LI DIFFAMI, LI ISOLI E POI QUALCUNO LI ELIMINA. CI VEDIAMO IN PARLAMENTO. SARÀ UN PIACERE”…

La Stampa.it

Beppe Grillo interviene con un pezzo di apertura sul suo sito dal titolo «Due minuti d'odio» immaginando una crescente manifestazione di protesta verso di lui e verso M5S. Una scenetta ricostruita nei dettagli dal blogger genovese per esemplificare il clima di attacco che starebbe esplodendo verso di lui e verso M5S.

«Il rito dell'Odio era cominciato. Come al solito, la faccia di Beppe Grillo, il Nemico del Popolo, era apparsa sullo schermo. S'udì qualche fischio, qua e là, fra i presenti. La donnetta dai capelli color sabbia diede in una sorta di gemito in cui erano mescolati paura e disgusto. Grillo era il rinnegato.

Durante il suo secondo minuto, l'Odio arrivò fino al delirio. La gente si levava e si rimetteva a sedere con gran rimestio, e urlava quanto più poteva nello sforzo di coprire il belato di quella voce maledicente che veniva dallo schermo. La donnetta dai capelli color sabbia era diventata rossa come un peperone e apriva e chiudeva la bocca come un pesce tratto fuor d'acqua.

Una bruna aveva cominciato a strillare: "Porco! Porco! Porco!", "Populista! Populista! Populista!", "Fascista! Fascista! Fascista!", "Assassino! Assassino! Assassino!", "Evasore! Evasore! Evasore!" e tutt'a un tratto afferrò un pesante dizionario di Neolingua della Casta e lo scaraventò sullo schermo. Questo andò a colpir diritto il naso di Grillo e poi ricadde a terra: la voce continuava inesorabile. Tutti strillavano e battevano furiosamente i tacchi contro il piolo della sedia».

Dopo la scena il messaggio: «Il rito quotidiano dell'Odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al MoVimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente. Lo scopo è quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo. Non discutono mai nel merito (ad esempio del Programma del M5S), insultano, fomentano con l'obiettivo di isolare, infamare, distruggere.

E dopo? Cosa verrà dopo? Dal tiro al bersaglio metaforico, si passerà a quello reale? L'informazione sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere come avvenne negli anni di piombo. Li diffami, li isoli e poi qualcuno li elimina. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere».

 

 

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