EXIT-POLL - GRILLO FLOP: M5S SAREBBE FUORI DAI BALLOTTAGGI DELLE PRINCIPALI CITTÀ AL VOTO (E' L'INIZIO DEL DECLINO?) - SONO IL CENTRODESTRA E IL CENTROSINISTRA A PASSARE IL TURNO E A DARSI APPUNTAMENTO AI BALLOTTAGGI CHE SI TERRANNO TRA DUE SETTIMANE - A PARMA AVANTI L'EX GRILLINO PIZZAROTTI. A PALERMO ORLANDO VERSO LA VITTORIA AL PRIMO TURNO
Sergio Rame per Il Giornale
Le comunali ridisegnano politicamente l'Italia. Nelle sfide principali sono il centrodestra e il centrosinistra a passare il turno e a darsi appuntamento ai ballottaggi che si terranno tra due settimane.
Il Movimento 5 Stelle, fiaccato dalle divisioni interne, delude e non super il test politico delle amministrative. Un test in vista delle prossime elezioni politiche che può dire molto sui futuri assetti politici.
Nel 2012 il Movimento 5 Stelle aveva conquistato un solo capoluogo di provincia: Parma con Federico Pizzarotti. Il centrosinistra deve invece "difendere" i sindaci di 17 capoluoghi: Palermo, Genova, Taranto, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Pistoia, Lucca, Como, Asti, L'Aquila, Carrara, Rieti, Lodi, Belluno e Oristano. Il centrodestra conquistò nelle precedenti comunali sette sindaci: Verona, Padova, Lecce, Catanzaro, Trapani, Frosinone e Gorizia.
Leoluca Orlando e Luigi De Magistris
Al secondo turno i dem contano di arrivare a un pareggio con il centrodestra vincendo in undici comuni su ventudue. E sarà tra primo e secondo turno, viene spiegato da fonti parlamentari dem, che Matteo Renzi si "affaccerà" in campagna elettorale con iniziative pubbliche sul territorio per far vincere i "suoi" candidati.
Il segretario del Partito Democratico ripete che "non si tratta di un test politico" perché, è il suo ragionamento, in occasione del voto amministrativo contano le persone prima ancora dei simboli. Nonostante questo, il vertice del Pd è consapevole che una buona affermazione alle amministrative, dopo il non esaltante risultato del 2016, potrebbe rappresentare il volano per le prossime politiche, anche in caso di voto nel 2018.
Tra le città nelle quali si sceglie il primo cittadino c'è Parma. Si tratta del primo comune conquistato dai Cinque Stelle nel 2012, guidato da Federico Pizzarotti poi fuoriuscito eccellente dal Movimento per i contrasti con Beppe Grillo. Ora Pizzarotti, da indipendente e forte dei risultati ottenuti in questi anni da sindaco, si attesta tra il 38 e il 42%. Paolo Scarpa (centrosinistra) è al 28-32%, Laura Cavandoli (centrodestra) al 13-17% e il grillino Daniele Ghirarduzzi 2-4%.
A Genova, città simbolo per Grillo, non va meglio ai Cinque Stelle. La lotta fratricida tra Cassimatis e Pirondini favorisce Pd e Forza Italia. Il candidato Marco Bucci (centrodestra) e Giovanni Crivello (centrosinistra) sarebbero testa a testa tra il 33 e il 37%. E poi c'è la Sicilia, isola dove i Cinque Stelle registrano il record dei Comuni da loro amministrati.
A Palermo il sindaco uscente Leoluca Orlando è in pole position e potrebbe già superare il 40% necessario per vincere al primo turno e, se anche arrivasse al ballottaggio, sarebbe con l'ex Pd Fabrizio Ferrandelli che è dato tra il 26 e il 30%. Anche nel capoluogo siciliano, i Cinque Stelle si presentano divisi tra quelli vicini all'ex M5S, Riccardo Nuti, e il candidato pentastellato Ugo Fiorello.
A Verona il centrodestra ha rotto con l'uscente Flvio Tosi che appoggia la candidatura di Patrizia Bisinella. La senatrice del gruppo Fare, nonché compagna dell'ex sindaco, non va oltre il 19-23%. Il candidato di centrodestra Federico Sboarina è al 24-28% e andrebbe ai ballottaggi con la candidata di centrosinistra Orietta Salemi che sarebbe al 22-26%.
A Padova il leghista Massimo Bitonci, sfiduciato nell'autunno scorso dalla sua stessa maggioranza, sarà comunque il candidato del centrodestra. A Catanzaro il centrodestra punta sull'uscente Sergio Abramo che si attesta tra il 31 e il 35% mentre Nicola Fiorita (Lista Civica) sarebbe tra il 30 e il 34%.