1. E GRILLO “STREGÒ” L’AMBASCIATORE USA IN ITALIA: “INTERLOCUTORE POLITICO CREDIBILE” 2. ALLE 11,12 DEL 4 APRILE 2008 DALL’AMBASCIATA AMERICANA A ROMA PARTE IL TELEGRAMMA INTITOLATO “PRANZO CON L’ATTIVISTA ITALIANO BEPPE GRILLO: “NESSUNA SPERANZA PER L’ITALIA”. L’OSSESSIONE DELLA CORRUZIONE”. A FIRMARLO È RONALD SPOGLI, AMBASCIATORE A ROMA, E IL DESTINATARIO È IL SEGRETARIO DI STATO, CONDOLEEZZA RICE 3. “GRILLO, 59 ANNI, HA UNA CAPIGLIATURA SELVAGGIA E UN ASPETTO QUASI DA PORTUALE MA LA SUA UNICA MISCELA DI HUMOUR AGGRESSIVO SOSTENUTO DA STATISTICHE E RICERCHE GIUSTE, NE FA UN INTERLOCUTORE CREDIBILE SUL SISTEMA POLITICO ITALIANO” 4. IN CINQUE PAGINE SPOGLI SPIEGA CHE GRILLO “È BENE INFORMATO, COMPETENTE SULLA TECNOLOGIA, PROVOCATORIO E GRANDE INTRATTENITORE, GRILLO È UNICO, VOCE SOLITARIA NEL PANORAMA ITALIANO SU CORRUZIONE E TEMI ECONOMICI (PARMALAT)”

Maurizio Molinari e Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

Alle 11,12 del 4 aprile 2008 dall'ambasciata americana a Roma parte il telegramma intitolato «Pranzo con l'attivista italiano Beppe Grillo: "Nessuna speranza per l'Italia". L'ossessione della corruzione». A firmarlo è Ronald Spogli, ambasciatore a Roma, e il destinatario è il segretario di Stato, Condoleezza Rice, a cui spiega in cinque pagine che Grillo è un «interlocutore credibile» nella comprensione del sistema politico italiano, grazie al fatto di essere «unico» per denuncia della corruzione nelle vita pubblica, ricorso al web e appello agli oppressi.

Il documento è stato ottenuto da «La Stampa» nel rispetto delle norme del «Freedom of Information Act» e inizia con un preambolo in cui si presenta il «politico italiano Beppe Grillo» come «un comico divenuto attivista che durante un pranzo nella residenza del consigliere economico dell'ambasciata ha affermato: "Non c'è speranza per l'Italia"». Segue la descrizione di Grillo: «È un eccentrico, si appella agli oppressi d'Italia e così riesce a portare nelle piazze centinaia di migliaia di persone per protestare contro l'ordine costituito». Soprattutto «i suoi commenti risaltano per il contrasto con quelli dei nostri interlocutori tradizionali su economia, politica e in particolare sulla corruzione».

La seconda parte del documento classificato «sensitive» include un approfondimento sul personaggio. «Giuseppe "Beppe" Grillo è un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mondiale scorticando ogni giorno i politici italiani sul suo blog e organizzando con successo una manifestazione contro la corruzione nel governo alla quale lo scorso autunno hanno partecipato oltre 150 mila persone».

L'accento viene messo sullo stile personale: «Grillo è brusco, perfino profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al contrasto con le analisi timide e indirette sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano». È a tali caratteristiche che il testo attribuisce la capacità di «galvanizzare una parte dell'opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione governativa più radicata e l'incapacità dell'élites di migliorare le condizioni del Paese» con la conseguenza di «aver creato un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media».

Da qui la scelta di dedicare al tema della «Corruzione» la parte centrale del documento. «Grillo, 59 anni, ha una capigliatura selvaggia e un aspetto quasi da portuale ma è riuscito ad affermarsi negli ultimi dieci anni come un commentatore controcorrente sulla corruzione italiana, in particolare identificando i problemi contabili di Parmalat assai prima che i dettagli delle irregolarità finanziarie venissero scoperte».

Tale precedente lo accredita agli occhi dell'ambasciata americana a Roma, che aggiunge: «Grillo ritiene che l'endemica corruzione nella classe politica italiana ha distrutto ogni speranza di migliorare le prospettive economiche nazionali» fino al punto che «l'unica soluzione è la rimozione di praticamente tutti i politici di destra e sinistra rimpiazzandoli con giovani che hanno meno legami con l'establishment e meno interesse nel mantenimento dello status quo».

Ciò che colpisce il consigliere economico americano, che ha incontrato Grillo assieme ad altri funzionari dell'ambasciata, è che «descrive la corruzione come una procedura standard nell'attuale cultura politica italiana, ai suoi occhi i politici di destra e sinistra vogliono solo mantenere il potere, sono troppo vecchi, carenti di visione e capacità per migliorare le condizioni del Paese».

La lotta alla corruzione è la chiave di lettura che consente di comprendere l'opposizione di Grillo a «energia nucleare, rigassificatori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdite di fondi pubblici a vantaggio di corruzione, mafia o entrambe». È tale battaglia che spinge l'estensore del documento a titolare il paragrafo sull'opposizione agli inceneritori in Campania: «Luddista, progressista o entrambi?». Facendo capire che il giudizio su tale posizione resta in sospeso.

Riga dopo riga ci si accorge come il documento diplomatico Usa dà credito alle posizioni dell'ex comico: «Per Grillo il desiderio dei politici di mantenere il potere è l'elemento che spiega tutto, dalla manipolazione delle procedure amministrative alla collusione fra imprenditori e politici, alla tendenza dei maggiori mezzi di informazione a non dare risalto alle illegalità» fino ai politici che «non se ne vanno mai, neanche se incriminati o condannati come 24 degli attuali membri del Parlamento».

Incalzato dalle domande e dalla curiosità dei diplomatici americani, Grillo fa delle previsioni che vengono fedelmente riportate in un sottocapitolo intitolato «La situazione peggiora». «Grillo ritiene che la corruzione dei politici di oggi è divenuta più sofisticata rispetto alle indagini dell'inizio degli anni Novanta, svolte da parte di Mani Pulite» fino al punto che «le tangenti rappresentano oggi un'ampia fetta degli appalti pubblici».

Il richiamo a Tangentopoli lascia intendere che i diplomatici americani vedono un nesso storico fra le battaglie di Grillo e le indagini con cui Antonio Di Pietro diede vita al pool di Milano che portò al crollo della Prima Repubblica. Se allora l'impegno di Di Pietro riscosse l'attenzione dell'ambasciata in via Veneto - al punto che fu invitato a Washington e New York ora c'è un parallelo interesse nei confronti di Grillo, badando alla sostanza di ciò che afferma più che al suo stile trasgressivo.

«Grillo lamenta l'inefficacia delle agenzie governative, dei gruppi di cittadini e delle ong anticorruzione, attribuendola al fatto che sono troppo piccole, limitate, locali per essere efficaci contro un fenomeno così vasto». A tali osservazioni uno dei diplomatici americani ribatte, «facendo notare a Grillo che il recente rapporto della Corte dei Conti sull'accresciuta corruzione non ha suscitato grande attenzione». La replica dell'ex comico è: «L'opinione pubblica è in stato comatoso».

Da qui il messaggio che Grillo consegna agli interlocutori americani: «Tutti i partiti e politici italiani sono illegittimi», di «centro, destra o sinistra», perché «arresti, indagini e conflitti di interessi li rendono incapaci o inadatti» senza contare che il sistema elettorale «basato sulle liste impedisce ai cittadini di scegliere chi votare».

La sua proposta è il «boicottaggio del sistema politico» e per questo «sul suo blog chiede di non partecipare le elezioni politiche del 13 e 14 aprile» ma gli interlocutori americani vedono «il possibile germe di un nuovo partito nella decisione di consentire a candidati indipendenti alle elezioni amministrative di usare il suo nome», sostenendoli poi con il blog a patto che abbiano i tre requisiti necessari: nessuna carica precedente, fedina penale pulita e disponibilità a pubblicare online tutte le attività e transazioni svolte dopo l'eventuale elezione.

Nel 2008 il Movimento Cinque Stelle deve ancora nascere ma le dimensioni dell'impegno di Grillo sul web colpiscono l'ambasciata Usa. «Grillo è un grande sostenitore di Internet, il suo blog gli ha garantito una importante ribalta nazionale e internazionale - si legge nell'11° paragrafo - e lui vi vede un grande strumento per promuovere la trasparenza del governo» ritenendo che può «aiutare i cittadini a tenere d'occhio spese e attività dei politici locali» oltre al fatto di essere «il suo unico mezzo per organizzare eventi pubblici».

Quando i diplomatici americani gli chiedono perché lo sviluppo di Internet in Italia segni il passo, Grillo risponde: «I grandi mezzi di comunicazione ne temono la concorrenza e i partiti politici non lo ritengono un mezzo sul quale investire».

Sono gli ultimi tre paragrafi del documento, intitolato «Commento» ad essere l'espressione dell'opinione di Spogli, dando la misura delle valutazioni di Washington, dove George W. Bush sta concludendo il secondo mandato. «Bene informato, competente sulla tecnologia, provocatorio e grande intrattenitore, Grillo è unico, una voce solitaria nel panorama politico italiano» scrive Spogli, sottolineando come «la sua opposizione allo status quo politico lo ha portato ad essere un escluso dai media» visto che «nessuna tv pubblica o privata lo menziona» ma ciò non toglie che «ha un grande potere di attrazione» come dimostrato dal «Vaffa...Day».

Sono «gli studenti, chi vive male e chi si sente ignorato dal sistema» a costituire «il nucleo dei sostenitori di Grillo» anche se «alcuni banchieri ammettono di esserne affascinati». «Alcune delle sue idee sono utopiche e irrealistiche - conclude Spogli - ma nonostante l'incoerenza della filosofia politica, la sua prospettiva dà voce a una parte dell'opinione pubblica che non trova espressione altrove». Da qui la conclusione: «La sua unica miscela di humour aggressivo sostenuto da statistiche e ricerche giuste quanto basta, ne fa un interlocutore credibile sul sistema politico italiano».

 

 

IL TELEGRAMMA INVIATO A WASHINGTON DALLEX AMBASCIATORE ROLAND SPOGLI DOPO LINCONTRO CON BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO SOTTO LA PIOGGIA A BOLOGNA L'URLO DI BEPPE GRILLO jpegBEPPE GRILLO - MOVIMENTO 5 STELLEBEPPE GRILLO BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO - Copyright Pizzifar876 ronald spoglizs47 ronald spogli mangiaCONDOLEEZA RICE ALLA CONVENTION REPUBBLICANA DI TAMPA pool mani puliteAntonio Di Pietro magistrato George w BushBEPPE GRILLO DURANTE UN COMIZIOBEPPE GRILLO AD UN COMIZIO

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO