1. COSE MAI VISTE! BRUNETTA E GRILLOMAO UNITI NELLA LOTTA CONTRO FABIOLO FAZIO! 2. “LA RAI È FALLITA, NEL 2013 PERDERÀ 400 MILIONI MA NE DÀ 5,4 A FAZIO E ALTRI ALLA ENDEMOL” 2. IL SALTO DEL GRILLO: "CHE TEMPO CHE FA" DI FAZIO, LO STUOINO DEL PD, È PRODOTTO DA ENDEMOL DI PROPRIETÀ AL 33% DI MEDIASET. LA RAI COMPRA IL SUO PROGRAMMA DA BERLUSCONI INVECE DI PRODURLO INTERNAMENTE. NON CI VORREBBE MOLTO A FARLO DA PARTE DELL'EMITTENTE PUBBLICA, LA RAI HA 10.476 DIPENDENTI. QUANDO FAZIO AFFERMA "IO FACCIO GUADAGNARE LA MIA AZIENDA", A CHI SI RIFERISCE? A ENDEMOL?” 3 POI BEPPUZZO PREANNUNCIA INCURSIONI AL FESTIVAL: “VERREMO A CANTARE A SAN REMO”! 4. CODACONS: “IL CONTRATTO NON ERA IN SCADENZA: PERCHÉ VIENE RINNOVATO IN ANTICIPO?”

1. CHE FAZIO CHE FA
Beppe Grillo per il suo blog, www.beppegrillo.it

Il programma "Che tempo fa" di Fazio, lo stuoino del pdmenoelle, è prodotto da Endemol di proprietà al 33% di Mediaset (*). La RAI compra il suo programma da Berlusconi invece di produrlo internamente. Non ci vorrebbe molto a farlo da parte dell'emittente pubblica, la RAI ha 10.476 dipendenti. Quando Fazio afferma "Io faccio guadagnare la mia azienda", a chi si riferisce? A Endemol?

Fazio dice che lui si guadagna i suoi soldi: "Questo programma è interamente pagato interamente dalla pubblicità". Il suo contratto è stato rinnovato per tre anni per un importo di 5.400.000 euro, pari a 1.800.000 all'anno. Fazio di che parla? Quali guadagni si attribuisce? La RAI è tecnicamente fallita, nel 2012 ha perso 245,7 milioni di euro e le previsioni per il 2013 sono di una perdita superiore a 400 milioni. Gubitosi e la Tarantola dove trovano i soldi da dare a Fazio?

Come giustificano un contratto che è un insulto alla condizione del Paese e ai lavoratori della RAI? Con che faccia? I ricavi della RAI sono di 1.748 milioni, dalla pubblicità entrano 675 mil. Nel 2012 gli incassi pubblicitari sono diminuiti di 209 mil e quest'anno forse ne perderà il doppio. In questa situazione cosa farebbe un qualunque amministratore, con un organico pletorico e conti in rosso? Si affiderebbe alle professionalità interne e diminuirebbe i costi dei programmi acquistati all'esterno.

Invece la coppia Tarantola&Gubitosi fa esattamente il contrario. La RAI ha incassato lo scorso anno 2.683 milioni e ne ha speso il 60% "per consumi di beni e servizi esterni", un'allucinante cifra di 1.612,6 milioni. La RAI è pagata dal canone e le sue perdite sono ripianate con le tasse, è un'azienda pubblica, deve essere trasparente come una casa di vetro. Fazio la pensa diversamente "Credo che la RAI debba essere tutelata. E' un'azienda sul mercato (?). Credo che rivelare continuamente conti, soldi, scelte non faccia bene a questa azienda".

Invece la RAI farebbe molto bene a fornire i dati sulle spese, in particolare quelle esterne anche se questo dispiace (e ti credo!) a Fazio "Io non posso dire quanto guadagno. L'azienda mi vincola alla riservatezza. Non vado contro la mia azienda".
Ps: Verremo a cantare a San Remo. Ripeto: verremo a cantare a San Remo.

(*)"Che tempo che fa, programma di RAITRE prodotto da Endemol Italia, con due diverse scenografie, una per il sabato e l'altra per la domenica"


2. BRUNETTA INSISTE SU FAZIO - MAZZETTI: "ATTACCO PERSONALE"
Da "Il Corriere della Sera"

Renato Brunetta. Ma anche il blog di Beppe Grillo. E il Codacons. Lo stipendio di Fabio Fazio finisce sotto accusa, dopo lo scambio acceso che ha visto protagonisti il capogruppo del Pdl e il conduttore di «Che tempo che fa». Ieri Brunetta è tornato sull'argomento, presentando un'interrogazione al presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai Roberto Fico, per sapere se le indiscrezioni sul rinnovo del contratto del conduttore siano vere.

E su Twitter ha scritto: «È vero che Fabio Fazio guadagnerà 5,4 milioni in 3 anni per 3 ore e mezzo di trasmissione alla settimana per 8 mesi l'anno?». E con un post dal titolo «L'ipocrisia di Rai3», anche il blog di Beppe Grillo interviene sulla polemica: «Teniamo presente che sono i pensionati al minimo che pagano il canone. E poi basta ricordarsi il trattamento di Fico da parte di Fazio».

Il conduttore sceglie di non replicare, ma a sua difesa scende in campo Loris Mazzetti, capostruttura di Rai Tre: «Brunetta evidentemente ha un fatto personale contro di lui. A questo punto la Rai intervenga per difendere Fazio, che fa un programma che si ripaga da solo e anzi fa guadagnare l'azienda».

3. RAI FAZIO & APPALTI - SOLDI PUBBLICI, MA STIPENDI SEGRETI
Carlo Tecce per "Il Fatto Quotidiano"

Trasparenza contro privacy: in Rai la battaglia non finisce mai. E non sorprende il battibecco fra Fabio Fazio e Renato Brunetta, domenica sera a Che tempo che fa, ultima puntata per l'ultimo contratto triennale da 5,4 milioni per il conduttore genovese. La discussione è scivolata su Alitalia. Brunetta non vedeva l'ora di sventolare in faccia a Fazio quel che agita da settimane: "I suoi 5 milioni di profitto, legittimi".

Fazio, imbarazzato, non ha confermato né smentito: "Io faccio guadagnare la mia azienda. Che siano veri o no, non posso dirlo perché ho un vincolo di riservatezza". Bingo. Il punto, centrato, è la riservatezza, la legge che tutela la privacy e il dilemma mai risolto: viale Mazzini è pubblica o privata? Non può essere bifronte.

La Cassazione si è espressa due volte con parere a Sezioni Unite: "La Rai è regolata secondo il regime generale delle società per azioni, ma è soggetta a una disciplina particolare per determinati aspetti e a determinati fini, riguardanti anche la giurisdizione, chiaramente dettata da interessi di natura pubblica". Tradotto: la televisione può rendere pubbliche (e motivare) le proprie spese. Lo stipendio di Fazio o l'ingaggio di Roberto Benigni (5,8 mln nel 2012/13) o l'accordo saltato con Maurizio Crozza non dicono molto se la trasparenza, legge che invoca e scrisse Brunetta, non viene applicata per intero da viale Mazzini. Quanto costa il varietà? Quanto incassa l'informazione? Come vengono spesi i milioni del canone? Che proporzioni ci sono tra entrate e uscite?

Il direttore generale Luigi Gubitosi, sempre sollecitato da Brunetta in Commissione di Vigilanza, e tra una settimana ci sarà la replica, non vuole aiutare la concorrenza: niente stipendi nei titoli di coda o nei siti ufficiali. Fonti qualificate di viale Mazzini anticipano la prossima mossa di Gubitosi: sarà possibile conoscere il bilancio di un gruppo di trasmissioni, divise per genere, non l'esborso per il singolo talk show o il singolo artista. Il controllo di viale Mazzini coinvolge sempre meno attori. Il Consiglio d'amministrazione è ancora d'emanazione politica, nominato dai partiti, ma il direttore generale e il presidente possono sottoscrivere contratti sino a 10 milioni di euro.

Il milione e 800 mila euro l'anno di Fazio, rispetto ai due del precedente, non ha bisogno di un voto in cda: Gubitosi ha dato la notizia ai consiglieri, ma per completare la transazione occorre soltanto la firma di Anna Maria Tarantola. In cda, però, c'è un magistrato della Corte del conti, Luciano Calamaro, che può sindacare qualsiasi decisione finanziaria perché la Rai fornisce, per definizione, un servizio pubblico e un interno può causare un danno erariale.

La Commissione di Vigilanza, oltre la veemenza di Brunetta, non ha raccolto nulla. Certo, Gubitosi ha comunicato gli stipendi dirigenziali per fasce, anonimi. In questo groviglio di articoli e sentenze, c'è un precedente. Il Fatto chiese all'ex dg Mauro Masi di conoscere appalti e ingaggi di viale Mazzini applicando, semplicemente, la legge 241/90 che disciplina l'accesso agli atti pubblici. L'allora direttore generale sollecitò un parere del-l'Autorità di garanzia per la privacy che diede al Fatto il proprio nullaosta: non ci sono problemi di riservatezza, la Rai è pubblica. Come Palazzo Chigi o i ministeri che rivelano consulenze e bandi di gara. Sono passati tre anni, zero risultati.

Adesso Brunetta presenta un'interrogazione parlamentare su Fazio, oltre al ricorso del Codacons: "Il contratto non era in scadenza: perché viene rinnovato in anticipo?". Gubitosi ripete spesso che la Rai opera in un mercato con rivali (privati) che aspettano, con evidente appetito, che viale Mazzini diffonda i dati sui propri investimenti: per agire di conseguenza. La trasparenza totale, però, senza spifferi che lasciano trapelare solo lo stipendio di Benigni o quello di Littizzetto, potrebbe garantire gli abbonati. Per sapere: quel programma quanto costa? "Fa guadagnare l'azienda", come dice Fazio, o si tratta di uno spreco qualunque?

4. E RENATO SI SENTE GUARDATO DALL'ALTO
Da "Il Fatto Quotidiano"


Quasi saltellava, Renato Brunetta, sulla comoda poltrona di Che tempo che fa. Non gli pareva vero poter rinfacciare, in diretta, a Fabio Fazio il suo nuovo compenso. La discussione è stata vibrante, anche se Fazio cercava di evitare lo scontro. Il capogruppo Pdl, vittorioso in territorio esterno, il giorno dopo ha scritto anche una lettera a Dagospia. Ed è caduto sul più bello: "Il tono minore, dimesso e antiautoritario di Fazio viene collocato in una scenografia dove lui se ne sta assiso come in un trono circondato dalle nuvole, ben sopra l'interlocutore". Un po' di attenzione, Brunetta: quanto basso doveva stare Fazio per non sembrare "assiso"?

 

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