MEDELLIN SI FERMA PER L’ADDIO A “NONNA COCA” - GRISELDA BLANCO, LA “REGINA MADRE” DEL NARCOTRAFFICO MONDIALE, ASSASSINATA IN COLOMBIA - IL MIRACOLO E’ CHE SIA ARRIVATA A 70 ANNI CON TUTTA LA GENTE CHE VOLEVA VEDERLA MORTA - UN FIGLIO BATTEZZATO “MICHAEL CORLEONE”, ACCUSATA DI 240 OMICIDI, ISPIRO’ GLI SCENEGGIATORI DI ‘’SCARFACE’’ E ‘’MIAMI VICE’’ - AMMAZZO’ UN BIMBO DI DUE ANNI CON DUE COLPI ALLA NUCA: HA FATTO ESATTAMENTE LA STESSA FINE…

Beatrice Borromeo per il "Fatto quotidiano"

Ora sono di nuovo insieme. Per sempre: Griselda Blanco, una delle più violente narcotrafficanti al mondo, e il suo discepolo Pablo Escobar riposano a pochi metri di distanza nel cimitero di Medellìn, in Colombia. Al funerale della Regina della cocaina c'erano oltre 100 persone, per nulla intimidite dai 240 omicidi di cui la Blanco è stata accusata (il primo fu quando, appena undicenne, rapì e ammazzò un coetaneo assieme a un gruppetto di amici; il più spietato resta l'assassinio di un bambino di due anni freddato con due colpi alla nuca).

Al tramonto, mentre un gruppo di mariachi intonava Mama Vieja ("Per te, mia Vecchia Madre / che ci guardi dal cielo / brindiamo con questo canto / al nostro più sentito ricordo") la gente si spazientiva con la stampa locale che filmava la funzione. A rendere l'ultimo saluto alla "madrina" c'erano anche la sorella, i nipoti, i vicini di casa e uno dei figli ancora in vita. Che non a caso si chiama Michael Corleone, omaggio al personaggio interpretato da Al Pacino e segno dell'ammirazione che da sempre la Blanco nutriva per Cosa Nostra.

Ma dalla ispirazione reciproca ci hanno guadagnato soprattutto gli sceneggiatori, che mentre scrivevano Scarface e Miami Vice pensavano ai lussuosi villini della Blanco in Florida - immortalati anche nel film "Cocaine Cowboys" - alla sua collezione d'auto esotiche e al suo amore per i diamanti, tanto da vantarsi di custodire un solitario rosa che fu di Evita Peron.

E nei film in lavorazione sulla narcotrafficante non mancherà il racconto del suo omicidio , un finale che sembra scritto da Francis Ford Coppola: l'ultima cosa che ha fatto, lunedì scorso, è stata comprare 150 dollari di carne nella macelleria del suo quartiere. Poi due proiettili sparati (con "professionalità", racconta un testimone) da un assassino in moto, l'hanno colpita alla testa. Un genere, quello della pistolettata dalla moto, di cui lei stessa è considerata l'inventrice. E mentre era stesa a terra, la nuora (incinta) le ha teatralmente posato una copia della Bibbia sul petto.

Racconta un suo ex amante, Charles Cosby, che "negli ultimi anni Griselda aveva scoperto la religione. Ma, allo stesso tempo, non puoi portarti la Bibbia in una sparatoria". Anche se l'amore della madrina per le Sacre Scritture era noto già dal 1985, quando fu arrestata mentre, sdraiata a letto, leggeva proprio la Bibbia.

Allora scampò alla pena di morte che i più davano per certa: il testimone chiave dell'accusa fu scoperto mentre faceva sesso telefonico con dipendenti del district attorney's office, il corrispettivo americano della nostra procura. Tanto bastò a garantirle una pena più lieve: 20 anni di prigione. Fino al 2004 quando, tornata libera, la "vedova nera" (appellativo che si è guadagnata dopo aver assassinato due mariti su tre) è tornata alla terra natia.

Chi l'ha uccisa? "È il caso più difficile da risolvere: erano veramente in tanti a volerla morta", spiega Stephen Schlessinger, uno dei pm che investigò su di lei. E aggiunge: "Non abbiamo idea di quanti omicidi abbia autorizzato in Colombia. Era una sociopatica. Ammazzava chiunque la infastidisse, a causa di un debito, o per aver gestito male una spedizione di droga, oppure perché non le piaceva il modo in cui la guardavano".

Che fosse spietata lo ricorda anche Bob Palombo, l'ex agente della Dea (Drug Enforcement Agency) che aiutò a catturarla: "C'era il fattore paura. Tutti quelli che lavoravano per lei sapevano che non avrebbe chiesto a nessuno di fare qualcosa che non era disposta a fare lei stessa".

E così la madrina, dopo essersi fatta le ossa a New York, negli anni ‘70 conquistò il mercato della droga di Miami, non senza fantasia. Per esempio, disegnò una linea di mutande con compartimenti segreti dove nascondere la cocaina, rivoluzionando il traffico di stupefacenti a tal punto da comandare un'organizzazione stimata, all'epoca, un miliardo di dollari.

Così la morte di questa donna di 69 anni, un tempo di bell'aspetto, coi capelli scuri, corti e ricci, una fossetta sul mento e un debole per i cappelli di paglia colorati, ha sorpreso per un solo motivo: "È incredibile - dice chi investigò su di lei - che non l'abbiano fatta fuori prima". E chissà se Michael Corleone ha portato al funerale anche il cane della madre, un pastore tedesco di nome Hitler.

 

 

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