i VOLTAGABBANA DEL GRUPPO MISTO PESANO SEMPRE DI PIU': ALLA CAMERA E' IL QUARTO PARTITO, AL SENATO IL QUINTO - LA META' SONO EX GRILLINI - DELLA VEDOVA FRITTO MISTO

Andrea Cuomo per “il Giornale”

Benedetto Della Vedova Benedetto Della Vedova

 

L' hotel Gruppo Misto ha due sedi (Montecitorio e Palazzo Madama) e porte girevoli che non si fermano mai. Chi entra, chi esce, chi chiede di cambiare stanza, chi si ferma una notte, chi tutta la legislatura. I clienti assomigliano a mariti che hanno litigato con la moglie e hanno lasciato casa, e qui rifiatano e si riorganizzano in attesa di un domicilio più stabile. Il ristorante serve misto di salumi, fettuccine mari&monti (con la «m» minuscola) e frittura mista.
 

Una combriccola di fuoriusciti ed esuli, di mine vaganti e apolidi che ha il suo peso, però. Al Senato sono 29 e costituiscono il quinto gruppo parlamentare dopo Pd (113), Forza Italia (60), Area Popolare e M5S (36 ciascuno). Alla Camera addirittura sono la quarta forza con 36 deputati che ora diventeranno 37 con l'annunciato sbarco di Massimo Corsaro, che lascia Fratelli d'Italia perché «è prevalsa una linea economica totalmente sovrapponibile a quella di Landini e il partito è diventato lo sparring partner di Salvini». Il check-in è stato già fatto, una camera libera all'hotel Gruppo Misto è sempre pronta.

 

RENZO PIANO jpegRENZO PIANO jpeg

Che poi è un hotel a cinque stelle. Inteso come MoVimento: 17 dei 29 componenti al Senato e 16 su 36 alla Camera sono fuoriusciti del partito di Grillo. Il totale fa 33 su 65: la metà esatta più. Poca brigata vita beata? Macché. Al Senato gli ex pentastellati sono divisi in quattro aree distinte: la componente Movimento X, che comprende Laura Bignami, Maria Mussini, Bartolomeo Pepe e Maurizio Romani; la componente Ilic (che non è un terzino slavo del Palermo ma l'acronimo da cantiere Italia Lavori in Corso)

 

luis alberto orellanaluis alberto orellana

con Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella; la monocomponente Liguria Civica di Maurizio Rossi; e dieci apolidi tra cui Paola De Pin, Adele Gambaro, Marino Mastrangeli e Luis Alberto Orellana. Alla Camera ci sono i dieci ex grillini di Alternativa Libera (tra cui Mara Mucci e Walter Rizzetto) e sei cani sciolti: Tommaso Currò, Alessandro Furnari, Cristian Iannuzzi,Vincenza Labriola, Paola Pinna e Alessio Tacconi.
 

All'hotel Gruppo Misto puoi incontrare chiunque e nessuno si scandalizza. Ci sono ex presidenti della Repubblica come Carlo Azeglio Ciampi, ex presidenti del consiglio come Mario Monti (con la «M» maiuscola), e architetti di fama mondiale come Renzo Piano, uno che non ha mai progettato di trascorrere anche solo un giorno da senatore a vita.

DELLA VEDOVA CACCIARI DELLA VEDOVA CACCIARI

 

Ci sono i sette comunisti di Sel, che a Palazzo Madama occupano tutti i posti di comando del gruppo (presidente Loredana de Petris, vicepresidente Peppe De Cristofaro, segretario Massimo Cervellini, tesoriere Luciano Uras), ci sono facce di bronzo come Benedetto Della Vedova, che è stato nei Radicali, in Forza Italia, nel Pdl, in Futuro&Libertà, in Scelta Civica e ora anche nel governo Renzi da sottosegretario: uno che potrebbe dire «il Gruppo Misto c'est moi».

fini e della vedova medium fini e della vedova medium

 

E poi c'è Salvatore Margiotta, senatore Pd lucano qui in penitenza dal giorno in cui è stato condannato dalla Corte d'Appello a 18 mesi perché avrebbe intascato una tangente da un'azienda petrolifera. L'hotel Gruppo Misto chiude un occhio anche sulla fedina penale.
 

Alla Camera la clientela dell'hotel è ancora più variopinta. E cosmopolita. Ci sono le minoranze linguistiche: gli altoatesini del Südtiroler VolksparteiDaniel Alfreider, Renate Gebhard, Albrecht Plangger e Manfred Schullian e anche Mauro Ottobre, che è trentino. E gli eletti all'estero dello spesso indecifrabile gruppo Maie: gli argentini Mauro Borghese e Ricardo Antonio Merlo e la brasiliana Renata Bueno, ai quali si è unito Franco Bruno da Cosenza, eletto nel Centro Democratico di Bruno Tabacci.

 

Barbara Saltamartini Barbara Saltamartini

Ci sono quelli dell'operazione-nostalgia di Psi e Pli, quattro dei quali eletti nelle fila del Pd (Lello Di Gioia, Marco Di Lello, Pia Elda Locatelli e Oreste Pastorelli), uno in Sel (Claudio Fava) e uno nel M5S (Ivan Catalano). E poi Barbara Saltamartini, che sta usando la mixed zone come disimpegno tra il passato nell'Ncd e il futuro nella Lega, lo scrittore Edoardo Nesi, montiano deluso, l'ex presidente della Sardegna in quota Pdl Mauro Pili, e i due ex-«tabaccisti» Pino Pisicchio e Aniello Formisano. Sull'arca di Noè forse si stava più stretti ma di certo c'era meno varietà.

 

 

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…