carlo bonomi luigi carbone roberto gualtieri

GUALTIERI? NON SI TOCCA! – RENZI METTE IL VETO AL MINISTRO CHE DEVE GESTIRE I 209 MILIARDI DEL RECOVERY FUND E FARE CIRCA 500 NOMINE NELLE PARTECIPATE E SUBITO SCATTA IL CAPO DI GABINETTO DI GUALTIERI, LUIGI CARBONE, IN MODALITÀ CASALINO: IN EUROPA CONSIDERANO IL NOSTRO MINISTRO DELL'ECONOMIA UNA “GARANZIA DI STABILITÀ” E IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, CARLO BONOMI, CHE AVEVA CRITICATO FORTEMENTE IL RECOVERY PLAN, ORA DIFENDE IL MINISTRO CHE L’HA PROPOSTO - UN ASSIST CHE NON AIUTA GUALTIERI, ANZI INASPRISCE I TONI E RAFFORZA QUELLI CHE VORREBBERO SOSTITUIRLO

DAGONOTA

roberto gualtieri

Prima il presidente di Confindustria ha criticato fortemente il Recovery Plan e poi difende il Ministro che l’ha proposto. Una contraddizione che tantissimi associati ieri hanno fatto notare a Carlo Bonomi.

 

Secondo alcuni gli è stato richiesto dal capo di gabinetto di Gualtieri, Luigi Carbone in modalità Casalino, e lui si è prestato al gioco commettendo una gaffe di coerenza. Un assist che non aiuta Gualtieri, anzi inasprisce i toni e rafforza quelli che vorrebbero sostituirlo.

LUIGI CARBONE

 

IL MINISTRO DEL TESORO NEL MIRINO DI RENZI MA L'UE LO DIFENDE

Roberto Petrini per “la Repubblica”

 

Gualtieri? Non si tocca. I mercati, secondo quanto riportato tempestivamente dall' agenzia di stampa Bloomberg considerano il ministro dell' Economia una «garanzia di stabilità» e la sua rimozione «sarebbe motivo di preoccupazione ».

 

Un giudizio netto e positivo, in ambienti solitamente piuttosto avari di lodi verso l' Italia, che spiega in parte anche la reazione assai contenuta dello spread nell' ultima settimana di fronte ad una crisi politica burrascosa e poco comprensibile all' estero: è vero che c' è la Bce con il suo paracadute, ma la presenza di Roberto Gualtieri potrebbe aver fatto la differenza.

matteo renzi roberto gualtieri

 

A sollevare la "questione Gualtieri" è stato Matteo Renzi che, dopo settimane di schermaglie, ha alzato il tiro e ha mirato dritto alla polpa del potere economico del governo: il ministero del Tesoro.

 

carlo bonomi

La carta che gioca, a quanto fanno filtrare ufficiosamente i suoi, è un ticket Gentiloni-Draghi. Ma siccome è assai probabile che l' ex presidente della Banca centrale europea non sia disponibile, altri nomi si scaldano ai bordi del campo. L' obiettivo? Entrare nella stanza dei bottoni dove ci sono da spendere i 209 miliardi del Recovery Fund e fare circa 500 nomine nelle società dell' area pubblica.

 

Luigi Carbone, capo gabinetto del Mef, alle tastiere della sua band NeaCo

Il cambio della guardia a Via Venti Settembre per l' Italia sarebbe una mossa rischiosa, nel momento in cui parte la presidenza del G20 e sono aperti dossier cruciali come il Recovery Plan. In Europa Gualtieri naviga con grande disinvoltura. Per dieci anni, prima di occupare la scrivania di Quintino Sella, è stato seduto tra i banchi del Parlamento europeo. Oltre ad essere uno dei pochi nel governo a parlare un perfetto inglese, a Bruxelles e Strasburgo ha metabolizzato perfettamente le sensibilità della classe dirigente europea.

roberto gualtieri

 

Il presidente dell' Eurogruppo, l' ex ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, un riformista di centro, ha riconosciuto l' equilibrio di Gualtieri in una serie di tweet negli ultimi giorni. Dall' estero nelle ultime ore sono arrivate non poche telefonate e whatsapp per chiedere notizie e rassicurazioni. Nelle serrate trattative sulla riforma del Mes e quando si ingarbugliarono le cose sul Recovery Fund ha potuto contare anche sui rapporti personali di un "falco" come il ministro delle Finanza olandese Wopke Hoekstra.

Paschal Donohoe

 

E poi c' è la questione del debito.

È vero che il Patto di stabilità è sospeso, ma il nostro Paese resta sempre un sorvegliato speciale e se abbiamo potuto sforare di 108 miliardi il rapporto deficit-Pil portandolo oltre il 10 per cento per far fronte all' emergenza è grazie alla garanzia del Tesoro che ha fissato senza indugi il ritorno al 3 per cento nel 2023 e ha sempre parlato di interventi "mirati e temporanei".

 

Ma c' è un tassello fondamentale nell' azione di Gualtieri, che si è trovato al timone del Tesoro forse in uno degli anni più difficili. Di fronte alla crisi economica il ministro dell' Economia ha impresso un segno progressista, facendolo convivere con l' affidabilità tecnica, insistendo sul rifinanziamento della sanità e delle spese sociali.

giuseppe conte carlo bonomi 2

 

Ha imposto la sua azione sul blocco dei licenziamenti (dove ha mediato nel novembre scorso tra Bonomi e Landini), sulla cassa integrazione e sulle misure a sostegno dell' economia. In un governo multicolore è riuscito a tenere in piedi un equilibrio con le generiche richieste di eguaglianza grilline e il pressing da sinistra di Stefano Fassina.

 

Per ora gli italiani sembrano volerlo: un sondaggio di Demopolis lo mette al secondo posto tra i ministri più apprezzati del governo uscente, con il 33 per cento dei voti dopo Roberto Speranza.

LUIGI CARBONE CARLO BONOMIgiuseppe conte roberto gualtiericarlo bonomi foto di bacco (2)CARLO BONOMIluigi carboneGIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERILuigi Carbonecarlo bonomi foto di baccoLuigi Carbone

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...