LA GUERRA FREDDA SI SCALDA: LA RUSSIA RIVELA IL NOME DEL CAPO DELLA CIA A MOSCA

Mark Franchetti per "La Stampa"
*Corrispondente da Mosca per il Sunday Times di Londra Traduzione di Monica Perosino

I servizi segreti russi hanno svelato il nome del capo della sezione di Mosca della Cia, in quella che è una rara infrazione di protocollo dell'intelligence. La mossa viene interpretata da Washington come una provocazione, dal momento che arriva a pochi giorni dall'intercettazione e dall'espulsione di una spia della Cia a Mosca.

Fare il nome del capo dei servizi segreti degli Stati Uniti in Russia aumenta la percezione che il Cremlino stia giocando una partita politica, solo poche settimane dopo che la Russia e l'America, dopo gli attentati di Boston, hanno presentato un fronte comune contro la guerra al terrorismo islamico.

Parlando dell'arresto e dell'espulsione di Ryan Fogle - catturato mentre cercava di reclutare un funzionario russo dell'antiterrorismo - un portavoce dell'Fsb (ex Kgb) ha detto che nell'ottobre 2011, la Russia ha ufficialmente avvertito il capo della sezione Cia di Mosca che «nel caso di continue e provocatorie azioni di reclutamento nei confronti dei dipendenti dei servizi speciali russi, l'Fsb avrebbe intrapreso azioni simmetriche con i funzionari Cia».

Nelle dichiarazioni all'agenzia «Interfax», l'agenzia di stampa di stato, l'Fsb ha fatto il nome del capo della sezione Cia, Stephen Hall; un diplomatico con lo stesso nome compare come consigliere dell'Ambasciata degli Stati Uniti nell'autunno-inverno 2012-2013 nell'elenco dei diplomatici stranieri, dei media e degli uffici commerciali a Mosca.

L'ambasciata Usa a Mosca ha rifiutato di confermare l'identità del capo della sezione.
«È normale che i russi sappiano chi è il rappresentate della Cia a Mosca, proprio come gli americani sanno chi rappresenta l'intelligence russa a Washington - dice un ex generale del Kgb -. Questi sono i canali ufficiali di comunicazione. Quello che non è affatto normale, nei fatti una violazione dell'etichetta dei servizi, è rendere pubblici i nomi di queste persone. Sembra un affronto a Washington e mostra la tensione tra le due comunità di intelligence».

L'ultimo scontro tra Russia e America è iniziato a dicembre, quando Mosca espulse - senza grande enfasi pubblica - un altro agente della Cia, che avrebbe lavorato sotto copertura come terzo segretario all'Ambasciata degli Stati Uniti. Il portavoce dell'Fsb disse che l'uomo era «persona non gradita» l'11 gennaio. Quattro giorni dopo venne cacciato dal Paese.

Poi, come in una scena che avrebbe potuto essere tratta da un brutto film di spionaggio, questa settimana Fogle è stato arrestato dallo stesso agente che stava presumibilmente cercando di reclutare, un uomo considerato un profondo conoscitore del Caucaso, la regione natale dei fratelli Tsarnayev - i presunti esecutori dell'attentato alla maratona di Boston.

Comicamente, quando è stato arrestato Fogle indossava una parrucca bionda e occhiali come travestimento e portava con sé quello che sembrava più un kit giocattolo da spia che attrezzatura da super agente della Cia: una parrucca di riserva, una mappa di Mosca, un temperino e una torcia elettrica. Il presunto agente della Cia portava anche 100.000 euro come primo pagamento al russo che cercava di reclutare e una lettera in cui si prometteva un milione di euro per ulteriori informazioni.

L'arsenale da spia per nulla sofisticato e il comportamento maldestro al momento dell'arresto hanno provocato derisione e sorpresa. Mascherando a stento un considerevole beffardo compiacimento, un consigliere del presidente Putin ha detto che il Cremlino è stato «sorpreso» dal tentativo «estremamente rozzo e goffo» di Fogle di reclutare l'ufficiale russo.

Sul tavolo ci sono chiaramente giochi politici più grandi, sebbene Fogle e il suo kit da spia siano stati ostentati diffusamente sulla tv statale russa. È stato largamente trattato dai media anche il modo in cui, a un imbarazzatissimo Fogle, è stata fatta la ramanzina dagli agenti dell'Fsb su come certi comportamenti non siano accettabili tra «Paesi amici, soprattutto sulla scia della cooperazione della Russia con l'America dopo gli attentati di Boston».

Di norma, gli agenti stranieri catturati vengono espulsi senza far rumore. «Nel caso di Fogle la Cia ha superato la "linea rossa" e siamo stati costretti ad agire, rispettando le procedure ufficiali», ha detto il portavoce dell'Fsb, che ha smascherato il capo della sezione della Cia. Anche i suoi commenti sono stati ampiamente diffusi dai media russi.

«Fondamentalmente l'Fsb si è stancato delle spie americane e ha pubblicamente - a scopo dimostrativo - schiaffeggiato uno di loro», ha scritto il tabloid «Komsomolskaya Pravda». «Come uno scarafaggio che credeva di essere il padrone delle briciole in cucina».

Oleg Kalugin, ex generale del Kgb che ha disertato in America, ha detto che la Russia avrebbe fabbricato ad arte lo scandalo per aumentare la generale paura degli americani percepita nel Paese, e nello stesso tempo facendo aumentare la pressione sugli Stati Uniti nell'ambito della contrapposizione tra Mosca e Washington sulla Siria.

Una cosa sembra chiara: due decenni dopo la fine della Guerra Fredda i giochi di spionaggio e gli intrighi politici tra i due ex avversari sembrano essere ancora molto di moda. Così come le parrucche a buon prezzo.

 

PUTIN VA A CACCIA Ryan Christopher Fogle Ryan Christopher Fogle ohn Kerry con il presidente Barack Obama RYAN FOGLE AGENTE SMASCHERATO A MOSCA JOHN KERRY RYAN FOGLE AGENTE SMASCHERATO A MOSCA

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…