LA GUERRA PER LA SUPREMAZIA (E A PUTIN) SI COMBATTE ANCHE IN AFRICA – IL SEGRETARIO DI STATO USA ANTONY BLINKEN HA INIZIATO DAL SUDAFRICA UN TOUR DI CINQUE GIORNI PER RIBADIRE L’IMPEGNO AMERICANO IN QUELL’ARIA CHE TRUMP AVEVA DEFINITO “UN CESSO”, ABBANNDONANDOLA ALL’INFLUENZA RUSSA E CINESE – GLI USA ARRIVANO IN RITARDO, DOPO LA VISITA DI FINE LUGLIO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO LAVROV TRA EGITTO, UGANDA ED ETIOPIA…
Estratto dall’articolo di Anna Lombardi per “la Repubblica”
Tutte le strade portano in Africa. Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato ieri a Pretoria, Sudafrica. Prima tappa di un tour di 5 giorni che lo vedrà anche in Congo e Ruanda, con lo scopo di confermare l'impegno americano in quell'area invece a lungo negletta da Donald Trump (la definiva "shithole", gabinetto), lasciando così spazio a Russia e Cina.
Influenza che si è rispecchiata nella spaccatura avvenuta lo scorso marzo alle Nazioni Unite, quando solo 28 Paesi africani sostennero la mozione di condanna dell'invasione russa dell'Ucraina: altri 25 si astennero o non votarono e l'Etiopia votò addirittura contro.
antony blinken arrivo in sudadrica
Preceduto dall'ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield, nei giorni scorsi in Ghana e Uganda, Blinken arriva in Africa dopo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: che a fine luglio ha visitato Egitto, Uganda, Etiopia e Repubblica Democratica del Congo per cercare sostegno al suo Paese sempre più isolato dalla comunità internazionale. E negare le responsabilità russe sul blocco delle esportazioni di grano che tanto impatto sta avendo su quei Paesi.
Viaggio avvenuto in contemporanea con quello del presidente francese Emmanuel Macron in Camerun, Benin e Guinea- Bissau: ufficialmente svolto per affrontare la questione del terrorismo in Sahel. Ma chiaramente anch' egli è impegnato ad arginare le pressioni dei russi. Mosca, si sa, ha infatti già da tempo rilanciato la sua penetrazione nel Continente.
Approfittando con Pechino del vuoto lasciato dagli americani negli anni di Trump, ha infatti qui sottoscritto nuovi accordi militari con i governi locali. Dispiegando pure i mercenari del famigerato gruppo Wagner, che oggi, pagati in diamanti e oro dalle autocrazie locali, la aiutano a comprare dalla Cina quei dollari americani necessari a pagare i debiti internazionali, finanziare la guerra e salvarsi dal default verso cui spingono le sanzioni. […]
Non è certo un caso che Blinken abbia scelto di visitare proprio i tre Paesi dell'attuale tour. Per gli Stati Uniti, il Sudafrica è il partner commerciale più importante della regione: ospita già almeno 600 aziende americane, è considerato la porta d'accesso agli altri mercati africani e ha molta influenza sulle decisioni politiche dell'Unione Africana.
Il Congo è invece il Paese più grande dell'Africa subsahariana, ha immense risorse (a partire dal pregiatissimo cobalto) e notevole potenziale idroelettrico: ma è instabile, tutt' ora dominato da almeno 100 diverse milizie ed estremamente povero. Aiutarlo a trovare la pace è dunque la missione che si è data Washington nella speranza, è ovvio, pure di sfruttarne meglio il potenziale economico. Di pace e diritti umani si parlerà infine in Ruanda, che dopo il genocidio del 1994 è riuscito a rilanciarsi. […]
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