sanders ocasio cortez

STATI UNITI A PUGNO CHIUSO – CONTRO TRUMP, I DEMOCRATICI RISCOPRONO IL SOCIALISMO: MILITANTI IN DELIRIO IN KANSAS PER LA 28ENNE OCASIO-CORTEZ (ALLE PRIMARIE NEL BRONX HA BATTUTO IL DEPUTATO IN CARICA) SUL PALCO INSIEME A BERNIE SANDERS (76). POSSIBILE TICKET PRESIDENZIALE PER IL 2020? – NEI SONDAGGI VOLANO, E I BIG DEL PARTITO TEMONO DI ESSERE TRAVOLTI DALL’ONDATA ROSSA - VIDEO

 

Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"

 

 

alexandria ocasio cortez bernie sanders 2

Circa 4 mila persone sono accorse per ascoltarli, giovedì 19 luglio, a Whicita, nel Kansas. Sul palco la nuova coppia della politica americana: il senatore Bernie Sanders, 76 anni, e l' emergente Alexandria Ocasio-Cortez, 28.

 

Hanno promosso insieme le candidature di James Thompson e di Brent Welder, nelle primarie democratiche per due seggi nella Camera dei rappresentanti.

 

È stata come una prova di maturità, nella terra del Segretario di Stato Mike Pompeo, nel distretto dove nel 2016 Trump ha vinto con 20 punti di vantaggio.

 

alexandria ocasio cortez

I biglietti (gratuiti) per entrare nell' auditorium sono andati via in poche ore. In platea si è composto il blocco politico-sociale, trasversale alle generazioni che sfida con concrete possibilità di vittoria l' establishment del partito democratico.

 

Allo spontaneismo, al volontariato dei ragazzi e delle ragazze che fece volare «Bernie» nel 2016, si aggiungono l' organizzazione, la competenza militante di una serie di associazioni, come «Justice Democrats», «The working families party», «the progressive change campaign» e «Our revolution».

alexandria ocasio cortez bernie sanders 3

 

Il New York Times ha fatto i conti: su 305 nomi in lizza per le elezioni di mid-term, il prossimo 6 novembre, solo 53 sono appoggiati da questa costellazione che si richiama, tra l' altro a «idee socialiste».

 

Ma nonostante i numeri di partenza è proprio la sinistra radicale e «socialisteggiante» che continua ad avanzare nei sondaggi in vista della prima verifica nelle primarie.

 

Alexandria Ocasio-Cortez è l' esempio più clamoroso, avendo battuto l' esperto deputato in carica Joe Cowley nel distretto del Bronx. I segnali di crescita si moltiplicano.

alexandria ocasio cortez con cinthya nixon

 

Gli ultimi: Abdul El Sayed, 33 anni, in lizza per diventare governatore del Michigan, sarebbe il primo musulmano a raggiungere quella carica negli Stati Uniti. In Maryland corre per la stessa poltrona Ben Jealous, 45 anni, ex presidente della Naap, la «National Association for the advancement of colored people», una delle più importanti associazioni per la promozione sociale degli afroamericani. E tanti altri ancora.

 

alexandria ocasio cortez

Il programma parte dall' impianto di «Bernie 2016», con proposte più nette su scuola e salute gratis, pari opportunità tra uomini e donne sul posto del lavoro, «difesa feroce» dei diritti civili delle minoranze, degli omosessuali, lotta al «razzismo istituzionale» e alle disuguaglianze avallate anche dai moderati democratici considerati troppo vicini al mondo della finanza e delle grandi corporation.

 

A Washington, l' atteggiamento dei leader ortodossi oscilla tra attendismo e presagi, per l' appunto sinistri. Nancy Pelosi, capo della minoranza democratica alla Camera, è convinta che le urne premieranno i candidati non più moderati, ma «ragionevoli»: una risposta «ai due anni distruttivi di Donald Trump».

alexandria ocasio cortez bernie sanders 1

 

Analisi basata su riscontri oggettivi. In California, il «ragionevole» Gavin Newsom, 50 anni, ha dato più di 20 punti di distacco al movimentista Antonio Villaraigosa nella corsa per succedere al mitico governatore Jerry Brown.

 

E nel New Jersey, altre due figure equilibrate, l' ex pilota della Marina Mikie Sherrill e Jeff Van Drew possono strappare due seggi cruciali ai repubblicani.

 

alexandria ocasio cortez

Ma non tutti sono convinti che finirà così facilmente. Il duo Sanders-Ocasio, sembra quasi un ticket presidenziale per il 2020. Uno dei tanti possibili, sia chiaro. Per loro è importante, ma non fondamentale, battere l' ala più moderata a novembre.

 

Da lì partirà l' altra campagna, quella decisiva per la Casa Bianca. Stavolta i radical-socialisti non si presenteranno da outsider. Il movimento si sarà cristallizzato in strutture, organizzazioni e quindi in delegati.

 

Potrà diventare un polo di attrazione per leader della comunità nera, come Jesse Jackson, per i ragazzi «no gun» di Parkland o per le donne di «MeToo». Poi bisognerà vedere che cosa faranno i sindacati, le comunità dei latinos.

 

L' ultima volta i loro capi erano vincolati alla rete di Hillary Clinton. Dall' autunno del 2018, invece, comincia una gara aperta per il consenso.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…