osama bin laden documenti abbottabad

I SEGRETI DI OSAMA - A POCHI GIORNI DALL'ACCUSA DI AVER INSCENATO TUTTO, L'INTELLIGENCE AMERICANA DIFFONDE (POCHI) DOCUMENTI SEQUESTRATI NEL RIFUGIO DI BIN LADEN: DALLA LETTERA D'AMORE A UNA DELLE 4 MOGLI, AL MODULO DI RECLUTAMENTO PER ASPIRANTI TERRORISTI: "VUOI FARE ATTENTATI SUICIDI? HAI FAMILIARI NELLA JIHAD?" (VIDEO)

1. VIDEO - LETTERA MANOSCRITTA DI OSAMA BIN LADEN

 

 

2. OSAMA, DIFFUSI SCRITTI: OSSESSIONE USA E PAROLE D’AMORE PER UNA MOGLIE

Guido Olimpio per www.corriere.it

 

ABBOTTABAD RIFUGIO DI OSAMA BIN LADENABBOTTABAD RIFUGIO DI OSAMA BIN LADEN

Le attenzioni di un padre premuroso, l’ossessione per gli attacchi contro l’America, i timori per la sicurezza, gli ordini ai seguaci. C’è questo e altro in centinaia di documenti sequestrati durante il raid ad Abbottabad, in Pakistan, e diffusi ora dall’intelligence Usa. Lettere, messaggi, carte scritte o inviate a Osama Bin Laden. Un piccolo fascio di luce sulla vita del leader di al Qaeda durante la sua latitanza. Molti altri file restano infatti coperti dal segreto.

 

GLI ATTACCHI

IL QUESTIONARIO DI OSAMA BIN LADEN PER RECLUTARE TERRORISTIIL QUESTIONARIO DI OSAMA BIN LADEN PER RECLUTARE TERRORISTI

Bin Laden vuole che la sua fazione continui con gli attentati anti-Usa. L’ordine ai gruppi attivi in Nord Africa è quello di lasciar perdere la costruzione di uno stato islamico: meglio colpire le ambasciate americane in Africa. E consigli simili sono dati ai mujaheddin nello Yemen, sollecitati ad evitare di colpire obiettivi locali per concentrarsi invece sugli americani. Osama, nel dicembre del 2010, auspica che il decimo anniversario dell’attacco dell’11 settembre sia ricordato in modo adeguato , magari con una nuova azione: «Siete consapevoli dell’importanza di onorare quella vittoria».

 

LE OPERAZIONI

Il leader impartisce ordini su come reclutare, sulla necessità di essere pazienti, su come amministrare le risorse del gruppo. Osama appare quasi come un manager del personale. Consiglia di scegliere nuclei di reclute, di radunarle in case sicure in Pakistan in vista di un’attacco in Occidente: «Se qualcuno durante questo periodo appare svogliato o non ha finito il compito assegnato va rimosso». Sottolinea di procedere con cautela, senza fretta, per evitare errori. E aggiunge: «Non è necessario che sappia tutti i dettagli di un’operazione esterna».

la situation room guarda il raid contro osamala situation room guarda il raid contro osama

 

I documenti rivelano le difficoltà causate dai droni: «Le incursioni hanno eliminato molti quadri, sono incursioni che ci preoccupano e ci logorano». Nella corrispondenza con i collaboratori emergono anche i guai economici e la necessità di versare denaro a diverse gruppi locali per garantirsi l’appoggio. I complici del leader lo avvertono, infatti, che i fondi sono scarsi. Bin Laden non è facile da raggiungere, il sistema dei corrieri è complesso e richiede molto tempo. Lui stesso si lamenta di aver registrato un video ma sono passati due mesi e non è stato ancora trasmesso dalle televisioni. Un altro documento rivela i timori per la sicurezza e la necessità di studiare tattiche per sottrarsi alla sorveglianza.

 

LA FAMIGLIA

OSAMA BIN LADENOSAMA BIN LADEN

Osama scrive lettere affettuose ad una delle 4 mogli, si preoccupa della grande famiglia. In una sorta di testamento prega la consorte di evitare che i figli si imbattano in «cattive compagnie» e le chiede di trovare per le figlie un buon marito, magari un mujaheddin oppure una «brava persona». È un padre premuroso, che si informa del matrimonio del figlio Khaled, si lamenta della lontananza dai parte dei suoi, sparpagliati in diversi paesi e costretti alla separazione dalla latitanza. Bin Laden sembra avere ambizioni per il figlio Hamza, rifugiato in Iran e finito in stato di libertà vigilata. Il ragazzo, allora ventenne gli scrive per esprimere la sua malinconia - aveva 13 anni l’ultima volta che lo ha visto - ma intanto cura la sua preparazione militare.

osama-bin-laden-homeosama-bin-laden-homeCOVO OSAMA COVO OSAMA osama-bin-laden-home-osama-bin-laden-home-FESTA PER LA MORTE DI OSAMAFESTA PER LA MORTE DI OSAMAREAL HOUSEWIVES OF OSAMA REAL HOUSEWIVES OF OSAMA

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…