beppe grillo e alessandro di battista

TRA I DUE LITIGANTI RICICCIA DIBBA - MENTRE GRILLO E CONTE SI SFANCULANO, DI BATTISTA TORNA A FICCARE IL NASO NEL M5S: "ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE È DRAGHIANO. SERVE UNA VOTAZIONE SULLA PERMANENZA O MENO DEL MOVIMENTO NEL GOVERNO DELL'ASSEMBRAMENTO" - MA TRA "BEPPE MAO" E GIUSEPPI DA CHE PARTE STA? "MI SIEDERÒ AL TAVOLO CON CHI MI GARANTIRÀ VOTI IN MENO A QUESTO ESECUTIVO"

Da www.liberoquotidiano.it

 

GRILLO DI BATTISTA

Mentre si consuma la rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte e il Movimento 5 stelle è sull'orlo di una crisi di nervi, Alessandro Di Battista esorta il M5s a uscire dal governo Draghi "iper-liberista" e "uno dei peggiori governi europei".

 

Questo, per lui, è il nodo cruciale. "Il Movimento oggi, per volere del garante Grillo, si appresta, a quanto pare, a votare un Comitato direttivo. Credo che a fronte di questi quattro mesi tragici nei quali chi ha vinto le elezioni del 2018 è risultato politicamente inconsistente, sarebbe doverosa una votazione sulla permanenza o meno del M5s nel governo dell'assembramento".

 

ALESSANDRO DI BATTISTA BEPPE GRILLO

Perché, affonda Dibba: "Errare humanum est, perseverare è draghiano", scrive l'ex deputato pentastellato. Insomma, Dibba torna ad occuparsi di M5s, in quello che sembra un tentativo di ritorno con scalata al partito. Una scalata il cui obiettivo è affrancarsi dal governo. Insomma, nel mirino c'è Mario Draghi.

 

Ed è proprio Dibba, l'ex grillino della prima ora, che adesso viene cercato al telefono e subissato di messaggi da molti pentastellati. Forse vedono in lui il "salvatore" del Movimento. Lui rientrerebbe nel Movimento, magari candidandosi nel comitato direttivo evocato da Grillo?

 

BEPPE GRILLO E ALESSANDRO DI BATTISTA

Al Fatto quotidiano il Che Guevara dei 5 stelle ha ribadito: "Finché il M5S starà nel governo Draghi io non voglio avere nulla a che fare con il M5S, sono lineare". E nello scontro tra  Grillo e  Conte, resta neutrale: "Io mi siederò al tavolo con chi mi garantirà voti in meno a questo esecutivo".

 

grillo di battista

Intanto il direttivo della Camera, pressato dai deputati disorientati, convoca per le 19 di oggi un'assemblea. "Cercasi mediatori di comprovata esperienza, no perditempo", dice l'ex ministro Vincenzo Spadafora. Invece in Senato, siedono i contiani come Stefano Patuanelli, Paola Taverna, l'ex capogruppo Gianluca Perilli e Alessandra Maiorino.

 

DI BATTISTA CONTE 1

"Avranno il coraggio di staccarsi?" si chiede un deputato grillino. Sembra che in questo caos ci sia una sola certezza: il Garante affiderebbe volentieri a Luigi Di Maio il ruolo di primus inter pares nel comitato direttivo, quindi ripartirebbe da lui. Anche il suo telefono, oltre quello di Di Battista, è esploso.

ALESSANDRO DI BATTISTA DICE ADDIO AL M5S DALLA CUCINAALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTADAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA DAVIDE CASALEGGIOALESSANDRO DI BATTISTA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...