''HO I DOCUMENTI SUI SOLDI DI BERLUSCONI A RUBY'' - I PM INTERROGANO LA COMPAGNA DI EGIDIO VERZINI, L'EX AVVOCATO DELLA MAROCCHINA CHE PRIMA DI SUICIDARSI IN SVIZZERA PARLO' DI ''5 MILIONI TRANSITATI PER ANTIGUA E DUBAI'', DI CUI SOSTENEVA DI AVERE PROVA - GHEDINI NON CHIEDERA' I DANNI AGLI EREDI: ''SIAMO DI FRONTE A UNA TRAGEDIA UMANA''

Emilio Randacio per “la Stampa

 

Egidio Verzini

Più di due ore di interrogatorio per sciogliere un mistero.

Tanto è durato, ieri pomeriggio, il faccia a faccia con la procura di Milano dell' ultima compagna dell' avvocato veronese Egidio Verzini, il legale che nel 2011 per un mese difese Ruby El Marough, morto lo scorso 5 dicembre nella clinica di Zurigo "Dignitas", per una iniezione letale, dopo che gli era stato diagnosticato un male incurabile. Il quesito cui gli inquirenti vogliono dare una risposta è apparentemente semplice: perché Verzini 24 ore prima di morire ha consegnato un memoriale all' agenzia Ansa in cui aggiungeva dettagli inediti sul processo in cui Ruby, la giovane marocchina protagonista dello scandalo del "bunga bunga", è imputata con Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari?

 

RUBY BERLUSCONI

Intorno a questo interrogativo, il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio, cercano soprattutto di trovare riscontri in una vicenda su cui si indaga da anni. Il 4 dicembre, prima di imbarcarsi su un volo per la Svizzera, Verzini ha infatti raccontato dettagli inediti sul silenzio che Berlusconi avrebbe comprato da Ruby: circostanza emersa in diverse intercettazioni, persino in un appunto trovato in casa della giovane marocchina ma di cui non si è mai trovato un riscontro definitivo. Secondo il legale ormai defunto invece, si sarebbe trattato di cinque milioni versati in Messico nel 2011 all' allora compagno di Ruby, Luca Risso.

berlusconi ruby

 

«Ho documenti che attestano quanto sostengo», giurava l' ex avvocato di Ruby, a poche ore dal suo ingresso alla Dignitas.

La rinuncia al segreto Il legale aveva chiarito di aver deciso «di rinunciare all' obbligo del segreto professionale» sul caso per un «dovere etico e morale», sostenendo anche che la «operazione Ruby» relativa al pagamento sarebbe stata «interamente diretta dall' avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini» con la collaborazione di Risso (messo al fianco di Ruby per controllarla).

 

Di quei riscontri è stato chiesto conto ieri alla compagna di Verzini. La donna ha fornito dettagli che andranno approfonditi. Altri interrogatori dovrebbero essere effettuati nelle prossime ore.

RUBY

La caccia alla fonte Le eventuali conferme potrebbero arrivare già lunedì, alla ripresa del dibattimento, quando la procura dovrebbe mettere a disposizione dei difensori gli atti di questa integrazione di indagine. Fino ad ora i pm erano convinti di avere documentato il passaggio di denaro attraverso testimonianze e intercettazioni. Mancava però una "fonte" che testimoniasse l' origine di quel fiume di denaro che secondo Verzini sarebbe partito da una banca di Antigua, paese caraibico in cui il Cavaliere ha una lussuosa tenuta. Ma da Antigua e da Dubai, dove Ruby si sarebbe fatta versare il denaro, è praticamente impossibile avere un' assistenza giudiziaria.

 

RUBY IN MESSICO CON LUCA RISSO

«Dal dicembre scorso, quando è stata resa pubblica la nuova versione dell' avvocato Verzini, ho annunciato che avrei intrapreso le vie legali per difendermi», spiega l' onorevole Ghedini alla notizia delle nuove indagini della procura. «Da allora ho chiesto formalmente alla Bank of Antigua di produrre qualsiasi documento che attesti versamenti verso Ruby, il suo ex fidanzato o altri protagonisti della vicenda. Ho ricevuto risposta che da nessun conto sono partiti versamenti di quel genere. Tutto il materiale raccolto sarà ora depositato al processo».

 

Ghedini allegherà anche i tabulati telefonici del suo portatile, per dimostrare di non aver mai avuto contatti con il suo collega veronese e di non averlo mai conosciuto. Sulla possibilità di perseguire Verzini e ora i suoi eredi, Ghedini garantisce di aver appreso la notizia della morte dell' ex difensore di Ruby da pochi giorni e di aver desistito «per rispetto e perché siamo di fronte a una tragedia umana».

ghediniRUBY E IL GIAGUARO

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