alfonso bonafede

QUASI QUASI SILURANO IL MINISTRO - I RENZIANI TENTATI DAL VOTARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA A BONAFEDE DEPOSITATA IN SENATO DA EMMA BONINO CON LE FIRME DI FORZA ITALIA E RICHETTI - I NUMERI CONTRO “FOFO’ DJ” SONO SCHIACCIANTI: SENZA “ITALIA VIVA”, PD, M5S, LEU E SENATORI DEL MISTO SOMMANO 151 VOTI. IL FRONTE DELLE OPPOSIZIONI SALIREBBE A 159 - E SE CADE IL GUARDASIGILLI, IL GOVERNO CHE FINE FA?

alfonso bonafede

Carlo Bertini e Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Come votiamo sulla mozione di sfiducia a Bonafede? Vediamo intanto se Conte ci telefona, se pensa che mercoledì sarà un giorno qualunque non andrà lontano...».

Il braccio destro di Matteo Renzi, il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, avverte il premier che dopodomani si giocano le sorti del suo governo, perché Italia Viva è tentata (o almeno lo vuole far credere) di votare una mozione di sfiducia «garantista» piazzata come una bomba ad orologeria in Senato da Emma Bonino.

 

ettore rosato

Con le firme dei suoi compagni di partito di +Europa e quelle ancora più significative di Forza Italia e di Matteo Richetti, già sodale di Renzi e oggi in Azione con Carlo Calenda. E con argomenti che fanno da richiamo per i renziani. «Nella mozione intitolata Enzo Tortora si parla di giusto processo e della manipolazione dell' imparzialità della giustizia e naturalmente di prescrizione», spiega Benedetto Della Vedova, appellandosi ai garantisti di Italia Viva e del Pd che non possono votare la mozione di Salvini.

 

consultazioni emma bonino

«La mozione Enzo Tortora (conduttore tv ingiustamente condannato e poi scagionato, ndr) sembra scritta su misura per noi - commenta Renzi con i suoi - e la maggioranza dei senatori la vuole votare. Mercoledì riunisco il gruppo dopo che parla Bonafede e decidiamo». A via Arenula sono in grande ambascia, il Guardasigilli rischia, anche perché i numeri contro di lui sono schiaccianti. Senza i renziani, la maggioranza di Pd, M5s, Leu e senatori del Misto somma 151 voti. Con quelli di Italia Viva, di Bonino, Martelli e Richetti, insieme a Lega, Fdi e Forza Italia, il fronte delle opposizioni salirebbe a 159 voti.

CARLO CALENDA OSPITE DI DIMARTEDI

A fare da ago della bilancia potrebbero finire per essere i 6 senatori a vita.

 

Oggi summit Boschi - Conte Quindi il premier deve correre ai ripari. Oggi la capogruppo alla Camera Maria Elena Boschi vedrà il capo di gabinetto di Conte, Alessandro Goracci, per chiudere l' accordo già imbastito sull' agenda che i renziani vogliono imporre al governo, da loro considerato troppo a trazione grillina.

 

«Noi - chiarisce Rosato - abbiamo 17 senatori e il Pd 34, siamo uno a due, ma nel governo la proporzione è di uno a nove. Non vogliamo poltrone, ma pretendiamo discontinuità, basta politiche giustizialiste. Secondo punto: lo sblocca cantieri. Terzo: le politiche sulla famiglia, sì al Family act. Conte deve regolarsi bene, altrimenti farà da solo».

giuseppe conte alfonso bonafede

 

IL MINISTRO: "CADE IL GOVERNO"

«Se Renzi dovesse votare la mozione è ovvio che sarebbe automaticamente la fine del governo». Da giorni il Guardasigilli Bonafede è molto preoccupato. I colleghi ministri lo hanno notato durante i vertici, osservandolo distratto, come se la testa lo portasse altrove. E lo confermano gli amici nel M5S che pur amichevolmente non possono non rimarcare gli errori a loro avviso fatti sul fronte della scarcerazione dei mafiosi, causa Covid.

Bonafede non si è mai illuso del fatto che Renzi volesse deporre le armi, anche negli ultimi giorni nei quali Conte ha fatto diverse concessioni nella direzione dell' ex rottamatore, nel tentativo di placarlo.

RENZI CONTE

 

Per il leader di Italia Viva è una «questione politica» che riprende il filo interrotto prima del contagio, a febbraio, quando lo scontro sulla prescrizione aveva portato il governo sull' orlo del baratro. Appena letta la mozione Bonino, il ministro della Giustizia ha capito: «E' stata scritta apposta per essere votata da Renzi». Una «trappola perfetta», così la definiscono nel M5S.

 

Cucita addosso allo spirito anti-giustizialista di cui si fa vanto l' ex premier, il quale agli occhi dei grillini, ma anche di Palazzo Chigi, sta usando la questione Bonafede «per alzare la posta». Ci sono ancora nomine importanti da fare, possibili ritocchi al governo, sui cui equilibri Iv vuole far valere i numeri della rappresentanza in Senato. Renzi porterà al capo del governo, tramite Boschi, le sue richieste. Una su tutte: terapia choc sui cantieri per la ripartenza. Una posizione che troverebbe Conte già ben disposto, pronto ragionarci su in vista del decreto Semplificazioni, che il premier vuole chiudere in fretta.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...