SPRECOPOLI ALLA PIEMONTESE – DIECI A GIUDIZIO PER I RIMBORSI ALLEGRI, E C’È ANCHE IL VICE DI CHIAMPARINO – L’ASSESSORE ALLE PARI OPPORTUNITÀ SI COMPRÒ UN NAVIGATORE (AVEVA PAURA DI PERDERSI?)

Marco Imarisio per “il Corriere della Sera

LUCA REMMERT E SERGIO CHIAMPARINOLUCA REMMERT E SERGIO CHIAMPARINO

 

Anche il pacchetto di sigarette da cinque euro ha la sua importanza. Quando si afferma un principio, conta come l’acquisto dei campanacci per le mucche, le celeberrime mutande verdi, i 15 pranzi al giorno e gli altri ammennicoli che infiniti lussi addussero al centrodestra piemontese. «Le spese che si risolvono nel mero acquisto di beni quali abbigliamento, generi alimentari, articoli di arredamento, non possono in alcun modo rientrare nelle spese riconducibili allo svolgimento di un’attività svolta dal consigliere». 


Come si evince dal testo sopra riportato, l’asticella fissata dal giudice per le indagini preliminari che ieri ha disposto l’imputazione coatta per quattro reduci della giunta di Roberto Cota e soprattutto per sei esponenti del centrosinistra, è piuttosto alta. I pubblici ministeri torinesi autori dell’inchiesta che nell’autunno scorso diede il colpo di grazia al governo regionale a trazione leghista avevano disposto una serie di archiviazioni basate sulla scarsa entità delle spese voluttuarie messe in conto al contribuente. La loro richiesta ha sbattuto contro un gip poco propenso alla flessibilità. 

Sergio Chiamparino Sergio Chiamparino


A fare le spese di questo ritorno al passato è stata la neonata giunta regionale guidata da Sergio Chiamparino, che all’improvviso si è ritrovata con l’assessore alle Pari Opportunità Monica Cerutti (Sel), quella delle sigarette messe a rimborso, due pacchetti a essere precisi, ma soprattutto con l’uomo forte Aldo Reschigna, vicepresidente e assessore al Bilancio, avviati verso un processo. Aggiungere la presenza in lista di Davide Gariglio, segretario regionale del Pd e futuro candidato a sindaco quando Piero Fassino avrà trovato la destinazione che più gli aggrada, e appare chiaro come i democratici piemontesi abbiano vissuto giornate migliori. 

Monica 
Cerutti
Monica Cerutti


I rimborsi presentati dagli indagati di oggi non raggiungono i vertici letterari dei loro predecessori, ma sono pur sempre degni di menzione. Reschigna finisce nei guai per omesso controllo. In quanto ex capogruppo in regione del Pd avrebbe dovuto buttare un occhio alle spese dei colleghi. A suo carico anche «19 ricevute relative a pranzi o cene che, singolarmente considerati, superano in otto casi l’importo di cento euro». Le spese alimentari di Monica Cerutti sono di 9.875 euro, superate da quelle per i trasporti, 10.454 euro, cifra che comprende l’acquisto di un navigatore satellitare. Il totale ristoranti e bar di Gariglio è pari a 8.306 euro divisi per 60 occasioni conviviali tra le quali ne spicca una costata 850 euro. Segnalato anche l’acquisto di trenta bottiglie di Bellavista Cuvée per complessivi 690 euro. 

Aldo 
Reschigna
Aldo Reschigna


La performance della consigliera Pd Angela Motta, anch’essa destinata all’imputazione coatta, aumenta di intensità in vista del Natale. Se per quello del 2011 il peccato sembra venale, acquisto di spumante e champagne per 112,96 euro, l’anno seguente si passa a 3.237 euro destinati a cesti natalizi e regali. Sul suo tabellino risulta anche la stranezza di una «spesa di ristorazione per 1.326 euro» destinati a una «cena per 51 persone». 


Chiamparino svolta il primo momento difficile della sua presidenza con un attestato di fiducia nei suoi assessori. «Per ragioni morali e politiche ritengo giusto chiedergli di restare al loro posto a testa alta». Al presidente non sfugge l’evidente spaccatura all’interno del palazzo di giustizia torinese. «Se la magistratura ha dato due valutazioni opposte sarebbe bizzarro che io dessi la ragione al pm oppure al gip». 

ROBERTO COTA ROBERTO COTA


Tutto qui. In altri tempi sarebbe stato peggio. Giusto un anno fa, sulla base di un’inchiesta della procura di Torino il segretario nazionale del Pd e futuro presidente del Consiglio Matteo Renzi citava proprio questioni morali e politiche per chiedere le dimissioni del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Che non era neppure indagata. Come cambiano in fretta le cose . 
 

 

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....