senatori a vita giorgia meloni mario monti renzo piano liliana segre carlo rubbia elena cattaneo

I SENATORI A VITA NEL MIRINO DELLA MELONI – CON IL PREMIERATO LA DUCETTA VUOLE “SOPPRIMERE” I “SAGGI DELLA REPUBBLICA”, CHE ORA SONO 5 (RUBBIA, CATTANEO, MONTI, PIANO E SEGRE) – SONO CONSIDERATI DALLA DESTRA IL SALVAVITA DEI GOVERNI DI SINISTRA, TROPPO DETERMINANTI ORA CHE I PARLAMENTARI SONO STATI TAGLIATI – IL MELONIANO ALBERTO BALBONI: “ESISTONO SOLO QUI E IN RUSSIA” – MARIO MONTI: “NON MI FACCIA PARLARE, È UN TEMA DELICATO”

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “Il Foglio”

 

giorgia meloni premierato

 “Non mi faccia parlare, non mi sembra corretto: è un tema delicato”. Mario Monti è in aeroporto nel giorno in cui il Senato si esercita su un dibattito che riguarda la sua esclusiva categoria: cinque esemplari viventi in tutta Italia. Un club esclusivo che per il futuro il premierato di Giorgia Meloni vuole sopprimere: sono i senatori a vita. Considerati dalla destra, il salvavita dei governi di sinistra, troppo determinanti ora che i parlamentari sono anche stati tagliati.

 

E, come dice Maurizio Gasparri di Forza Italia con un tondo ragionamento, mai provenienti dall’area di centrodestra (“ecco perché intanto firmerò per la nomina del generale Mori”). […]

 

GIORGIA MELONI MARIO MONTI

Sono i magnifici cinque. In ordine: Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano (scelti dal presidente Giorgio Napolitano) e Liliana Segre (voluta da Sergio Mattarella). Sono i saggi della Repubblica, più che le riserve.

 

“Macché esistono solo qui e in Russia”, dice con furia iconoclasta il patriota Alberto Balboni, relatore della riforma costituzionale sul premierato. Qua e là, passeggiando sullo scricchiolante parquet del salone Garibaldi, si percepisce qualche refolo di populismo: le élite dei senatori a vita assediate dal gentismo.

 

liliana segre

Con anche la solita capriola del M5s che con un salto carpiato – ma non è ormai una notizia – ha cambiato idea sull’argomento. Le tirate di Beppe Grillo contro Rita Levi Montalcini sono passate alla cronaca della volgarità, i post del Blog delle stelle, ormai invecchiati di 12 anni, riemergono con titoli tipo “i senatori a vita muoiono troppo tardi: sono praticamente eterni”. E a seguire le foto di Rita Levi Montalcini, Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti ed Emilio Colombo.

 

ALBERTO BALBONI - SENATORE DI FRATELLI D'ITALIA

[…]  Ora il partito di Conte sembra aver cambiato idea. Ed è pronto alla pugna parlamentare, emendamento su emendamento, per difendere la Costituzione. Ecco per esempio Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo M5s: “Il centrodestra non ha nessuna personalità culturale di riferimento che sia stata nominata senatore a vita? Si facciano delle domande. L’unico nome che ricorre nei loro convegni culturali è quello dell’estremista ultra-nazionalista Aleksandr Dugin, ideologo russo. Forse possono aprire a nazionalità straniere per avere qualcuno da cui si sentono rappresentati”. […]

 

ELENA CATTANEO

Il fatto è però che i senatori a vita non ci stanno a farsi attaccare addosso titoli o qualifiche di parte. Prendiamo Monti. Si astenne quando l’aula si espresse sulla fiducia al governo Meloni, ha sempre votato a seconda dei provvedimenti.

 

Di tanto in tanto ha cercato anche dei contatti privati e pubblici con la premier (come quella volta, nel gennaio 2023 che andò a PalazzoChigi per consigliarle di mettere il veto in Europa nella trattativa sugli aiuti di stato per essere più forte su immigrazione e Patto di stabilità: non venne ascoltato). Monti non si sente espressione del centrodestra anche perché quando venne nominato senatore a vita dal Quirinale, fu proprio (circostanza mai smentita) su spinta anche di Silvio Berlusconi.

 

Il quale da capo del Pdl appoggerà il gabinetto tecnico dell’economista in qualità di primo partito di maggioranza relativa. “E allora Renzo Piano? Si è visto in Aula solo due volte: una per votare la decadenza di Berlusconi e l’altra per farci una lezione sul rammendo dell’Italia”.

 

CARLO RUBBIA

Senatori contro senatori. Un cortocircuito tale da spingere Ignazio La Russa, presidente dell’assemblea di Palazzo Madama, a invitare tutti a togliere il pallottoliere: “Non mi pare il caso di andare a esaminare quando i senatori sono stati assenti e presenti perché potremmo trovare elementi di critica per chiunque”. Sono schermaglie destinate a continuare almeno fino al 18 giugno quando arriverà il voto finale sul premierato. Il primo sì, dopo le europee. Nonostante i desiderata diversi di Meloni. […]

mario montielena cattaneogiorgia meloni premierato

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...