gaetano caputi giuseppe del deo giorgia meloni

“I SERVIZI SEGRETI HANNO SPIATO PALAZZO CHIGI” – LO SCOOP DI “DOMANI”: “TRE AGENTI HANNO INDAGATO SU GAETANO CAPUTI”, POTENTISSIMO CAPO DI GABINETTO E UOMO CHIAVE DI MOLTI DOSSIER, TRA CUI LA CESSIONE DELLA RETE TIM A KKR – A RICHIESTA DI INFORMAZIONI DELLA PROCURA DI ROMA, CHE INDAGA DOPO UN ESPOSTO DELLO STESSO CAPUTI, L’AISI RISPONDE CHE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICEDIRETTORE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), AD ATTIVARE LA PROCEDURA PER CONFERMARE O SMENTIRE “RUMORS” SU “TARGET” CHE TENTAVANO DI ACCREDITARSI CON IL GOVERNO PER AFFARI DI UN CERTO LIVELLO –DOVE È FINITO IL MATERIALE RACCOLTO? È STATO DISTRUTTO O È ANCORA IN MANO AI SERVIZI? SE SÌ, PERCHÉ?

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone e Nello Trocchia per “Domani”

 

gaetano caputi

Tre agenti segreti italiani hanno indagato sul potente capo di gabinetto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E lo hanno fatto su richiesta dei loro superiori. [….]

 

Perché mai i servizi segreti italiani hanno sentito l’esigenza di fare accertamenti su Gaetano Caputi, braccio destro della presidente del Consiglio? Quale motivo così rilevante ha spinto gli 007 dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) a verificare alcuni «rumors» sul tecnico preferito della premier, cioè dell’autorità massima cui rispondono? E Meloni e il sottosegretario con delega all’intelligence, Alfredo Mantovano, erano al corrente di queste verifiche?

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Grazie a documenti giudiziari depositati dalla procura di Roma, in un fascicolo per rivelazione di segreto aperto su una denuncia di Caputi nei confronti di Domani per alcune inchieste sui suoi affari e i possibili conflitti di interesse, la vicenda che il nostro quotidiano è in grado di rivelare rende evidente come i servizi, sottoposti all’autorità delegata di Mantovano a Palazzo Chigi, abbiano spiato uno dei principali collaboratori della premier Meloni.

 

Partiamo dall’origine della vicenda: una lettera inviata dal procuratore capo di Roma, Giuseppe Lo Voi, all’ambasciatrice Elisabetta Belloni. La data è il 24 giugno 2024, Belloni è a capo del Dis (si è dimessa prima di Natale per i difficili rapporti con Mantovano) il dipartimento dell’intelligence italiana con funzione di coordinamento tra le due agenzie dei nostri servizi, Aisi e Aise.

 

INDAGINE DEI SERVIZI SU GAETANO CAPUTI - DOMANI

La procura sta indagando su possibili fughe di notizie in merito all’esposto di Caputi. E qualche tempo prima i pm hanno individuato alcuni agenti dell’Aisi che hanno digitato sui loro computer collegati ad archivi digitali il nome del capo di gabinetto di Meloni, in cerca di informazioni riservate.

 

Lo Voi scrive a Belloni: «Ove non sussistano ragioni ostative,(chiede, ndr) di voler comunicare le generalità complete delle persone che hanno effettuato gli accessi, unitamente alle ragioni che vi hanno dato causa o che, comunque, li hanno legittimati».

 

La risposta arriva alla segreteria della procura, un mese dopo, il 26 luglio. Un lasso ampio per raccogliere la documentazione.

 

[…]

 

I carabinieri, delegati dai pm, avevano in effetti scoperto tre interrogazioni su Caputi presso la banca dati Punto Fisco, con altrettanti profili intestati al Dis. Punto Fisco è una banca dati pubblica dell’Agenzia delle Entrate che contiene informazioni fiscali, reddituali e catastali di ogni cittadino italiano. Le interrogazioni sono avvenute tutte nel 2023; il 23 gennaio, il 4 e il 25 settembre.

 

GAETANO CAPUTI

A rispondere a Lo Voi […] non è però Belloni, ma il neo direttore dell’Aisi Bruno Valensise. Che solo tre mesi prima, ad aprile 2024, aveva preso il posto di Mario Parente,  […]. Come mai? Perché le tre utenze per accedere alle banche dati “Punto Fisco” sono registrate a nome del Dis, ma sono in uso all’Aisi.

 

Soprattutto, la risposta inviata ai magistrati romani, rivela il ruolo nell’indagine su Caputi dell’ex numero due dell’Aisi e attuale vice al Dis, Giuseppe Del Deo. Ex dell’esercito, è uomo di assoluta fiducia del ministro della Difesa Guido Crosetto e - al tempo - della stessa Meloni, che l’ha promosso vicedirettore dell’Aisi.

 

La relazione con le risposte fornite da Aisi alla procura di Roma contengono la versione ufficiale con cui l’Agenzia motiva gli approfondimenti su Caputi e del suo cerchio magico, quando al comando dell’agenzia c’era Parente e Del Deo era il suo braccio destro.

 

mario parente foto mezzelani gmt 037

[…] L’Aisi spiega su carta intestata che le verifiche in corso su Caputi sono state autorizzate per confermare o smentire «rumors» su figure definite «target» che tentavano di accreditarsi ai massimi livelli del governo per affari di un certo livello: si parla di un rigassificatore al Sud e di altri business.

 

In un altro caso la giustificazione […] è relativa a una presunta parentela della moglie di Caputi con una altro personaggio al tempo «target» dell’Aisi, target che secondo i nostri servizi si stava muovendo «per avvicinare esponenti apicali del governo».

 

GIUSEPPE DEL DEO

[…] Chi aveva ordinato all’agente, di cui non facciamo il nome, di indagare sulla famiglia di Caputi? Nel report che manda in procura il direttore Valensise scrive che «Giuseppe Del Deo ha confermato di aver attivato» il suo sottoposto «su input del direttore pro-tempore (Mario Parente, ndr), al fine di verificare lo stato di parentela tra le mogli del» uomo che cercava sponde a Palazzo Chigi «e del dottor Gaetano Caputi. Del Deo ha poi dichiarato «di non aver richiesto per tale accertamento specifico nessuna interrogazione sulle banche dati».

 

In un terzo caso, invece, gli 007 non possono neppure fornire quantomeno una spiegazione apparente ai magistrati romani, perché l’Aisi si affida alla formula criptica: «Le motivazioni rese dal dipendente trovano riferimenti in atti caratterizzati da elevata sensibilità». Adombrando una questione di sicurezza nazionale nell’indagine sull’alto dirigente che lavora fianco a fianco della presidente del Consiglio.

 

GAETANO CAPUTI

La situazione si fa seria. La riservatezza copre le ragioni alla base delle ricerche compiute su Caputi da uno dei tre agenti segreti, che hanno agito - lo scrive Valensise - su richiesta dei suoi superiori

 

Nel rapporto dell’Aisi inviato ai magistrati romani, tuttavia, non si fa cenno all’utilizzo di quel materiale raccolto su Caputi e non spiega l’Agenzia se le informazioni ottenute sono state distrutte o che fine abbiano fatto. È ancora nelle mani dei servizi? E se sì, perché? Di sicuro questo tipo di attività segreta non passa al vaglio di alcun giudice o magistrato. Si tratta di attività informale, il cui unico controllore è l’Aisi stessa.

 

[…]

 

Caputi è il capo di gabinetto della presidente del Consiglio fin dall’insediamento del governo. È un dirigente noto, che ha collezionato già incarichi negli organismi di vigilanza di varie società ed enti pubblici: dalla Sogin all’Ismea, fino al ministero della Difesa.

 

INDAGINE DEI SERVIZI SU GAETANO CAPUTI - DOMANI

Nel febbraio 2024 questi giornale ha scritto su di lui diversi articoli per raccontarne i potenziali conflitti di interesse. Solo per citare alcuni esempi: la società di famiglia, amministrata da un trust, si era aggiudicata a luglio 2023 la gara bandita dal Consiglio del notariato, organismo vigilato dal ministero della Giustizia e del quale Caputi risultava consulente; o anche gli affari di un’altra azienda, sempre riconducibile alla galassia del capo di gabinetto, che aveva ottenuto gare o affidamenti diretti con committenti pubblici tra 2015 e 2023, quando Caputi aveva assunto l’incarico a palazzo Chigi.

 

bruno valensise 4

Caputi, contattato al tempo da Domani, aveva preferito non commentare. Eppure senza mai smentire o rettificare, ha scelto la via giudiziaria per colpire Domani: con un esposto ha chiesto alla procura di Roma di individuare l’origine delle notizie pubblicate, perché secondo lui segrete.

 

[…]

E così la procura di Roma si è ri-messa al lavoro. […] Ma ha trovato però materiale ben più scottante: indagini riservate sul capo di gabinetto di Meloni, con i servizi segreti in primo piano, appunto. Ricerche dell’Aisi che attengono a fatti completamente differenti alle notizie pubblicate da Domani. Non è dato sapere se i magistrati abbiano aperto un nuovo fascicolo dedicato all’attività dei servizi su Caputi. Ma al di là di eventuali reati, di certo la scoperta dei pm desta preoccupazione.

ELISABETTA BELLONI - FOTO LAPRESSE

 

[….]

 

Del Deo in quei mesi era in grande ascesa: indicato come possibile nuovo direttore dell’Aisi con l’avvicinarsi della fine del mandato di Parente, poi scaduto il 19 aprile 2024. Promosso da Meloni su consiglio di Crosetto, la sua stella si è un po’ appannata a causa della gestione […]di una vicenda svelata da Domani.

 

GAETANO CAPUTI FA INDAGARE I GIORNALISTI DI DOMANI

Quella dei due misteriosi soggetti che stazionavano in modo anomalo davanti all’abitazione di Giorgia Meloni, nel novembre 2023, intenti a trafficare vicino l’auto dell’ex compagno Andrea Giambruno, parcheggiata in zona. I sospetti sono caduti erroneamente […] su due agenti della scorta della premier, che si è poi scoperto non essere presenti sul luogo in quella notte di misteri.

 

Successivamente le indagini della procura di Roma sono state dirottate su due ricettatori. Un’altra spy story i cui protagonisti sono sempre figure di assoluta fiducia di Meloni, che cerca continuamente nemici e complotti tra gli oppositori e l’opposizione. Quando forse basterebbe guardarsi in casa.

INDAGINE DEI SERVIZI SU GAETANO CAPUTI - DOMANI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?