I DUE SILURI DI GIORGIA MELONI – LA DUCETTA SI SCALDA NELLA REPLICA AL SENATO. PRIMA RISPONDE PER LE RIME A ILARIA CUCCHI, CHE AVEVA CHIESTO DI CONDANNARE LE MANGANELLATE AGLI STUDENTI DELLA SAPIENZA: “NON HO MAI LAVORATO PER IMPEDIRE A QUALCUN ALTRO DI DIRE CIÒ CHE VOLEVA DIRE. NON L'HO MAI FATTO. QUELLI ERANO MANIFESTANTI CHE CON UN PICCHETTO VOLEVANO IMPEDIRE AD ALTRI DI ESPRIMERE LE LORO IDEE” – POI ASFALTA L’EX PM SCARPINATO, CHE L’AVEVA ACCUSATA DI AVER CHIESTO LA CANCELLAZIONE DEL REATO DI TORTURA: "MI RICORDA I TEOREMI CON CUI LA MAGISTRATURA HA COSTRUITO PROCESSI FALLIMENTARI, A COMINCIARE DAL DEPISTAGGIO NEL PRIMO GIUDIZIO PER LA STRAGE DI VIA D'AMELIO" (E SI PRENDE GLI APPLAUSI DEL TERZO POLO)
Applausi convinti del terzo polo quando Meloni risponde a Scarpinato “non mi stupisce che lei metta insieme neofascisti e sostenitori del presidenzialismo, mi ricorda molto i teoremi con cui la magistratura ha costruito processi fallimentari” #Senato pic.twitter.com/QQGd1LILLL
— Francesco Maselli (@FrMaselli) October 26, 2022
Scarpinato attacca Meloni, contestato dall'aula
Estratto da www.liberoquotidiano.it
la replica di giorgia meloni al senato 2
"L’aula forse più silenziosa di sempre si sveglia solo quando parla Roberto Scarpinato, il neo-senatore M5s che da pm chiese 15 anni di reclusione per Giulio Andreotti (poi assolto e prescritto)", spiega il Corriere della Sera.
L'ex procuratore di Palermo infatti accusa Giorgia Meloni di aver chiesto la cancellazione del reato di tortura. Frase accolta dai "basta!" e da sonore contestazioni dai banchi della destra. "Meloni lo fissa a lungo, cambia più volte postura, poi si mette la mano sulla fronte per esprimere tutto il fastidio per un j’accuse arrivato a sorpresa", conclude il Corsera.
GOVERNO: CUCCHI A MELONI, CONSIDERI LE MIE PAROLE SUL CARCERE
ILARIA CUCCHI INTERVIENE IN SENATO
(ANSA) - "Non voterò la fiducia. Ma vi invito a tenere in considerazione le mie parole". Lo ha detto in Aula in Senato Ilaria Cucchi (Avs) rivolgendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la discussione sulla fiducia. "Mi chiamo Ilaria Cucchi - ha esordito - e voi tutti sapete chi sono.
Conoscete la mia storia. Mio fratello Stefano è stato ucciso a suon di botte morendo poi, dopo sei giorni, nelle mani dello stato passando attraverso la custodia indifferente e cinica di oltre 140 pubblici ufficiali. Una verità scomoda che mi ha fatto conoscere un lato oscuro dello Stato che mai avrei pensato potesse esistere".
la replica di giorgia meloni al senato 3
Cucchi ha quindi ricordato il suo impegno nel mondo del volontariato e poi ha incentrato buona parte del suo intervento sul tema delle carceri, "dove lo Stato è fin troppo spesso assente, ed uso un eufemismo. Sono luoghi di vita e di lavoro - ha proseguito - piegati dalla sofferenza per condizioni disumane in cui sono costretti a sopravvivere Agenti e detenuti abbandonati dallo Stato che preferisce di fatto mettere in guerra gli uni contro gli altri piuttosto che operare riforme serie per una giusta e doverosa riqualificazione dei ruoli e delle vite di tutti coloro che sono costretti a starci insieme. Sarebbe fin troppo semplice intervenire per lo Stato che, viceversa, pare preferire il concetto di carcere come discarica sociale piuttosto che di rieducazione ed offerta di nuove possibilità.
Così si innescano vere e proprie situazioni esplosive alle quali lo Stato risponde solo ed esclusivamente con l'unico mezzo che pare conoscere: la repressione. 71 suicidi dall'inizio dell'anno sono una tragedia, Presidente, segno di un modello penitenziario che è in crisi. E parlando di carcere non si può non partire dall'articolo 27 della Costituzione, scritto da chi aveva subito la prigionia durante il fascismo.
Quell'articolo non va cambiato. Quell'articolo va pienamente applicato. Il sistema penitenziario italiano non ha bisogno di più carceri ma di carceri migliori e di meno detenuti. Ben venga ogni riforma del codice penale che depenalizzi e riduca il carcere ad extrema ratio", ha infine detto Cucchi ha ha concluso invitando Meloni a "prendere in considerzione" le sue parole.
matteo salvini giorgia meloni antonio tajani
MELONI, IO MAI IN PIAZZA PER IMPEDIRE AD ALTRI DI PARLARE
(ANSA) - "Io vengo dalla militanza giovanile. In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire. Non l'ho mai fatto. Ma quello a cui" la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva, erano "manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee.
La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse ad un'altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al Senato.
VOTO DI FIDUCIA A GIORGIA MELONI - MEME BY EMILIANO CARLI giorgia meloni al senato ILARIA CUCCHI INTERVIENE IN SENATO