I VESCOVI RANDELLANO IL GOVERNO – DOPO L'ALLARME DEL CARDINALE ZUPPI SUL PREMIERATO (“NON SIA UNA SCELTA DI PARTE”), LA CEI BOCCIA L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA FIRMATA LEGA: “RISCHIA DI MINARE LE BASI DI QUEL VINCOLO DI SOLIDARIETÀ TRA LE DIVERSE REGIONI, CHE È PRESIDIO AL PRINCIPIO DI UNITÀ DELLA REPUBBLICA” – UNA PRESA DI POSIZIONE CONDIVISA DA TUTTE E 226 LE DIOCESI ITALIANE – LA REAZIONE DI CALDEROLI: “NON MI ASPETTAVO QUESTO PREGIUDIZIO POLITICO”
Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per “la Repubblica”
matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna
Il cardinale Matteo Zuppi aveva avvertito, tempo fa, che i vescovi del Sud erano «sul piede di guerra». Ora è la Conferenza episcopale tutta, da Sud a Nord, a bocciare l'autonomia differenziata, bollandola come una riforma che «rischia di minare le basi di quel vincolo di solidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica».
La Cei questa volta non si è espressa per bocca del proprio presidente — Zuppi, per dire, l'altroieri in conferenza stampa ha tirato una bordata alla riforma del premierato voluta da Giorgia Meloni — ma con una nota approvata dal consiglio episcopale permanente, ossia il «parlamentino» dei vescovi italiani. Scelta tesa a sottolineare tanto il carattere formale della presa di posizione quanto il fatto che essa sia condivisa da tutte le 226 diocesi italiane.
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matteo salvini roberto calderoli
«Il paese non crescerà se non insieme», afferma. I vescovi si fanno portavoce delle aree svantaggiate del paese perché «ci preoccupa — spiegano — qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie».
L'episcopato punta in particolare l'attenzione su un comparto, quello della sanità, che la Chiesa conosce bene: il rischio di una sperequazione, scrivono, «non può essere sottovalutato, in particolare alla luce delle disuguaglianze già esistenti, specialmente nel campo della tutela della salute, cui è dedicata larga parte delle risorse spettanti alle Regioni e che suscita apprensione in quanto inadeguato alle attese dei cittadini sia per i tempi sia per le modalità di erogazione dei servizi».
Il ministro Calderoli aveva reagito con sorpresa già ieri, quando la Cei aveva preannunciato la pubblicazione di una nota che si annunciava critica: «Da tutti ci si poteva aspettare un pregiudizio politico», ha detto il ministro leghista, «e spiace che l'abbia assunto la Cei, peraltro a pochi giorni dal voto». […]
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matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna 3matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna