PUTTANOCRAZIA – ‘’I VIZI NON SONO CRIMINI’’: IL FILOSOFO-GIURISTA LYSANDER SPOONER IN SOCCORSO DEL BANANA

Tratto dal libro di Lysander Spooner "I vizi non sono crimini", Liberilibri, 1978 (prefazione di Angelo M.Petroni)


I vizi sono quelle azioni con le quali un uomo danneggia se stesso.
I crimini sono quelle azioni con le quali un uomo danneggia già la persona o gli averi di un altro.
I vizi sono semplicemente gli errori che un uomo commette nella ricerca della propria felicità. A differenza dei crimini, essi non implicano malvagità nei confronti degli altri né alcuna interferenza con la loro persona o i loro averi.
Nei vizi la vera essenza del crimine - vale a dire l'intenzione di arrecare danno alla persona o gli averi di un altro - viene a mancare.

E' un principio del diritto che non ci possa essere un crimine senza l'intenzione delittuosa; senza, cioè, l'intenzione di violare la persona o gli averi di un altro. Ma nessuno pratica un vizio unicamente per la propria felicità, e non per malvagità verso gli altri.

Se le leggi non fanno una chiara distinzione tra vizi e crimini e non la riconoscono, non può esistere al mondo qualcosa come il diritto individuale, la libertà o la proprietà, né cose come il diritto di un uomo al controllo della sua persona e dei suoi averi, e i corrispondenti e uguali diritti di un altro uomo al controllo della propria persona e dei propri averi.
Affermare che un vizio è un crimine e punirlo come tale è, da parte di un governo, un tentativo di falsare la stessa natura delle cose. E' tanto assurdo quanto lo sarebbe affermare che la verità è la falsità, o che la falsità è la verità.

Ogni azione volontaria nella vita di un uomo, è virtuosa o viziosa. Vale a dire che è in accordo o in conflitto con quelle leggi naturali della materia e dello spirito da cui dipendono la sua salute e il suo benessere fisico, mentale ed emozionale.
In altre parole, ogni azione della sua vita tende, in generale, alla sua felicità o alla sua infelicità. Nessuna singola azione, in tutta la sua esistenza, è irrilevante.

(...)
E' ora ovvio, per le ragioni già esposte, che un governo sarebbe del tutto inattuabile se dovesse occuparsi dei vizi e punirli come crimini. Ogni essere umano ha i suoi vizi. Quasi tutti ne hanno molti. E di tutti i tipi: fisiologici, mentali, emozionali, religiosi, sociali, commerciali , industriali, economici, etc.

Se il governo deve occuparsi di uno di questi vizi e punirlo come crimine, allora, per essere coerente, dive occuparsi di tutti e punirli tutti in modo imparziale.
La conseguenza sarebbe che ognuno andrebbe in prigione per i propri vizi. Non resterebbe nessuno fuori per chiudere le porte dietro coloro che sono dentro. In realtà non si riuscirebbe a trovare abbastanza tribunali per giudicare i trasgressori, né a costruire abbastanza prigioni per contenerli.

Tutto il lavoro degli uomini per acquisire la conoscenza, o anche per acquisire mezzi di sostentamento, verrebbe fermato, poiché noi tutti saremmo sotto continuo processo di reclusione a causa dei nostri vizi. Ma anche se fosse possibile mettere in prigione tutti i viziosi, la nostra conoscenza della natura umana ci insegna che, come regola generale, essi sarebbero molto più viziosi in prigione di quanto non lo siano mai stati fuori.

 

 

bunga bunga pix berlu bunga bungabunga BERLUSCONI BUNGA BUNGA SULLA BILDBungalysander Lysander Spooner

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