filippo roma luigi di maio

LE ‘IENE’ SBRANANO IL M5S: ECCO I PRIMI 10 NOMI DEI PARLAMENTARI CHE HANNO FALSIFICATO I RIMBORSI. E NON È FINITA QUI - DOPO IL SERVIZIO DI FILIPPO ROMA E MARCO OCCHIPINTI, CECCONI E MARTELLI SONO SPARITI, BUCCARELLA SI È AUTOSOSPESO, BARBARA LEZZI HA AMMESSO UN BONIFICO RITIRATO ‘PER ERRORE’ - DI MAIO: ‘HO SBAGLIATO A FIDARMI MA RIMEDIERÒ’. MA LE ‘IENE’ (IN ONDA STASERA) AVVERTONO: ‘CI SARANNO NUOVI AGGIORNAMENTI'

RIMBORSOPOLI: ECCO I PRIMI DIECI NOMI DEI PARLAMENTARI DELLE FALSE RESTITUZIONI

Da https://www.iene.mediaset.it/

 

Ecco i primi dieci nomi.

 

Secondo la fonte delle Iene ad avere falsificato le restituzioni di parte degli stipendi al Fondo per il microcredito, sarebbero stati questi parlamentari dei Cinque stelle:

filippo roma delle iene becca carlo martelli

 

- Silvia Benedetti;

- Massimiliano Bernini;

- Maurizio Buccarella;

- Elisa Bulgarelli;

- Andrea Cecconi;

- Emanuele Cozzolino;

- Ivan Della Valle;

- Barbara Lezzi;

- Carlo Martelli;

- Giulia Sarti.

 

Come nel caso di Cecconi, Martelli, Buccarella e Lezzi, che ancora non ci hanno contattato, invitiamo anche gli altri parlamentari nominati qui sopra a mettersi in contatto con noi per chiarire le loro posizioni.

i furbetti del bonifico le iene su m5s 3

 

Un'anticipazione che vi diamo in anteprima per il web e che segue il terremoto scatenato dall'uscita della nostra inchiesta "I Superfurbetti a Cinque Stelle".

 

Ieri Filippo Roma ha accompagnato il candidato premier M5S Luigi Di Maio per verificare i versamenti.

i furbetti del bonifico le iene su m5s 2

 

Nel frattempo Maurizio Buccarella, uno dei due parlamentari che avevamo lasciato con Di Maio in Puglia nel primo servizio, si è autosospeso. L'altra senatrice che lo accompagnava, Barbara Lezzi, ha ammesso solo un bonifico non andato a buon fine.

 

Di Maio all’inizio si era detto “orgoglioso” della rinuncia a un’eventuale elezione annunciata da Cecconi e Martelli. Poi ne aveva chiesto l’espulsione. Ora chiede l’espulsione di tutte “le mele marce”. La cifra totale dei mancati versamenti al Fondo per il microcredito sarebbe di almeno un milione e mezzo di euro (il M5S ha dichiarato di averne versati 23 milioni e mezzo).

i furbetti del bonifico le iene su m5s 1

 

Il caso, che abbiamo svelato per primi noi delle Iene, è quello della mancata restituzione di parte dello stipendio da parlamentare al Fondo per il microcredito di alcuni esponenti del Movimento. Proprio questa restituzione è stato un cavallo di battaglia elettorale per i Cinque Stelle e un motivo di vanto politico, tanto che ogni bonifico effettuato viene mostrato sul sito tirendiconto.it.

filippo roma delle iene becca andrea cecconi

 

Alcuni parlamentari avrebbero fatto il bonifico e lo avrebbero pubblicato su quel sito, annullandolo successivamente, come è possibile fare entro 24 ore. In pratica, i soldi in pubblico risultavano versati, ma al Fondo per il microcredito non arrivavano mai.

 

Un militante, fuoriuscito, che nel video resta anonimo, sostiene che il numero di deputati e senatori coinvolti sarebbe “a due cifre”. Noi vi abbiamo appena svelato i primi dieci nomi che ci ha fatto.

 

filippo roma delle iene becca andrea cecconi

Nel nostro primo servizio vi abbiamo mostrato che le verifiche dei nostri Filippo Roma e Marco Occhipinti dimostrerebbero che il deputato ed ex capogruppo alla Camera Andrea Cecconi e il senatore Carlo Martelli avrebbero falsificato le restituzioni, rispettivamente per 21.000 euro (con 11 bonifici mai arrivati) e 76.000 euro (con 22 bonifici “fantasma”).

 

filippo roma delle iene becca carlo martelli

Entrambi sono stati ricandidati dal M5S alle elezioni politiche del 4 marzo come capolista rispettivamente nelle Marche e in Piemonte. Cecconi, prima di essere scoperto, aveva detto a Filippo Roma che un’eventuale mancata restituzione di parte dello stipendio sarebbe stata “disonesta”, Martelli la definiva “una presa per il culo”. Il candidato premier M5S Luigi Di Maio, parlando con Filippo Roma, aveva usato la stessa espressione, “presa per il culo”. Lo abbiamo lasciato, alla fine del servizio, a un’iniziativa elettorale in Puglia assieme ai senatori Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi, entrambi candidati. Abbiamo chiesto a entrambi se erano in regola con i versamenti al Fondo. Ci hanno detto di sì e che ci contatteranno. Il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti si è chiuso con un “To be continued”.

 

E infatti oggi Buccarella, che si è autosospeso, e Lezzi compaiono nella nostra lista.

 

E non è finita. Prossimamente vi daremo nuovi aggiornamenti.

 

DI MAIO, SU RIMBORSI SBAGLIATO FIDARMI MA RIMEDIERÒ

giulia sarti

 (ANSA) - Il M5S non più credibile dopo il caso delle restituzioni? "Se avessi difeso questa gente, magari l'avessi anche candidata ministro, questo tema aveva un senso. Ma da noi chi fa il furbo viene messo fuori" mentre "dall'altra parte ci sono autisti di camorristi che vengono candidati. La credibilità sta nella garanzia che le regole sono sacre". LO afferma il leader M5S Luigi Di Maio uscendo dal Mef. E sui mancati controlli sui rimborsi spiega: "Ho sbagliato a fidarmi dell'essere umano, ma c'è tempo per rimediare, queste persone sono state allontanate".

giulia sartibarbara lezzi

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”