CINQUE MILIONI DI NORVEGESI HANNO RICORDATO L’ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI UTOYA - A OSLO BRUCE SPRINGSTEEN HA SUONATO IN RICORDO DELLE VITTIME (VIDEO) - TUTTI I PARTECIPANTI HANNO FATTO ATTENZIONE A NON NOMINARE BREIVIK - SE IL KILLER VERRÀ RINCHIUSO IN UN OSPEDALE PSICHIATRICO, DOVRÀ ESSERE COSTRUITA UNA STRUTTURA APPOSTA PER LUI, PER UNA SPESA DI VARI MILIONI DI EURO...
1 - OSLO, SPRINGSTEEN A SORPRESA AL CONCERTO PER UTOYA
Da "Repubblica.it"
Arrivo a sorpresa di Bruce Springsteen sul palco del concerto che si è tenuto a Oslo in ricordo delle vittime delle stragi che il 22 luglio 2011 insanguinarono la capitale norvegese e l'isola di Utoya. Il Boss è arrivato sul palco dopo l'esibizione di alcuni artisti norvegesi e ha cantato una versione acustica di 'We shall overcome'. Il concerto, per cui si sono radunate oltre 50mila persone, si è tenuto davanti al municipio della capitale. Springsteen si era già esibito ieri in concerto a Oslo come parte del suo tour europeo.
2 - IN NORVEGIA L'ANNIVERSARIO DI UTOYA CELEBRAZIONI SENZA NOMINARE BREIVIK...
Enrico Tiozzo per "il Messaggero"
L'immagine forse più agghiacciante, nel giorno solenne dell'anniversario e della commemorazione della strage di Utøja del 22 luglio 2011, è quella di Anders Breivik che ha seguito da solo, durante tutto il giorno, le manifestazioni trasmesse dalla televisione norvegese. L'assassino, che attualmente si trova nel carcere di massima sicurezza di Baerum a qualche decina di chilometri dalla capitale, sperava probabilmente in qualche gesto o in qualche dichiarazione, magari da parte di qualche esaltato, che lo riguardasse e che facesse comunque parlare della sua persona, lusingato dalle lettere di solidarietà ricevute nei mesi scorsi.
Del resto non a caso la polizia norvegese ha messo in movimento tutte le sue risorse per prevenire qualsiasi atto pericoloso, in particolare nelle acque intorno all'isola di Utøja, sorvegliate in modo capillare dalle forze dell'ordine, ed ha chiamato in suo aiuto anche l'esercito per garantire la sicurezza a Oslo e nelle varie località del Paese dove si calcola che, in un modo o nell'altro, cinque milioni di norvegesi abbiano onorato il ricordo delle vittime della strage.
Il capo del Governo, Jens Stoltenberg, accompagnato dal re Harald, ha deposto delle corone di fiori sul luogo delle esplosioni a Oslo ed ha poi tenuto il suo discorso alle 9.30 sottolineando come quel 22 luglio di un anno fa non sia stato soltanto un giorno di terribile lutto ma sia stato anche il giorno di una grande prova di coesione della nazione. «Il popolo norvegese» - ha detto - «ha risposto abbracciando i suoi valori. L'assassino ha fallito, il popolo ha vinto».
Rivolgendosi al pubblico visibilmente commosso, Stoltenberg, dopo aver ricordato anche i valori fondamentali della democrazia minacciata, ha poi aggiunto che il ricordo delle vittime sarà onorato per sempre e che il dolore per la perdita rimarrà incancellabile. «Nell'anno trascorso - ha dichiarato - non è passato un solo giorno senza che si sia parlato di questa immane tragedia. La fiamma della vita si è spenta. Questi mesi ci hanno insegnato quanto la vita sia preziosa e quanto il suo filo sia fragile».
In generale, nei numerosi discorsi di commemorazione, si è cercato il più possibile di evitare ogni riferimento alla persona dell'assassino e soprattutto di non pronunciare mai il suo nome, riferendosi a lui, se necessario, con espressioni come «il responsabile» o «il colpevole», soprattutto per non incoraggiare le sconcertanti simpatie per Breivik affiorate nel corso del processo e che si sono concretizzate in centinaia di lettere di amicizia e di solidarietà spedite da persone di ogni genere, fra cui varie adolescenti che hanno dichiarato il loro amore all'autore della strage.
Le autorità norvegesi si sono così rese conto di avere messo in movimento una pericolosa promozione mediatica, alimentata evidentemente dal rilievo concesso a Breivik dai giornali e dalla televisione durante le fasi del dibattimento.
Grandi timori rimangono infatti anche in previsione della sentenza del tribunale, attesa per la fine di agosto. Sembra infatti sicuro che la condanna per Breivik all'internamento in un ospedale psichiatrico, comporterà per motivi di sicurezza la creazione di una struttura speciale riservata al solo assassino di Utøja. Il condannato avrà a disposizione tre stanze (una camera da letto, uno studio con il computer, una stanza per la ginnastica) oltre i servizi, e dovrà essere sorvegliato dal personale giorno e notte. Si calcola che tutto ciò comporterà una spesa molto ingente per lo Stato norvegese, quantificabile in milioni di euro a seconda della durata della degenza di Breivik.
anders behring breivik oAnders Behring BreiviksloANDERS BREIVIKANDERS BREIVIK SCORTATO IN TRIBUNALEANDERS BREIVIK IN UDIENZA PRELIMINARE il premier norvegese Jens StoltenbergUtoya utoya- sopravvissutiOSLO-UTOYASPRINGSTEEN NELLA COMMEMORAZIONE PER LA STRAGE DI UTOYA