daniela santanche villa casa marina pietrasanta

“SANTA” E CON-DONATA – “IL FATTO QUOTIDIANO” HA SCOVATO ALTRI ABUSI EDILIZI NELLA VILLA DELLA SANTANCHÈ NEL PARCO PROTETTO DELLA VERSILIANA, CHE SI AGGIUNGONO ALLE VERANDE E AI PORTICI REALIZZATI TRA IL 2014 E IL 2017. I NUOVI “SCEMPI”  SONO STATI FATTI SUCCESSIVAMENTE AL 2017, DATA DELL’ULTIMA DELLE NOVE SANATORIE TENTATE E RIMBALZATE: PAVIMENTI IN LEGNO, GAZEBO E UN’ALTRA VERANDA. IN UNA ZONA DOVE AI COMUNI MORTALI NON È CONCESSO METTER SU MANCO UN BARBECUE

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Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”

daniela santanche conferenza programmatica fdi pescara

 

I vigili di Pietrasanta bussano di nuovo alla villa di Lorenzo Mazzaro nel Parco protetto della Versiliana. E di nuovo, per la terza volta, nessuno gli apre, benché il figlio della ministra Santanchè risulti risiedere lì dal 2017.

 

Così, il 3 maggio scorso fanno alzare in volo i droni. E che cosa salta fuori dalla ricognizione aerea? Altri abusi edilizi nel parco tutelato, almeno tre, che si aggiungono a quelli documentati nell’inchiesta del Fatto “L’abuso oltre la siepe”, con verande e portici realizzati tra il 2014 e il 2017 che nessuno ha demolito dopo 10 anni.

 

LORENZO MAZZARO DANIELA SANTANCHE

Ecco allora i nuovi scempi fatti successivamente al 2017, data dell’ultima sanatoria delle nove tentate e rimbalzate dall’autorità paesaggistica: “Ampliamento della pavimentazione in legno”, “gazebo in ferro e vetro” adibito a salotto aperto, due “manufatti lignei con copertura a capanna e pianta rettangolare”, un’altra veranda chiusa che si vede nel prospetto sud.

LA VILLA DI DANIELA SANTANCHE A MARINA DI PIETRASANTA - PARCO VERSILIANA

 

Il nuovo sopralluogo […] fotografa una smaccata propensione alla recidiva nell’abuso, in un luogo dove al comune mortale non è concesso di metter su manco un barbecue. Forse proprio la presenza di abusi più recenti è il motivo del singolare silenzio di Santanchè&C su quelli vecchi.

 

E del resto, perché non continuare a trasformare l’ex rudere in villa di lusso in forza di interventi realizzati senza titolo, se quando ti beccano nessuno ti impone di demolirli? In seguito all’accertamento il 7 maggio l’ufficio tecnico del Comune ha notificato alla proprietà un nuovo “procedimento d’infrazione”, destinato pure questo ad atterrare sul tavolo di un pm di Lucca, esattamente come accadde nel 2015, portando all’apertura di un fascicolo rimasto poi nel cassetto per cinque anni, fino alla sua archiviazione per prescrizione.

 

LA VERANDA DI VILLA SANTANCHE NEL PARCO DI MARINA DI PIETRASANTA

L’illecito amministrativo, che mai si prescrive, avrebbe dovuto indurre da tempo il Comune di Pietrasanta all’unico epilogo possibile: l’ordine di demolizione. Per qualche ragione, quell ’ordine non partì mai e la pratica d’infrazione è rimasta nel cassetto finché il Fatto l’ha scovata e riesumata dopo 10 anni.

 

Il procedimento comporta che la proprietà possa presentare memorie sui fatti contestati entro 30 giorni per concludersi entro 60, con l’esibizione di un titolo di conformità, il ripristino o le ruspe. Segue esattamente il copione del primo, con la sola differenza che l’elenco di abusi s’allunga, così come le omissioni di una storia sepolta e dimenticata da tutti. Se va così, perché fermarsi? E infatti il cantiere non si è mai fermato[…].

 

[…] L’elenco delle infrazioni accertate […] è tale che nella relazione gli agenti sono costretti a organizzarle in due sottogruppi: il primo (gruppo A) conferma quelle accertate dieci anni fa, documentate dal Fatto, mai sanate né abbattute; il secondo (gruppo B) censisce quelle realizzate dopo il 2017, successive alla data dell’ultimo diniego alla sanatoria.

 

IL GAZEBO IN GIARDINO A VILLA SANTANCHE - MARINA DI PIETRASANTA

Gli agenti hanno utilizzato l’aerofoto del sistema “Geoscopio” di Regione Toscana rilevando tre manufatti nuovi: uno con pavimentazione non visibile nel 2019, un altro non visibile nel 2023, un altro ancora che si vedeva nel 2021, ma con “dimensioni inferiori a quello attualmente presente”.

 

Un soccorso però si palesa all’orizzonte. Oltre al fantomatico condono di Salvini, a luglio la giunta del sindaco Stefano Giovannetti dovrebbe portare a casa il nuovo piano urbanistico cui lavora da 5 anni.

 

daniela santanche nel 1983 6

Consentirà ampliamenti di volumetrie del patrimonio edilizio nelle “zone boscate litoranee”, vietati da quello in vigore. Lo stesso, se il fabbricato non è classificato di “valore storico-architettonico”: si potrà procedere ad ampliamenti “una tantum” pari al 20% della superficie esistente. Presigli estratti di piano, la “vil la degli abusi” dove mai ricadrà? Ovviamente in quella degli “ampliamenti possibili”, sia per zona che per categoria.

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