“IL FOGLIO” CONTRO LA DEMOCRAZIA GUARDONA A GIORNI ALTERNI: NESSUNO SCRIVE DELLE PORNOFOTO GRILLINE?

Maurizio Crippa per "il Foglio"

Vogliamo vedere, vogliamo spiare, vogliamo divertirci. Vogliamo partecipare anche noi alla festa della democrazia guardona. Ma siccome siamo un po' porci e antropologicamente inferiori, e ci vergogniamo di essere arrivati tardi all'orgia del vedere, ci affidiamo prudenti anche noi alla scusa infingarda, come i vecchietti che ai giardini nascondono i giornaletti porno dentro al fascicolo di MicroMega: è la difesa della democrazia che ce lo chiede, bellezza. Li-ber-tà.

Girano sul Web, girano in tutte le redazioni, le mail dei grillini rubate dagli hacker del Pd (credibili come i nazisti dell'Illinois, ma viva la democrazia). Perché non le vediamo? Perché non le leggiamo? Perché non possiamo sbavare anche noi sul corpo esausto della democrazia? Abbiamo visto le girl incipriarsi nel cesso del Cav., abbiamo spiato le Olgettine raccontarsela tutta, sulle notti e le mattine.

E adesso, introiettando golosi quella insana forma di pruderie che si chiama difesa della libertà d'informazione vogliamo vederla, anzi esigiamo che la vedano tutti, la grillina che si sgrilletta. Ne va della trasparenza. La deputata Giulia Sarti da Rimini, si chiama la poveretta: perché democrazia è sputtanare il peccatore prima ancora di aver visto il peccato (reato?).

E anche le altre foto vogliamo, e i filmati, perché sappiamo che ci sono. Lo sanno anche i neotartufi delle redazioni, quelle che un tempo erano "senza bavaglio", e adesso se la fanno sotto di fronte a una mail che parla dei cazzi dei Cinque stelle. Viva gli hacker del Pd. E per la libido che ci infondono la critica politica e la difesa del corpo delle donne, vogliamo pure ridere di Giorgia Manuguerra, la grillina candidata al comune di Imperia che partecipò alle "Cupidinarie" con palpeggio di Rossano Rubicondi, un vero cazzone presidenziale, altro che Ro-dotà, e non le passò.

Vogliamo grufolare felici nel sospetto dei suoi provini politici. Se un qualsiasi cornuto può dire che il Cav. metteva le bombe di mafia, e l'Italia è autorizzata a sospettare che sia vero per vent'anni, allora vogliamo sospettare anche dei provini di Giorgia Manuguerra. Chi glieli ha fatti? E dove? Vogliamo lo streaming. Abbiamo visto il topolone di Topolanek su tutti gli organi di informazione. Decine di milioni di visualizzazioni, per la democrazia. Abbiamo visto tutte le feste del Cav..

E le foto private di Villa Certosa. Ora vogliamo sollazzarci di codice penale come i pm del processo per concussione e prostituzione minorile, quando auscultavano Chiara Danese: "Baciavano il pene della statuetta di Priapo e simulavano rapporti orali". Brivido caldo giuridico. Abbiamo dovuto subire come la presa del Palazzo d'Inverno Sandro Ruotolo che fibrillava fin nei baffi intervistando con Nadia Macrì: "...Eh... Senza prestazioni?".

Siamo o non siamo nel paese il cui l'autoerotismo dei giornali, sgrillettando da mane a sera le zone invereconde della Società Civile ha mostrato tutto? E ora che sappiamo che Travaglio suggeriva tramite Pancho Pardi e la sgrillettata di Rimini i curricula da selezionare (la cricca? Il traffico di influenze?). Ora che possiamo anche noi (ir)ragionevolmente sospettare, e sentirci democratici porci con le ali. Invece ora l'Espresso scrive che, venuto in possesso di molti file riguardanti la vicenda, ha deciso di non pubblicarli, per rispettare la privacy.

Lo stesso Espresso che titolava "Fermate Zappaddu", come se volessero ammazzare un beagle e non invece fermare un turlupinatore della Privacy. E allora l'Espresso aveva "deciso di diffondere le ultime foto", prima che si svegliasse dal coma profondo il garante della privacy, che "mostrano Silvio Berlusconi che intrattiene due ragazze in un padiglione della sua tenuta di Porto Rotondo". Travaglio invece, dal giornale che con più fregola grufolò, ora sputa sui "topi di fogna annidati nella rete".

E tartufeggia su "una ragazza di 26 anni il cui unico torto è stata essere eletta". E sentenzia sui maiali che infrangono due volte la legge", sulla privacy e sulla riservatezza delle comunicazioni dei parlamentari. Perché allora, le ragazze il cui unico torto è aver fatto un provino con Lele Mora? Per farla più corta del sublime Manconi: Travaglio ha semplicemente la faccia come il culo. E noi invece, noi vorremmo divertirci, a questa porca festa della democrazia.

 

Giuliano Ferrara ruby barbara guerra Faggioli Marco Travaglio giulia sarti beppe grillo hackergrillo

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)